«Sembra proprio – scriveva qualche settimana fa Michele Costa nel nostro sito – che la ratio della Legge 6/2004, che ha istituito nel nostro Paese la figura dell’amministratore di sostegno, sia stata recepita da coloro che operano nell’ambito della giustizia. Alla luce infatti delle più recenti pronunce, possiamo ritenere confermate le caratteristiche di tale istituto, così com’erano state delineate dal Legislatore».
Un’istituto, dunque, quello dell’amministratore di sostegno, che oltre ad aver rinnovato in modo radicale la nomativa nel settore, sembra proprio aver dato, nel corso di questi anni, concreti risultati.
A tale argomento sarà dedicata la giornata di studio intitolata La tutela della persona: dall’interdizione all’amministrazione di sostegno, organizzata per sabato 17 marzo a Ragusa (Sala AVIS, Via V.E. Orlando, 1/a, ore 8.30-13.30) dall’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), in collaborazione con il Coordinamento Pro Diritti H e con il contributo della Provincia Regionale e del Comune di Ragusa.
Al convegno – che sarà aperto da Maria Iosa, presidente dell’ANFFAS di Ragusa, Michele Duchi, presidente del Tribunale di Ragusa e Gabriella D’Acquisto, presidente dell’ANFFAS Sicilia – parteciperanno in veste di relatori anche Paolo Cendon (L’amministrazione di sostegno) e Marco Bono (Aspetti applicativi della legge sull’amministrazione di sostegno), entrambi dell’Università di Trieste, oltre a Giuseppe Blundo, presidente della Camera Civile Iblea di Ragusa (Condizioni per l’ammissione all’istituto dell’amministrazione di sostegno), Francesco Marcellino, del Comitato Tecnico-Scientifico dell’ANFFAS Sicilia (L’amministrazione di sostegno nella persona con disabilità) e il notaio Michele Ottaviano (La nomina dell’amministratore di sostegno a Futura Memoria).
A concludere i lavori sarà Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS.
(S.B.)
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