Calcio e basket in campo per Special Olympics

Accadrà dapprima a Roma, con l’“European Football Conference” e succesivamente, il 6 e 7 ottobre, a Milano, con un nuovo incontro con i campioni dell’NBA, la lega professionistica statunitense di basket. Tutte prestigiose occasioni, per creare nuove opportunità sportive e di inclusione per le persone con disabilità intellettiva, attraverso sport come il calcio e il basket, diffusi universalmente

Giocatore di basket Special Olympics

Un giocatore di basket Special Olympics

Il mondo del calcio e i giocatori di pallacanestro scenderanno in campo, nei prossimi giorni, per sostenere Special Olympics*, il movimento internazionale dedicato allo sport delle persone con disabilità intellettiva.
Venerdì 5 ottobre, a Roma, infatti, presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, è in programma l’European Football Conference, organizzata da Special Olympics Europa/Eurasia, con il supporto dell’UEFA, la Federazione Calcistica Europea.
Si tratterà di una riunione di carattere internazionale, dove si incontreranno i rappresentati di oltre trenta Paesi europei, per lavorare alla creazione di nuove opportunità sportive per le persone con disabilità intellettiva attraverso il calcio.
Attorno allo stesso tavolo siederà un vero e proprio “tris d’assi”, vale a dire Gianni Rivera, in rappresentanza della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio di di Serie A e Andrea Abodi, presidente di quella di Serie B, a testimoniare che anche dai campi di calcio può partire un messaggio di integrazione delle persone con disabilità intellettiva.

A Milano, poi, si rinnoverà la collaborazione con l’NBA – la celebre lega professionistica del basket statunitense – a partire da sabato 6, in Piazza Duomo, con gli atleti di Special Olympics che saranno ospiti di un clinic di pallacanestro, in compagnia delle grandi stelle del passato NBA, tra i quali Sam Perkins, storica ala dei Dallas Mavericks, a cavallo tra gli Anni Ottanta e gli Anni Novanta, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e Robert Horry, “Big Shot Rob”, soprannominato così per la sua eccezionale capacità di segnare il canestro vincente della partita, spesso durante la parità e allo scadere del tempo regolamentare.
Tra un tiro da tre e una schiacciata, dunque, i giovani di Special Olympics daranno vita a un bel pomeriggio di sport.

Domenica 7, infine, grazie al prezioso sostegno della Società Olimpia Milano, i cestisti di Special Olympics scenderanno in campo sul parquet del forum di Assago, prima dell’inizio della partita tra EA7 Armani Milano e Boston Celtics. (S.B.)

*Fondato nel 1968 da Eunice Kennedy, Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e di competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva. Presente in 180 Paesi e in Italia da circa trent’anni, Special Olympics conta 3 milioni di atleti e coinvolge, con le oltre 16.000 manifestazioni che organizza ogni anno, quasi un milione di volontari in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni: redazione@specialolympics.it.

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