In occasione del suo primo romanzo, La squadra H, pubblicato lo scorso anno in e-book, si è parlato di «una storia che non lascia spazio al pietismo, mostrando una realtà visionaria e a un certo punto eroica. Cocchi ci offre una realtà spesso crudele e spietata che, però, parte da una visione della vita piena di speranza. Difficilmente trovate un racconto sulla disabilità privo di retorica e sentimentalismo facile come in questo libro».
Ora la “saga della Squadra H”, creata da Maurizio Cocchi, persona con disabilità in carrozzina e presidente di Virtual Coop – la Cooperativa Sociale bolognese divenuta da poco “maggiorenne”, come abbiamo riferito qualche tempo fa -, sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, vale a dire La squadra H e la casa delle finestre che piangono, titolo che non troppo velatamente si ispira a quello di un noto film di Pupi Avati (La casa delle finestre che ridono).
Il libro, che uscirà prossimamente a cura di Europa Edizioni, verrà presentato in anteprima venerdì 12 settembre a Bologna (Festa Provinciale dell’Unità, Bologna Parco Nord, Stand Libreria, ore 18), nel corso di un incontro condotto da Carla Muzzioli, psicologa e psicoterapeuta, cui parteciperà lo stesso Cocchi, il quale ce ne fornisce qualche anticipazione: «Musica epico-elettronica di sottofondo in stile serie televisiva americana, sigla accattivante con effetti speciali, e via col titolo. Squadra H. Bene, se adesso vi aspettate una via di mezzo tra CSI e Miami Supercops, ci siete cascati in pieno. La Squadra H è composta da un ispettore paralitico, un sordo ipertecnofilo, un’amazzone cieca, un’autistica a cui non sfugge niente e una piccola down dal cuore d’oro. Cosa ci fanno questi strani personaggi in una squadra che ha tutta l’aria di saperla più lunga dei RIS e del Tenente Colombo? Semplice: indagano! E in effetti vedono lungo, proprio grazie alle loro particolarità. Nella Casa dalle finestre che piangono succedono cose molto brutte. Qualcuno deve trovare il modo di porre fine a tutto questo…». (S.B.)
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