Verso la sesta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità

Accessibilità, mobilità all’interno dell’Unione Europea, vita indipendente, percorsi formativi inclusivi, inserimento lavorativo di qualità, cultura, sport e turismo accessibili, buone pratiche su tutti i fronti: queste le aree tematiche alla base del confronto che si terrà tra il mondo associativo e quello istituzionale, durante la sesta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, in programma per il 13 dicembre a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, che sarà aperta dal presidente del Consiglio Draghi

Realizzazione grafica con logo di disabilitàCome già segnalato nei giorni scorsi, il 13 dicembre prossimo a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, vi sarà la sesta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, che sarà aperta dal saluto del presidente del Consiglio Mario Draghi (il programma completo è disponibile a questo link).
L’evento è stato organizzato dalla ministra per le Disabilità Erika Stefani, insieme ai rappresentanti del Governo, delle Associazioni e ad altri esponenti della società civile e del mondo accademico, con l’obiettivo principale di raccogliere proposte in linea con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge dello Stato Italiano 18/09), per far compiere ulteriori passi avanti sulla strada di una piena inclusione delle persone con disabilità.
Accessibilità, mobilità all’interno dell’Unione Europea, vita indipendente, percorsi formativi inclusivi, inserimento lavorativo di qualità, cultura, sport e turismo accessibili, buone pratiche su tutti i fronti: queste le aree tematiche alla base del confronto che si terrà durante la Conferenza tra il mondo associativo e quello istituzionale.

Anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) parteciperà attivamente ai lavori con i propri rappresentanti e in particolare spetterà al presidente della stessa Vincenzo Falabella il compito di illustrarne le posizioni rispetto alle politiche per la disabilità contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché nel Disegno di Legge Delega al Governo in materia di disabilità, che ne è derivato, e che proprio ieri, 9 dicembre, ha ottenuto una prima votazione favorevole dalla Camera, come riferiamo in altra parte del giornale.
In questo senso, la FISH ha già elaborato un corposo pacchetto di proposte sulle varie tematiche oggetto della Conferenza, discusse in queste settimane con gli esperti del proprio Centro Studi Giuridici e con i vari leader associativi.
Si è trattato di un ampio lavoro di partecipazione dal basso, che ha visto coinvolti otto Gruppi di Lavoro i quali hanno messo a tema gli argomenti proposti dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, durante una consultazione pubblica avviata appunto in vista della Conferenza Nazionale.
I documenti di analisi e di studio prodotti in tali sedi verranno pertanto allegati agli Atti della Conferenza Nazionale e successivamente pubblicati nel sito della FISH subito dopo la conclusione dei lavori.

«Nei documenti che presenteremo alla Conferenza – sottolinea Falabella – , chiediamo di passare dalle parole ai fatti. E la nostra istanza è ormai la stessa da parecchio tempo: serve un nuovo sistema di welfare inclusivo e di comunità. Il modello da cui partire, del resto, esiste già ed è quello contenuto nella Convenzione ONU, la quale prevede, innanzitutto, il riconoscimento della condizione di disabilità causato prevalentemente da barriere, ostacoli e discriminazioni prodotte da trattamenti non rispettosi di diritti umani».
«Il nostro ribadire costantemente la necessità di riformare il sistema di welfare – aggiunge – è dato anche dalle criticità di esso, chiaramente emerse negli ultimi due anni, in tutta la loro evidenza, con la crisi legata alla pandemia. Ora quindi, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con la conseguente Legge Delega sulla Disabilità si è aperta una finestra irripetibile per riformare concretamente quel sistema e garantire finalmente la piena cittadinanza alle persone con disabilità». (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il programma completo della VI Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità del 13 dicembre, che verrà diffusa in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio. Per ogni ulteriore informazione: Ufficio Stampa FISH (Gaetano De Monte), ufficiostampa@fishonlus.it.

La Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità
Si tratta di un evento introdotto dalla Legge 162/98 (articolo 1, comma d), che stabilì appunto lo svolgimento, «ogni tre anni», della «Conferenza Nazionale sulle Politiche dell’Handicap». In realtà, da allora le Conferenze sono state cinque, la prima delle quali  a Roma, nel dicembre del 1999, la seconda a Bari, nel febbraio del 2003, la terza a Torino, nell’ottobre del 2009, la quarta a Bologna nel luglio del 2013 e la quinta a Firenze nel settembre del 2016.
Nel 2009, poi, la Legge 18/09, con la quale l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ha previsto, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la formazione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, composto da rappresentanti delle Istituzioni nazionali e locali, degli Istituti Previdenziali, dell’ISTAT, delle Confederazioni Sindacali, di Confindustria e – non ultime – delle organizzazioni di persone con disabilità. Compito di tale organismo, insediatosi alla fine del 2010, è innanzitutto quello di tutelare, monitorare e promuovere l’attuazione dei princìpi sanciti sia dalla Convenzione ONU che dalla Legge Quadro 104/92. Esso, inoltre – come recita sempre la Legge 18/09 – deve «predisporre un Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale», documento che viene poi sottoposto all’azione del Governo. (S.B.)

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