25 anni di impegno per la presa in carico delle persone con autismo

«Nel 1998, in Italia, si immaginava l’autismo come un fenomeno marginale e perciò chi doveva occuparsene, pur riconoscendone la gravità, era restio ad affrontare seriamente la questione. Oggi anche i più scettici hanno dovuto ricredersi, se è vero che i disturbi dello spettro autistico sono in continua crescita e sono oggi un’autentica emergenza»: lo dichiara Davide Del Duca, uno di coloro che promossero la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone e che oggi la dirige, presentando il nuovo logo di tale organizzazione, elaborato in occasione dei primi venticinque anni di attività

Bambini e Autismo, Pordenone, logo 25 anni

Il logo realizzato dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone per i propri 25 anni

«Nel 1998, in Italia, si immaginava l’autismo come un fenomeno marginale e perciò chi doveva occuparsene, pur riconoscendone la gravità, era restio ad affrontare seriamente la questione. Oggi anche i più scettici hanno dovuto ricredersi, infatti i disturbi dello spettro autistico sono in continua crescita (si stima che in Italia i casi siano circa 600.000) e sono un’autentica emergenza che impone una nuova gestione dei pazienti»: lo dichiara Davide Del Duca, uno di coloro che promossero la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone e che oggi la dirige, presentando il nuovo logo di tale organizzazione, riportato qui a fianco, che è stato elaborato in occasione dei primi venticinque anni di attività. «Abbiamo pensato – spiegano infatti i dirigenti della Fondazione pordenonese -, di rivedere il nostro logo “storico”, inserendo appunto il numero 25, attuale età della Fondazione che ha sviluppato nel tempo molti progetti attorno alla presa in carico delle persone con autismo e delle loro famiglie durante la vita, diventando oggi un punto di riferimento per molti, e non soltanto nei territori dove è fisicamente presente con i suoi centri, ma anche in altre parti del Paese e non solo».

«Siamo nati – aggiunge Del Duca – con una visione che era anche il frutto di un’approfondita analisi di ciò che si faceva per l’autismo in altri paesi d’Europa e Oltreoceano. Oggi siamo ancora qui con iniziative sperimentali e innovative. In tal senso va letta la costruzione dell’Unità di Urgenza e Prevenzione che stiamo realizzando a Pordenone, per curare la salute di chi è poco incline a servirsi dei presìdi sanitari tradizionali o come la casa modello per il “Dopo di Noi” di cinque persone con autismo severo. Un progetto, quest’ultimo, ancora non presente in Italia, nonostante la Legge 112/16 lo avesse previsto».

Il nuovo logo della Fondazione, dunque, accompagnerà in questo tutte le iniziative della stessa, che riguarderanno non solo coloro che sono coinvolti in prima persona, ma l’intera comunità di riferimento. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: relazioniesterne@bambinieautismo.org.

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