Giunto alla sua quinta edizione, il Rapporto sui Diritti Globali 2007 – frutto di un progetto promosso da CGIL, ARCI, Actionaid, Antigone, CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Forum Ambientalista, Gruppo Abele e Legambiente e presentato a Roma durante una conferenza stampa – è un volume unico a livello internazionale per l’ampiezza e la sistematicità dei temi affrontati: l’economia, le politiche sui redditi, il mercato del lavoro e la precarietà, la sicurezza sul lavoro, il welfare e altro ancora.
Si tratta di un documento – da quest’anno arricchito da una sintesi che introduce i vari capitoli, fornendo un quadro generale e sintetico su ogni tema trattato – che fotografa e analizza la globalizzazione per quello che è attualmente, cercando di inquadrare criticità e punti deboli del sistema-mondo e delineando al contempo i tratti di una “globalizzazione diversa”, centrata cioè sui diritti umani e sociali, attenta alla costruzione di eguaglianza, democrazia e ricchezza per tutti.
Uno strumento prezioso, quindi, che dedica ampio spazio anche all’Italia, al suo sistema politico in difficoltà e ad un Paese che ha bisogno di crescere, cercando di vincere la sua sfida per la ripresa, ciò che solo potrà permettere «di dare un contributo importante sullo scacchiere internazionale: sia per un’Europa più democratica sia per un assetto degli organismi sovranazionali funzionali al multilateralismo e all’affermazione di politiche di pace e progresso per tutti i popoli», come scrive nella prefazione del Rapporto il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani.
(S.B.)
Roma, Ediesse, 2007, 1.368 pagine, 30 euro.