«La sclerosi multipla non è sinonimo di inabilità al lavoro né lo è la disabilità in genere»: è partendo da questo concetto che è scaturita l’idea, da parte del Gruppo Giovani dell’AISM di Roma (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), del convegno che si terrà sabato 9 aprile nella Capitale (Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, Via della Pisana, 1301 ore 9-30-17.30), intitolato Lavor-Abile: giovani, sclrosi multipla e lavoro.
«Partendo dal diritto delle persone con disabilità – spiegano i promotori dell’iniziativa – ad avere pari opportunità all’accesso al mondo del lavoro (Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità [e in particolare l’articolo 27 di essa, “Lavoro e occupazione”, N.d.R.]), che è anche un valore fondamentale dell’AISM, con cui si pone al centro la persona e non la disabilità e considerando poi il dato di realtà dell’obbligo da parte di aziende e società di assumere personale qualificato e competente iscritto alle categorie protette, questo convegno si propone di informare e fornire riferimenti su un tema fortemente sentito dai giovani con sclerosi multipla».
Saranno tre i principali argomenti trattati duranti la giornata, vale a dire I diritti e i doveri: tra tutela e responsabilità, Gli strumenti: riconoscimento dell’invalidità, Legge 68/99 e Legge 104/92 e Le opportunità: dal recruiting al rapporto di lavoro.
Interverranno al convegno, in veste di relatori, il medico legale Carlo Landucci, la consulente legale Sara Toschi, l’HR specialist e recruiter Antonio Scordino, il presidente dell’AVI (Agenzia Vita indipendente) di Roma Dino Barlaam e il responsabile dell’ANMIC Roma (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) Enrico Troiani. (S.B.)