Un primo punto informativo, di aiuto e sostegno ai Cittadini con disabilità e alle loro famiglie, che faciliti l’accesso ai servizi, i percorsi di scelta e la conoscenza: questo intende essere AiutarSi. Sportello per l’Inclusione Sociale, che ha avviato da qualche mese le proprie attività a Siena, presso un nuovo contesto (Via Roma, 75/77), dove trovano spazio il Consorzio di Cooperative Sociali Archè, molte Cooperative Sociali di tipo A (servizi assistenziali per bambini, disabili e anziani) e B (inserimenti lavorativi) e gli spazi di aggregazione dell’ARCI.
«AiutarSi – spiegano i promotori dell’iniziativa – intende proporre una nuova cultura della disabilità, dove le persone diventano protagoniste perché informate e unite. Il servizio risponde alle richieste sui temi della disabilità, sia a livello pragmatico, sia a livello legislativo e giuridico e nei suoi accoglienti spazi è possibile trovare informazioni relative alle associazioni di categoria e ai servizi offerti sul territorio, oltreché sui benefìci e le agevolazioni legisative, sulla mobilità, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la cooperazione sociale, le agevolazioni lavorative, l’accesso all’istruzione e le opportunità per il tempo libero e il turismo accessibile e inclusivo».
Nodo di una rete territoriale – che agisce in stretta collaborazione con i Comuni, le Associazioni, le Cooperative Sociali, le Scuole, il Mondo della Formazione, le ASL e altri Enti – il progetto è stato finanziato dalla Provincia di Siena ed è gestito da un’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI), della quale il Consorzio Arché è capofila, con il Centro Studi Pluriversum di Siena e l’Agenzia Formativa Nuovi Orizzonti di Monteriggioni (Siena) come partner.
Dotato inoltre di un sito internet dedicato – finalizzato alla raccolta e alla diffusione delle informazioni, allo scopo di promuovere ulteriormente la partecipazione diretta degli utenti – il servizio si propone anche come ausilioteca, raccolta di documentazione e ausili per l’autonomia, costruita giorno dopo giorno in collaborazione con le associazioni di persone con disabilità, oltreché luogo di scambio, per condividere esperienze, soluzioni, adattamenti e gli stessi ausili, magari con la modalità del baratto.
A ricevere gli utenti, infine, vi sono un’educatrice professionale e un progettista specializzato in accessibilità. (S.B.)