Guardare al domani, guardare al progetto di Vita Indipendente

Informare il maggior numero di persone sulla Legge della Lombardia 25/22, che in tale Regione ha aperto concretamente la strada al diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità, stimolando un dialogo tra le realtà pubbliche e private che costituiscono il welfare, per concretizzare quella stessa Legge: è lo scopo del ciclo di interviste “Guardare al Domani”, curato da Antonio Giuseppe Malafarina e proposto nell’àmbito del progetto “SO-Stare. Percorsi Personalizzati per Abitare il Presente e Progettare il Futuro”, vincitore del Bando del Terzo Settore 2022 della Regione Lombardia

Logo del progetto "SO-Stare. Percorsi Personalizzati per Abitare il Presente e Progettare il Futuro"

Il logo del progetto “SO-Stare. Percorsi Personalizzati per Abitare il Presente e Progettare il Futuro”

«La finalità di questo ciclo di interviste è quella di informare il maggior numero di persone sulla Legge Regionale della Lombardia 25/22*, nonché stimolare un dialogo tra le realtà pubbliche e private che costituiscono il welfare per concretizzare quella stessa Legge»: a dirlo è il giornalista Antonio Giuseppe Malafarina, presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina e direttore responsabile della nostra testata «Superando.it», a proposito del ciclo di interviste denominato Guardare al Domani, proposto nell’àmbito del progetto SO-Stare. Percorsi Personalizzati per Abitare il Presente e Progettare il Futuro, vincitore del Bando del Terzo Settore 2022 della Regione Lombardia.

Prima però di occuparci di tale iniziativa, vale certamente la pena fare un passo indietro e ricordare cosa sia esattamente la Legge Regionale della Lombardia 25/22, cui fa riferimento Malafarina, la norma che nel novembre dello scorso anno ha recepito in maniera coerente una Proposta di Legge elaborata dalla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
«L’obiettivo della Legge Regionale 25/22 – avevano sottolineano dalla stessa LEDHA – è ambizioso: mettere in condizione tutte le persone con disabilità di ricevere sostegni personalizzati per la realizzazione del proprio progetto di vita. Una norma che, per vedere la sua completa attuazione, dovrà attendere alcuni atti della Giunta Regionale, e che richiede anche un forte coinvolgimento da parte di tutte le realtà pubbliche e private, professionali e informali di cui è formato il welfare sociale regionale territoriale. Per questo è importante mantenere un dialogo aperto con Comuni, ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali), Associazioni, Enti gestori di servizi, con persone con disabilità, familiari, operatori e volontari. Un dialogo pensato per mettere a fuoco i problemi e valorizzare le esperienze già attive nella promozione del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità che vivono in Lombardia».

Proprio dunque per approfondire e divulgare i contenuti di quella Legge, è stato promosso il ciclo di interviste Guardare al Domani, condotte da Malafarina, e divulgate tramite un video a più voci (disponibile a questo o a questo link), con gli interventi di Gabriele Biasin, coordinatore generale della Fondazione StefyLandia, Liliana Foffa, presidente e fondatrice promotrice della stessa Fondazione, mamma e amministratrice di sostegno di Stefano, Cecilia Marchisio, docente associata di Pedagogia Speciale all’Università di Torino, Antonio Bianchi, consigliere della LEDHA, Claudia Moneta, direttrice generale del settore Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità nella Regione Lombardia e Giovanni Gillini dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia.

L’iniziativa, come detto, fa parte del progetto SO-Stare. Percorsi Personalizzati per Abitare il Presente e Progettare il Futuro, avviato per promuovere lo sviluppo di interventi volti a favorire l’autonomia delle persone con disabilità nel rispetto del diritto di scelta e di autodeterminazione del diretto interessato, mettendo segnatamente al centro il Progetto di Vita Indipendente. Il tutto attraverso un partenariato composto da sei enti accomunati dalla duplice finalità di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità e di supportarne i familiari. Si tratta della Fondazione StefyLandia, ente capofila, della Fondazione Mantovani Castorina, delle Associazioni Un Sorriso di Speranza, Il Carrozzone degli Artisti e SaPSo (Sanità Privata Sostenibile) e dell’organizzazione Insieme per il Dopo di Noi. (S.B.)

*Legge Regionale della Lombardia 25/22: “Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità”.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elisabetta Piselli (elisabetta.piselli75@gmail.com).

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