Il Veneto, regione all’avanguardia in Italia per quanto riguarda in particolare i progetti di Vita Indipendente riguardanti le persone con disabilità, ormai da alcuni anni garantisce ai propri cittadini uno stanziamento economico via via più consistente nell’ambito dell’assistenza.
Nella Finanziaria Regionale del 2008 (Legge 1/08) questo processo si è addirittura “impennato”, visto che, all’interno del fondo per la domiciliarità, sono stati stanziati ben 26.880.000 euro dedicati alle persone con disabilità e alle loro famiglie, con voce separata a quella dedicata agli anziani.
Tali ottimi risultati si sono potuti raggiungere anche grazie al particolare impegno del Movimento per la Vita Indipendente del Veneto, coordinato da Elisabetta Gasparini (che è anche vicepresidente della Sezione veneziana della UILDM, l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Flavio Savoldi e Ivano Platolino (che è anche presidente della FISH Veneto, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Il Movimento – che nel 2004 era stato nominato ufficialmente all’interno del gruppo di lavoro per la formulazione delle Linee Guida per la Vita Indipendente, emanate con la Delibera della Giunta Regionale n. 3279 del 22 ottobre 2004 – continua il proprio cammino di dialogo e stimolo con le autorità politiche locali e anche alla fine del 2007 aveva organizzato l’annuale manifestazione davanti al Palazzo della Regione per ricordare a chi di dovere i diritti delle persone con disabilità.
A seguito di tale evento pubblico, il Movimento aveva poi proposto un emendamento alla Finanziaria che – presentato con l’appoggio dei gruppi all’opposizione di centrosinistra, ma sostenuto anche da alcuni consiglieri della maggioranza di centrodestra – è stato approvato. E così, è stato aggiunto nella norma l’attuale articolo 4 (Sostegno alla disabilità grave e al progetto vita indipendente), contenente la destinazione di quasi 27 milioni di euro.
All’interno di quest’ultima cifra, poi, ben 16 milioni sono vincolati al progetto Vita Indipendente (inteso esclusivamente come assistenza personale autogestita), al sostegno delle persone disabili in condizione di gravità di cui alla Legge 162/98 e agli interventi per la prevenzione della cecità di cui alla Legge 284/97.
Si tratta in sostanza di una cifra che quasi raddoppia quella equivalente per il 2007, che si aggirava attorno ai 9 milioni di euro.
Il Movimento per la Vita Indipendente del Veneto ha chiesto poi – e ottenuto – che all’interno della cifra messa a disposizione nella Finanziaria venissero definiti degli indirizzi di spesa (disabilità gravi, assistenza ecc.), ciò che è stato fatto con una recente Delibera del 6 maggio 2008.
«Certamente – spiega Elisabetta Gasparini – è un risultato molto importante. Rispetto all’anno scorso, infatti, avremo a disposizione per la Vita Indipendente molti fondi in più, potendo così soddisfare i bisogni di tante altre persone».
La ripartizione precisa dei 26.880.000 euro comprende – oltre ai 16 milioni di euro di cui si è detto – una quota del fondo sanitario che riguarda l’assegno di cura per le persone con disabilità, pari a 5.930.000 euro, oltre a 3.950.000 euro per coprire una quota del fondo sanitario dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e un’ulteriore quota di un milione di euro per i progetti innovativi dei CEOD (Centri Occupazionali Diurni) che sono finanziati anche altrove.
Gasparini sottolinea che «non solo la risposta assistenziale indiretta, ma tutta l’assistenza in generale rivolta alle persone con disabilità viene incrementata con questa Finanziaria. Inoltre, il fatto che questo punto sia ormai entrato come capitolo di bilancio speriamo garantisca una certa stabilità anche per il futuro».