Il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi tutela e fa cultura

Oltre ad essere sempre un prezioso punto di riferimento per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, come dimostrano i dati relativi al 2022, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Federazione lombarda LEDHA è anche un importante acceleratore di cultura, impegnato in attività di promozione e comunicazione su temi di interesse generale, attraverso la pubblicazione di schede legali dedicate a questioni specifiche, oltreché dando vita ad attività di docenza su temi legati alla tutela legale delle persone con disabilità

Persona con maglietta e la scritta "Chi nega i diritti cancella le persone"

Una maglietta dedicata ai diritti delle persone con disabilità, prodotta dalla Federazione FISH Veneto

«Anche nel corso del 2022 l’elevato numero di richieste pervenute al nostro Centro Antidiscriminazione conferma come la nostra Federazione sia riconosciuta in Lombardia quale ente affidabile per la tutela dei diritti, capace di dare risposte efficaci ed esaustive ai dubbi e alle richieste delle persone con disabilità, dei loro familiari e delle associazioni»: lo dicono dalla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH (federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a proposito della recente Relazione di attività 2022 del proprio Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi, che tradizionalmente dà conto delle attività svolte dai legali del Centro stesso nel corso dell’anno precedente.

Innanzitutto il dato quantitativo, che fa registrare un numero di richieste, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022, assai simile a quello del 2021 (945). Il tutto, come sottolineano dalla LEDHA, «con una crescita della consapevolezza delle persone direttamente interessate (che hanno sottoposto ai legali il 24% del totale delle segnalazioni ricevute nel corso dell’anno) e dello sforzo del Centro di sentirle in prima persona, anche se le segnalazioni dei familiari rimangono maggioritarie (57%)».

Ricalca quella degli anni passati anche la quota più rilevante di richieste ricevute, riguardante attività di orientamento e informazione (683). A tal proposito va ricordato che il Centro della LEDHA offre risposte e parere legale a tutti i quesiti che vengono sottoposti, indirizzando le situazioni di disagio non aventi uno specifico carattere discriminatorio verso i servizi adeguati. In ogni caso, già dal primo contatto un operatore legale garantisce una consulenza approfondita e specializzata, per rendere la persona consapevole dei propri diritti e fornirle gli strumenti più idonei per tutelarli.

Per quanto riguarda gli interventi di tipo legale, nel 2022 sono stati 296, nei seguenti àmbiti: scuola (158, ovvero il 18,8% del totale), lavoro (89: 10,6% del totale), compartecipazione alla spesa (84: 10% del totale) e accesso a prestazioni assistenziali/sanitarie (76: 9% del totale).
Altri settori di azione che hanno visto l’intervento dei legali del Centro riguardano l’abbattimento e il superamento delle barriere architettoniche, in collaborazione con il CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), la presa in carico e l’edilizia residenziale pubblica, per denunciare la non accessibilità degli alloggi o la cancellazione di persone con disabilità dalle graduatorie di partecipazione.

Un capitolo a sé viene dedicato all’attività di assistenza stragiudiziale, laddove necessaria, quando cioè i legali del Centro intervengono tramite diffide scritte o, se ritenuto più opportuno, organizzando incontri con i soggetti/enti ritenuti responsabili della discriminazione. Qualora poi, nonostante tale intervento di mediazione, si renda necessario agire in via giudiziale, vengono forniti alle famiglie orientamento e supporto nell’iter di avvio del ricorso, promosso da avvocati esterni e volto a chiedere l’accertamento e la rimozione delle discriminazioni di carattere individuale di cui sia stata vittima la persona segnalante.
Nel corso del 2022, inoltre, l’attività legale è stata caratterizzata dal ricorso riferito alla Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni) per l’inaccessibilità dell’Arengario di Monza, ricorso che si è concluso con il pronunciamento del Tribunale di Milano che ha condannato il Comune di Monza per discriminazione (se ne legga ampiamente anche sulle nostre pagine).

«Fin dall’inizio della propria attività nel luglio del 2015– ricordano dalla LEDHA – il Centro si è posto due principali obiettivi operativi: far crescere la consapevolezza delle persone con disabilità nel riconoscere e individuare le situazioni di discriminazione vietate dalla legge e contrastare concretamente le situazioni di discriminazione diffuse nella nostra società. Per questi motivi i legali del Centro stesso sono impegnati nell’attività di promozione e comunicazione su temi di interesse generale attraverso la pubblicazione di schede legali dedicate a questioni specifiche e attività di docenza su temi legati alla tutela legale delle persone con disabilità. Nel corso del 2022 particolare attenzione è stata dedicata ai centri estivi e al divieto di discriminazione dei bambini/bambini e ragazzi /ragazzecon disabilità. Il relativo parere legale pubblicato in materia è stato ripreso da diverse testate (online e cartacee) anche di rilevanza nazionale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

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