I ritardi (e non solo) della Regione Campania

«Con il suo modo di procedere – sottolinea il Presidente di Federhand/FISH Campania – la nostra Regione sta creando non pochi problemi agli Ambiti Sociali Territoriali, ai Comuni e naturalmente alle persone con disabilità e alle loro famiglie». E se il riferimento specifico è al ritardo con cui è stato pubblicato il Decreto di Riparto del Fondo per la Non Autosufficienza 2013, c’è preoccupazione anche per la carenza di risorse a livello territoriale

Stefano Caldoro

Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania

Non è purtroppo una novità, a quanto riferisce Daniele Romano, presidente di Federhand/FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che la Regione Campania abbia pubblicato con grave ritardo – esattamente il 29 settembre – il Decreto Dirigenziale di Riparto del Fondo per la Non Autosufficienza 2013, ciò che «in quest’anno – sottolinea Romano – ha già creato non pochi disagi alle persone con disabilità». «A questo punto – aggiunge – ci auguriamo che questi fondi siano destinati alle persone con disabilità e non utilizzati, ad esempio, per pagare le rette delle RSA [Residenze Sanitarie Assistenziali, N.d.R.]».

C’è per altro un altro motivo di preoccupazione, che viene evidenziato da Federhand/FISH Campania e riguarda un articolo (il 146) di un provvedimento (Maxiemendamento) legato alla Legge di Stabilità Regionale per il 2014, nel quale si dice che «I comuni singoli o associati provvedono, sulla base dei progetti elaborati in sede di U.V.I. [Unità di Valutazione Integrata, N.d.R.], alla copertura economica della quota di propria competenza, vincolata alle prestazioni sociosanitarie di cui al DPCM 29.11.2001 [“Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza”, N.d.R.] prelevando le risorse dal Fondo Unico di Ambito (FUA)».
Ebbene, a seguito di colloqui con funzionari di Ambiti Sociali Territoriali, sembra – segnala ancora Romano – che gli Ambiti stessi non siano proprio in grado di programmare i servizi, come richiesto dalla Regione, perché «non disporrebbero di fondi a partire dal 1° gennaio 2015. Il rischio, quindi, tra qualche mese, altro non è che quello della sospensione dei servizi, ciò che dovrà essere assolutamente scongiurato».
«Purtroppo – conclude il Presidente di Federhand/FISH Campania – la nostra Regione, così come con il Fondo per la Non Autosufficienza 2013, ripartito dopo quasi un anno e mezzo, rispetto a ciò che si sarebbe dovuto fare, con questo modo di procedere crea non pochi problemi agli Ambiti, ai Comuni e naturalmente alle persone con disabilità e alle loro famiglie». (S.B.)

Sono disponibili sia il Decreto Dirigenziale di Riparto del Fondo per la Non Autosufficienza 2013 della Regione Campania, sia gli Allegati ad esso (a, b e c). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com.

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