Sclerosi multipla: continua la marcia della ricerca

Lavorare in rete, per trovare la causa e la cura della sclerosi multipla, migliorando, in parallelo, i servizi e la qualità della vita delle persone che ne sono affette: è questo il messaggio centrale del Bando FISM 2015, lanciato dalla Fondazione che agisce a fianco dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). 3 milioni di euro è la cifra messa a disposizione degli studiosi e l’iniziativa ci fornisce l’occasione per ricapitolare le importanti cifre della ricerca “targata AISM”

Immagine che illustra il Bando FISM 2015

L’immagine scelta a corredo del Bando FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla) di quest’anno

Una diagnosi ogni 4 ore; 72.000 persone con sclerosi multipla in Italia (2,3 milioni nel mondo, un milione dei quali con la forma grave della malattia, ovvero 25.000 casi gravi solo in Italia); 2.000 nuovi casi all’anno, con una netta prevalenza tra donne e giovani; un’incidenza pari a 4 su 100.000 abitanti; una fascia d’esordio prevalente tra i 20 e i 40 anni, con un caso su 20 che insorge prima dei 16 anni di età; 2 miliardi e 700 milioni di euro il costo totale annuo della malattia nel nostro Paese: sono queste le cifre della sclerosi multipla, rese note dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), su questa grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante, che colpisce le donne due volte più degli uomini e della quale non si conoscono né le cause né una cura risolutiva.
Questa invece è la “carta d’identità” del contributo dato alla ricerca da parte dell’AISM: 52 milioni e mezzo di euro investiti nella ricerca negli ultimi 25 anni; 360 ricercatori finanziati dal 1987 ad oggi, il 76% dei quali continua a fare ricerca sulla sclerosi multipla; 752 pubblicazioni prodotte dal 2007; 2 progetti di ricerca internazionali di cui l’Associazione è capofila; 3 milioni di euro destinati al Bando FISM (la Fondazione che agisce a fianco dell’AISM), con 34 progetti finanziati (coinvolgendo 41 laboratori italiani, distribuiti in 11 Regioni e 8 laboratori all’estero); oltre 2 milioni di euro destinati ai progetti speciali nel 2014; il terzo posto assoluto tra gli enti del mondo che finanziano la ricerca sulla malattia.

Questo percorso di grande impegno, fonte sistematica e continuativa di innovazione in aree strategiche per la ricerca sulla sclerosi multipla, continua ora con il nuovo Bando FISM, aperto fino al 15 maggio, tramite il quale l’AISM mette a disposizione dei ricercatori altri 3 milioni di euro, ancora una volta con il preciso obiettivo di trovare la causa e la cura della malattia, migliorando, in parallelo, i servizi e la qualità della vita delle persona con sclerosi multipla.
«Il Bando – spiegano dall’AISM – valuterà con favore progetti collaborativi che vedono coinvolti e integrati più gruppi di ricerca. Lo scopo è quello di valorizzare la ricerca capace di dialogo e di confronto con la comunità scientifica che mette la persona al centro dei propri studi, impegnandosi velocemente a trovare risposte per chi è affetto da sclerosi multipla. Nello specifico, poi, del Bando di quest’anno, abbiamo deciso di aumentare la durata potenziale del percorso scientifico di carriera di giovani ricercatori di talento da sei a sette anni. E ancora, per facilitare il rientro dei ricercatori dall’estero o il loro trasferimento in un istituto di eccellenza in Italia, anche quest’anno si valuterà l’assegnazione di una borsa di studio triennale intitolata a Rita Levi Montalcini, insieme a un finanziamento per pari periodo per un progetto di ricerca autonomo. Quest’ultima iniziativa è riservata a ricercatori italiani qualificati, già affermati a livello internazionale e specializzati in un’area specifica sulla sclerosi multipla».

A questo punto torniamo a rivedere maggiormente nel dettaglio la sostanza dei 34 progetti selezionati e finanziati con il Bando FISM del 2014. Il 53% di essi era dedicato alla conoscenza dei fattori di rischio, della causa della malattia e della sua progressione, allo scopo di individuare nuovi trattamenti e una cura risolutiva. Tra questi, il 27% era focalizzato sullo studio dei meccanismi di sviluppo del danno neuronale, nonché delle potenziali strategie di riparazione delle lesioni cerebrali responsabili della progressione della malattia.
L’altro 47 % dei progetti, invece, era incentrato su studi clinici che possano portare allo sviluppo di una diagnosi sempre più precisa delle diverse forme della malattia e di nuovi trattamenti personalizzati più efficaci e sicuri. Di questi, circa il 25% guardava allo sviluppo e alla validazione di trattamenti riabilitativi e sintomatici, vale a dire la ricerca “dell’oggi”, per migliorare la qualità di vita di tutti coloro che sono colpiti dalla sclerosi multipla.
Tutti studi, va ricordato, che sono andati ad aggiungersi ai progetti e ai programmi speciali già in corso, come lo sviluppo del Registro Nazionale della Sclerosi Multipla; lo studio clinico sulle cellule staminali mesenchimali MESEMS; lo studio clinico PeNSAMI per la validazione di un trattamento domiciliare, rivolto alle forme gravi della malattia; le infrastrutture di risonanza magnetica per supportare lo sviluppo e la validazione di nuovi protocolli riabilitativi; l’iniziativa internazionale sulle forme progressive (Progressive MS Alliance).

Ma come vengono selezionati i progetti del Bando FISM? In modo del tutto rigoroso, tramite cioè il metodo internazionalmente adottato della cosiddetta peer review (“revisione alla pari”), coinvolgendo cioè i venti esperti scienziati che compongono il Comitato Scientifico della Fondazione (6 dei quali sono ricercatori in Centri di altri Stati), che si sono avvalsi anche della consulenza di oltre 201 revisori provenienti da 20 diversi Paesi del mondo. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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