L’iniziativa sarà sostanzialmente divisa in due parti, con una tavola rotonda in mattinata (Sala Polivalente Sonoveglio), aperta dal sindaco di Monteveglio Giorgio Degli Esposti, cui interverranno numerosi soggetti direttamente coinvolti nelle questioni trattate, che porteranno la propria esperienza e testimonianza.
Tra questi segnaliamo ad esempio Andrea Canevaro, titolare della Cattedra di Pedagogia Speciale alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna (sul tema Dall’assistenzialismo all’integrazione: quali competenze per il mondo del lavoro), Claudia Boattini, responsabile delle Politiche Formative del CNA di Bologna (Confederazione Nazionale Artigianato, Piccola e Media Impresa), che parlerà dei Casi positivi di inserimento di persone svantaggiate nelle piccole e medie aziende della provincia di Bologna, Luigi Mazza, della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna e vari altri.
Nel pomeriggio, poi, spazio al gioco e allo sport, a cura dell’ANPIS (Associazione Nazionale Polisportive Dilettantistiche per l’Integrazione Sociale), con un torneo di calcio e uno di pallavolo, presso gli impianti sportivi di Monteveglio, aperto a ragazzi con disabilità appartenenti alle associazioni del territorio, ma anche a chiunque altro lo vorrà. In contemporanea vi sarà uno spettacolo di giocoleria e animazione musicale presso il Parco Arcobaleno di Monteveglio.
Alcune importanti considerazioni stanno alla base della giornata del 30 settembre, un confronto che partirà con il focalizzare l’attenzione sulla realtà lavorativa e su quella definita come tempo libero, quel tempo cioè che dovrebbe essere dedicato ai rapporti sociali, alla cultura, al divertimento e allo sport.
Da qui una riflessione che fissa degli obiettivi nella costruzione di una terra accogliente e socialmente responsabile e che individua alcuni importanti soggetti come protagonisti di questo processo, quali i cittadini singoli o associati, le imprese profit e non profit, gli Enti Locali, i servizi sociali e il Servizio Sanitario, i sindacati e le forze politiche.
Tante diverse forze che devono trovare nel loro agire dei punti di raccordo per essere efficaci: quali dunque i punti di contatto, gli strumenti? Quale la percezione che ne hanno le persone coinvolte? Quale la progettualità comune che può essere messa in atto per agire al meglio sul territorio? E, soprattutto, con quali risultati?
Questi i sintetici, ma fondamentali interrogativi della giornata, «nella consapevolezza che – come è stato scritto dai responsabili dell’ANPIS – rendere un territorio responsabile, che dia risposte alle persone con bisogni speciali, significa operare per costruire buone prassi, cioè organizzazioni del mondo formativo, del lavoro, dei trasporti, dei momenti di incontro, che migliorino la qualità della vita di tutti i cittadini».
(S.B.)
SAP Crespellano, c/o CDI (Agnese Caroli)
tel. 051 964054.