Campania: programmare l’inclusione insieme alle Associazioni

Nei giorni scorsi i responsabili del Gruppo Scuola della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) hanno incontrato il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, per affrontare una serie di argomenti riguardanti l’inclusione degli studenti e delle studentesse con disabilità della Regione e gli argomenti “caldi” non sono certo mancati, a partire dalla rivendicazione del ruolo fondamentale che devono sempre avere le Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, nel programmare le varie azioni necessarie all’inclusione stessa

Classe di scuola superioreNei giorni scorsi Luisa Franzese, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, ha incontrato Gennaro Pezzurro e Massimo Micco, responsabili del Gruppo Scuola della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per affrontare una serie di argomenti riguardanti l’inclusione scolastica degli studenti e delle studentesse con disabilità della Regione.

I rappresentanti della Federazione hanno innanzitutto ricordato la mancata convocazione, da due anni a questa parte, delle Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, ribadendo il ruolo fondamentale di tali organizzazioni per la programmazione del Piano Regionale per l’Inclusione. In tal senso, Franzese si è impegnata a convocare le Associazioni più rappresentative a livello regionale, non appena saranno disponibili le nuove disposizioni ministeriali derivanti dalla Legge 107/15 (cosiddetta La Buona Scuola).
Pezzurro e Micco hanno quindi voluto sottolineare anche il mancato coinvolgimento delle Associazioni sia con i CTS e i CTI (Centri Territoriali di Supporto e Centri Territoriali per l’Inclusione), sia per quanto riguarda i convegni recentemente programmati per la Settimana dell’Autismo 2017, la cui organizzazione è stata delegata a “tecnici dell’inclusione”. La replica di Franzese è stata che i CTS e i CTI sono organismi autonomi, privi di un coordinamento regionale, problema che potrebbe essere aggirato interloquendo a livello territoriale con i singoli Centri.

Altra importante questione messa in campo è stata quella riguardante l’assistenza materiale nelle scuole, negata a molti studenti e studentesse con disabilità, con le famiglie spesso costrette a provvedere da sole.
In questo caso il Direttore Generale ha risposto che non si possono obbligare docenti e personale ATA (Ausiliario Tecnico Amministrativo) a svolgere tale servizio, alché i rappresentanti della FISH hanno puntualizzato di non averne mai preteso l’adempimento da parte dei docenti. sso, invece, è un obbligo contrattuale per i collaboratori scolastici (articolo 47 del Contratto Collettivo Nazionale Collettivo della Scuola), appositamente formati e pagati direttamente dal Ministero.
Per l’occasione, Pezzurro e Micco hanno anche denunciato la cattiva abitudine di molti Centri di Riabilitazione nei confronti dei ragazzi e ragazze con disabilità, costretti ad entrare dopo o a uscire prima, rispetto al regolare orario scolastico, per poter usufruire delle terapie riabilitative, di fatto negando loro il diritto allo studio sancito dalla Costituzione e dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. I rappresentanti della Federazione hanno quindi proposto a Franzese di emanare una Circolare a tutte le scuole campane, per evitare questa cattiva prassi, senza però ottenere impegni di sorta. «Pertanto su questo punto – dichiara Daniele Romano, presidente della FISH Campania – andremo sicuramente avanti per far ripristinare la legalità».

Ultima,ma non certo ultima questione affrontata durante l’incontro è stata quella concernente gli insegnanti di sostegno. «Qui la nostra Federazione – spiega Romano – ha lamentato la mancanza di programmazione nelle assegnazioni, anche per via dei tempi “sfalsati” tra il rilascio dei Decreti da parte delle ASL, rispetto ai tempi di programmazione degli organici scolastici. Abbiamo inoltre evidenziato la realtà di una programmazione effettuata non in base a una vera analisi dei bisogni, ma solo guardando alle burocratiche richieste dei Dirigenti Scolastici. Questo fa sì che nelle singole scuole molti alunni con disabilità si trovino senza docente di sostegno, mentre in tante altre scuole ve ne siano in esubero. Infine, abbiamo posto l’accento su quella che riteniamo una vera e propria “aberrazione”, quella di insegnanti curricolari in esubero, incaricati sul posto di sostegno senza averne alcun titolo».
«Il Direttore Generale – riferisce ancora Romano – ha dichiarato che già da quest’anno la situazione è migliorata molto riguardo alla programmazione dell’organico e alla tempestività delle nomine e si è impegnata formalmente a realizzare la banca dati trasparente dei Piani Annuali dell’Inclusione delle singole scuole, al fine di programmare l’organico di sostegno, la formazione del personale e la consulenza specialistica, in perfetta sintonia con i bisogni degli alunni con disabilità. A tal riguardo, si è impegnata a coinvolgere la nostra Federazione in un eventuale Tavolo Tecnico, rimandando al Tavolo Nazionale la questione degli insegnanti senza titoli».

«Attenderemo con fiducia – conclude il Presidente della FISH Campania – un ulteriore incontro di tipo tecnico-programmatico sui temi affrontati, si spera in tempo per la programmazione del prossimo anno scolastico. In mancanza eserciteremo la tutela dei diritti degli studenti e delle studentesse attraverso tutte le forme costituzionalmente garantite». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com.

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