Piemonte: collocamento mirato a rischio

Strumento che permette alle persone con disabilità complessa di arrivare a un lavoro, il collocamento mirato è a rischio in Piemonte, dove la Regione non ha ancora deliberato i criteri di accesso e di ripartizione del Fondo Regionale Disabili, scaduto il 31 dicembre 2012. Per questo il Gruppo Genitori per il Diritto al Lavoro delle Persone con Handicap Intellettivo ha indetto una manifestazione per il 16 maggio a Torino

Giovane con disabilità intellettiva lavora come giardiniereParla chiaro la Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), che all’articolo 2, a proposito del collocamento mirato, lo definisce come «quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione».
Si tratta di una norma che come spesso denunciamo anche da queste pagine, risulta essere – purtroppo – una delle meno applicate (e rispettate) del nostro Paese, in àmbito di disabilità. Una situazione “acuta”, tuttavia, è ora in corso in Piemonte, questione sollevata dal Gruppo Genitori per il Diritto al Lavoro delle Persone con Handicap Intellettivo, aderente al Coordinamento Sanità e assistenza fra i Movimenti di Base, e nato a suo tempo per rappresentare le famiglie delle persone con handicap intellettivo, che da anni attendono un lavoro per il proprio figlio.

«A fine giugno – si legge infatti in una nota del Gruppo – scadrà la proroga concessa dalla Regione Piemonte per portare a termine i progetti di collocamento mirato, unico strumento per permettere alle persone con disabilità complessa di poter avere qualche speranza di essere collocate al lavoro, e nonostante i continui solleciti da parte delle associazioni di tutela delle persone con disabilità, dei sindacati, degli enti di supporto al collocamento mirato e delle famiglie, l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione Professionale della Regione Piemonte non ha ancora deliberato i criteri di accesso e di ripartizione del Fondo Regionale Disabili, scaduto il 31 dicembre 2012».
«Centinaia di persone con disabilità – prosegue il comunicato – soprattutto intellettiva e psichiatrica, rischiano di non vedere attivati i progetti di collocamento mirato, per verificarne l’occupabilità e permettere alle aziende, attraverso i tirocini, di sperimentarne le reali capacità. Chiediamo quindi la convocazione urgente delle parti sociali a cui sottoporre lo schema di delibera che dovrà essere approvata con urgenza e prevedere il passaggio immediato dei fondi all’Agenzia Piemonte Lavoro, titolare dell’erogazione dei fondi stessi alle Province».

Un’istanza chiara, dunque, che si accompagnerà anche a una manifestazione di protesta, programmata per giovedì 16 maggio (ore 10), proprio di fronte all’Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte. (S.B.)

Ringraziamo per la segnalazione la CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino, che aderisce essa stessa alla protesta.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: emanuela.buffa@tiscali.it.

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