Dalla protesta alla proposta: per questo motivo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) dell’Umbria hanno indetto una pubblica conferenza stampa, il 12 settembre scorso, presso la Sala Consiliare del Comune di Terni.
In tale occasione, Andrea Tonucci, presidente della FISH Umbria, ha sottolineato prima di tutto «la necessità di informare i Cittadini con disabilità, ancora poco consapevoli delle pesanti conseguenze che i tagli previsti dal Disegno di Legge sulla riforma assistenziale e fiscale [Disegno di Legge, Camera n. 4566, N.d.R.] porteranno tra il 2012 e il 2014, senza contare i tagli agli Enti locali che si tradurranno in riduzioni di servizi, a causa delle quali si aggiungeranno sempre più nuove persone e famiglie a quelle già provate dai recenti colpi assestati ad un sistema di welfare, reso già fragile anche dalle sue rigidità intrinseche».
La FISH nazionale – insieme alla FAND – aveva avviato un confronto con le Istituzioni, presentando una serie di emendamenti alle “Manovre”, che non sono stati recepiti in alcuna parte [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.] e ora, dopo l’approvazione definitiva alla camera, il problema avrà conseguenze anche e soprattutto a livello locale. Per questo, quindi, la FISH Umbria e la FAND della Regione si sono mosse anche a livello territoriale.
Nel corso della conferenza stampa, l’assessore del Comune di Terni alle Politiche Sociali Stefano Bucari si è confermato «a fianco delle Associazioni e dei Cittadini». Dal canto loro FISH e FAND hanno chiesto concrete azioni da parte dell’Amministrazione Comunale, volte a recuperare soldi. Infatti, la questione meramente economica sta letteralmente per “soffocare” i diritti delle persone con disabilità e quelle agevolazioni e aiuti che – sebbene già ridotti all’osso – permettono ancora alle famiglie di restare a galla. «Il taglio sull’assistenza di quest’anno – ha sottolineato Bucari – è purtroppo in linea con quello effettuato su tutto il sistema del welfare (78%)».
Ma cosa fare per recuperare i soldi? Se la FISH nazionale ha proposto una lotta all’evasione fiscale attraverso azioni di controllo simili a quelle intraprese per scovare i cosiddetti “falsi invalidi” [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.], anche la FISH Umbria ha suggerito al Comune di Terni di avviare un controllo fiscale a chi vìola già le norme urbane, come ad esempio occupando un parcheggio riservato alle persone con disabilità. Un provvedimento – è bene ricordarlo – già posto in atto nel Comune di Milano dal nuovo sindaco Giuliano Pisapia.
Pierangelo Cenci dell’AVI (Associazione Vita Indipendente) Umbria, federata alla FISH Regionale, ha ricordato che questa iniziativa «nasce anche per ricordare l’umiliazione che devono subire le persone con disabilità, costrette in ogni momento – e spesso impropriamente – a dover dimostrare la propria “correttezza sanitaria”».
«Sono troppe le persone con disabilità – ha ribadito successivamente Morena Fiorani dell’Associazione Aladino (anch’essa federata alla FISH Umbria) – che vengono sottoposte a controlli inutili, magari ripetendo fino a cinque volte la visita per una patologia presente dalla nascita!».
La FISH e la FAND dell’Umbria sono le prime a denunciare che esistono persone le quali, grazie a una commissione “compiacente”, hanno ottenuto privilegi indebiti, ma molte più persone con disabilità si sono dovute sottoporre a verifiche per accertare la loro condizione a causa di questa vera e propria “caccia alle streghe” contro i “falsi invalidi”.
A fronte di queste umiliazioni e a un crescente e continuo dileggio – Fiorani ha ricordato tra l’altro anche il “Pinocchio in carrozzina” pubblicato nel mese di marzo scorso sulla copertina del settimanale «Panorama», accompagnato dalla scritta SCROCCONI! – non può essere ritenuto assurdo chiedere a tutti di contribuire al benessere collettivo e a maggior ragione, quindi, a chi viene colto in un atto illecito, come quello di posteggiare la propria auto in un posto riservato.
Ma le proposte avanzate dalle Federazioni durante la conferenza stampa del 12 settembre non si sono limitate a questo. Tonucci, infatti, ha ribadito la richiesta di una Delibera – già presentata molto tempo fa sia dalla FISH che dalla FAND – che impegni l’Amministrazione Comunale e quella Provinciale di Terni a non finanziare e a non autorizzare eventi culturali, sportivi, ricreativi che non garantiscano la piena partecipazione alle attività da parte di tutti i Cittadini: alcune persone con disabilità, ad esempio, ne vengono spesso escluse, a causa della non adeguatezza degli spazi in cui si svolgono le attività. Anche questi, infatti, sono soldi pubblici che vengono investiti e sarebbe quindi meglio investirli adottando due nuovi criteri: tutti inclusi e chi esclude paga.
Solo il tempo saprà dire se l’Amministrazione accoglierà formalmente e operativamente la proposta o se ne avrà formulata una di alternativa.