«Nella conferenza stampa di fine anno – si scrive in una nota ufficiale del CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela), struttura composta da quindici organizzazioni di volontariato e di utenti operante a livello regionale – il presidente della Giunta marchigiana, Gian Mario Spacca, è tornato ancora una volta a farsi vanto degli interventi realizzati dall’Amministrazione nei confronti degli anziani non autosufficienti, rivendicando in particolare il rispetto degli impegni precedentemente assunti».
Ebbene, secondo lo stesso Comitato sono quanto mai necessarie alcune precisazioni, «ad onore della verità». Infatti, si legge nella nota, «come abbiamo ripetutamente fatto notare, dei 58,7 milioni di euro indicati, 52,2 derivano da fondi europei (28.7) e nazionali (23.5); soltanto 6,5, poco più del 10%, da finanziamenti regionali. Tutto questo in una situazione in cui ad oggi solo il 10% dei malati non autosufficienti ospiti delle residenze sociosanitarie riceve l’assistenza prevista dalla normativa regionale; sono solamente alcune decine i posti letto rivolti ai malati di Alzheimer presenti in Regione; il Fondo Sanitario che dovrebbe finanziare almeno al 50% il costo della retta per gli anziani malati non autosufficienti ospiti di residenze sociosanitarie lo fa per 350 anziani su circa 4.300, mentre per altri 2.200, ai quali dovrebbero aggiungersi con il nuovo finanziamento ulteriori 770 posti, il finanziamento è ridotto della metà (16 euro anziché 33). Per i restanti, infine, il contributo è ridotto di un ulteriore 50% (6-8 euro invece di 33). Ciò senza dimenticare che la gran parte del fondo per le cure a domicilio viene impiegato per l’assistenza residenziale invece che al domicilio, appunto, delle persone».
Un’altra precisazione è poi doverosa secondo il CAT delle Marche: «Dei 10 milioni di euro derivanti dall’accordo del 2004 con i sindacati, volto a “riqualificare” l’assistenza residenziale agli anziani non autosufficienti, nonostante l’incredibile bisogno di assistenza e di cura, come i dati citati documentano, se ne sono spesi non più del 75%. L’aggiunta dei 4,5 milioni di euro per l’assistenza residenziale si traduce, nei fatti, in un aumento di circa il 10% dell’impegno assunto nel 2004 con lo stanziamento dei 10 milioni di euro (spesi 7,4)».
E infine si rileva che «il vero impegno disatteso, preso dalla Regione, risale al 2003, quando nel Piano Sanitario Regionale si prevedeva nel triennio (entro quindi il 2006) di assicurare a 2.500 anziani non autosufficienti (circa il 60% dei malati ricoverati in residenze) l’assistenza prevista dalla normativa regionale. Ai primi del 2009 il numero di anziani che ricevono quello standard di assistenza è invece lo stesso del 2003».
«A tal proposito – conclude il comunicato – è emblematica la risposta alla drammatica situazione in cui si trovano le famiglie con un congiunto malato di Alzheimer. A pochi giorni dalla fine della precedente legislatura (2005), con una conferenza stampa regionale si presentava il nuovo Progetto Regionale Alzheimer, iniziativa, però, mai venuta alla luce. Alla fine del 2008, come risposta alle esigenze di questi utenti, si è preso visione della modifica della composizione del gruppo di lavoro. Non è troppo poco, presidente?». (S.B.)
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Del CAT delle Marche fanno parte:
– AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) Ascoli Piceno
– AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Regionale
– Alzheimer Marche
– ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) Jesi
– ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione hAndicappati Trasporti) Marche
– ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Marche
– APM (Associazione Paraplegici Marche)
– Associazione Free Woman
– Associazione La Crisalide
– Associazione La Meridiana
– Associazione Libera Mente
– Centro H
– Gruppo Solidarietà
– Tribunale della Salute Ancona
– UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Ancona