Continua il percorso sociale e culturale di studi sui diritti umani delle persone con disabilità. Come già in occasione del corso di perfezionamento universitario – di cui ampiamente si è occupato il nostro sito – anche questa volta protagonista è l’Università di Padova.
Sarà infatti il Centro Interdipartimentale di Ricerca e Servizi sui Diritti della Persona e dei Popoli di tale ateneo ad ospitare, martedì 27 marzo (ore 9-17), un evento dedicato al rafforzamento delle organizzazioni e delle persone con disabilità, in particolare con l’intento di studiare le prassi per l’inclusione dei diritti umani di questi cittadini nei progetti di cooperazione.
Luogo dell’incontro sarà l’Archivio Antico del Palazzo del Bo (Via VIII Febbraio, 2) nel centro di Padova.
Il seminario è stato voluto dall’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) e da DPI Italia (Disabled Peoples’ International), come parte del progetto Mainstreaming della disabilità nella Cooperazione allo Sviluppo, lanciato da un consorzio di dodici organizzazioni non governative europee – tra le quali, appunto, AIFO e DPI per il nostro Paese – e cofinanziato dalla Direzione Generale Impiego e Affari Sociali della Commissione Europea.
Un progetto, questo, che risponde sia all’appello del Parlamento Europeo per un maggiore coinvolgimento delle persone con disabilità, sia ai criteri della recente Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità le cui vicissitudini abbiamo seguito passo dopo passo. Infatti, il suo scopo è quello di includere la tematica della disabilità nelle politiche della cooperazione allo sviluppo, visto che solo il 3-4% dei 500 milioni di persone con disabilità residenti nei Paesi in via di sviluppo è coinvolto in programmi di questo genere.
La modalità utilizzata nel processo di inclusione è quella dell’incoraggiamento di interventi destinati alle persone con disabilità basati sul mainstreaming (le questioni legate alla disabilità che “entrano” in ogni politica di impatto sulla società) e sull’empowerment (letteralmente “potenziamento”) sociale.
In tal senso ognuna delle organizzazioni non governative coinvolte dovrà individuare nel proprio Paese (in tutto sono dieci gli Stati coinvolti) progetti, competenze e approcci innovativi, allo scopo di implementarli.
L’incontro organizzato all’Università di Padova fa parte di una serie di cinque seminari rivolti agli operatori della cooperazione allo sviluppo. Si affronterà in particolare il già citato concetto di empowerment, ovvero dare potere a chi non ce l’ha e rafforzare le capacità di chi è debole.
Tra i relatori, per l’AIFO, parteciperanno Enrico Pupulin, Simonetta Capobianco e Francesca Ortali. Per DPI Italia Rita Barbuto e Giampiero Griffo. Saranno inoltre presenti Paola Degani dell’Università di Padova e Stefania Lauri per l’OVCI (Organismo di volontariato per la cooperazione internazionale).
(Barbara Pianca)