Quei fondi già disponibili, ma non ancora utilizzati, che le famiglie attendono

«Le risorse dei Piani di Zona, del Fondo Non Autosufficienza, della disabilità grave e del “Durante Noi – Dopo di Noi” (circa 10 milioni di euro per i Distretti Socio-Sanitari della Provincia di Siracusa), restano non utilizzate nei conti distrettuali, pur essendo risorse disponibili che, se opportunamente coordinate e programmate, fornirebbero risposte immediate e concrete a molte persone con disabilita e alle loro famiglie»: lo denuncia Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS di Palazzolo Acreide e Zona Montana (Siracusa), che parte da lontano per spiegare le ragioni di tale protesta

Dito puntato di un uomo«Denunciamo con forza che le risorse dei Piani di Zona, del Fondo Non Autosufficienza, della disabilità grave, del “Durante Noi – Dopo di Noi”, che complessivamente ammontano a circa 4 milioni di euro per il solo Distretto Socio-Sanitario di Siracusa e a circa 10 milioni per tutti i Distretti Socio-Sanitari della Provincia di Siracusa, restano giacenti, fermi e non utilizzati nei conti distrettuali, pur essendo risorse disponibili che, se opportunamente coordinate e programmate, potrebbero fornire risposte immediate e concrete a molte persone con disabilita, alle loro famiglie e alle persone non autosufficienti».
A dirlo in una nota è Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS di Palazzolo Acreide e Zona Montana, in provincia di Siracusa (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), partendo da lontano nello spiegare le ragioni di tale protesta.

«L’emergenza sanitaria da Covid-19 – dichiara infatti Giardina – ha messo in luce le difficoltà strutturali del sistema dei servizi e delle prestazioni indirizzate alle fasce di popolazione più fragili ( non autosufficienti, persone con disabilità, anziani), rendendo palese come nel nostro sistema del welfare sia sempre mancata una visione di servizi alternativi e flessibili, all’insegna di una programmazione avvenuta per  compartimenti stagni e in maniera frammentaria senza il dovuto raccordo».
«Ora – prosegue il Presidente dell’Associazione siciliana – per dare risposte più immediate alle persone con disabilità e alle loro famiglie e per offrire strumenti ai Comuni e ai Distretti Socio-Sanitari, la Regione Siciliana ha avviato un processo di snellimento burocratico, utile ad abbreviare l’iter amministrativo per l’impiego delle risorse afferenti a diverse linee di finanziamento che la Regione stessa ha già trasferito a Distretti e Comuni nelle trascorse programmazioni. Tuttavia, le difficoltà di spesa dei Distretti e dei Comuni permangono, e molte delle risorse disponibili per servizi e prestazioni rimangono non utilizzate, con la conseguenza  che prestazioni e servizi non vengono resi alle persone con disabilità e loro famiglie. Stante la situazione, quindi, il carico di cura e assistenza delle persone con disabilità grava ancora sui genitori, sui fratelli e sorelle, sui figli, che escono già stremati dal lungo periodo di quarantena».
«Tale situazione – sottolinea ancora Giardina – permarrà sicuramente per tutto questo periodo di ferie estive, ma la disabilità, la non autosufficienza non vanno in vacanza, e i familiari delle persone con disabilità devono continuare a dare le cure e l’assistenza che gli enti e gli organi preposti si sono dimenticati di attivare».

«Denunciamo pertanto il disinteresse, l’indifferenza, l’incompetenza e l’inefficacia – conclude la nota – degli organi preposti ad attivare misure prestazioni e servizi e sollecitiamo vivamente gli organi politici a deliberare gli indirizzi necessari, i funzionari e i tecnici a completare gli atti amministrativi, le UVM (Unità di Valutazione Multidimensionale) a redigere i progetti individuali ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14 della Legge 328/00, senza i quali non si può avere accesso a misure, risorse e servizi, di modo che, ciascuno nell’ ambito delle proprie competenze, concorra a porre in essere, senza ulteriore indugio, quanto necessario a rendere pienamente fruibili le risorse disponibili, dando risposte concrete e sollievo alle persone con disabilità e ai loro familiari». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anffasmodica.it.

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