Una “palestra” dove potersi riabilitare alla Vita

«In questi dieci anni abbiamo visto tante storie difficili, che ci hanno fatto capire quale sia l’aspetto più invalidante della disabilità, ovvero non tanto la malattia, quanto gli “effetti collaterali” di essa. Grazie alla nostra “palestra”, dove riabilitarsi alla Vita, per tante di quelle tristi storie è arrivata la possibilità di riscrivere nuove pagine»: lo dicono dalla Rappresentanza UICI di Sant’Anastasia, presso Napoli, che domani, 15 dicembre, celebrerà il proprio decennale con l’evento multisensoriale “Quello che gli occhi non vedono…”, voluto per festeggiare insieme e riflettere

Bambina con le mani sugli occhiSarà una giornata di grande festa, ma anche di sentita riflessione, quella di domani, 15 dicembre, per la Rappresentanza di Sant’Anastasia dell’UICI Provinciale di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che festeggerà il proprio decennale con il convegno “al buio” intitolato Quello che gli occhi non vedono…, presso l’Aula Consiliare del proprio Comune (ore 17.30), alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni scolastiche e politiche, di imprenditori e di figure di spicco del Terzo Settore. Dal canto loro, i bambini non vedenti del territorio riceveranno un libro in Braille personalizzato. «Dieci anni di storia – sottolineano dall’Associazione – raccontati in una serata dalle suggestive e affascinanti atmosfere, create per realizzare un coinvolgimento multisensoriale dove “gli occhi non vedranno…”».

«Sono state tante e diverse – raccontano ancora dalla Rappresentanza UICI di Sant’Anastasia – le storie che abbiamo visto passare in questi dieci anni, storie non solo riguardanti la minorazione visiva, che paradossalmente era spesso il “male minore”, ma storie difficili, alcune anche tragiche, che ci hanno fatto comprendere quale fosse l’aspetto più invalidante della disabilità, ovvero non tanto la malattia, quanto gli “effetti collaterali” di essa: depressione, ansia, discriminazione, emarginazione, ghettizzazione, rifiuto da parte della società e la conseguente compromissione di una posizione sociale, insieme al degrado, al decadimento morale e psicologico, all’abbandono dei sogni e delle speranze. Dalla consapevolezza di tutto ciò, ma soprattutto da una forte spinta altruistica e dal desiderio di riscattare i “meno fortunati”, è nata la nostra Rappresentanza, non come un ufficio finalizzato al mero disbrigo di pratiche, ma come una vera e propria “palestra”, dove potersi riabilitare alla Vita, rendendosi conto che è possibile ricominciare”. Cosicché per tante di quelle tristi storie è arrivata la possibilità di riscrivere nuove pagine».

Qualche dato in più è certamente significativo: per fornire infatti competenze e professionalità ai propri utenti, la Rappresentanza UICI di Sant’Anastasia ha creato un team di professionisti (psicologo, tiflologo, oculista, avvocato, docente di tecnologie assistive), che si rendono disponibili a titolo volontario, per cercare di indagare e risolvere i vari problemi delle persone con disabilità visiva.
Quanto mai numerose, inoltre, sono le iniziative avviate in dieci anni, e concretizzate in altrettanti corsi di informatica e di touch screen, di mobilità, autonomia personale e domestica, di lingue e di Braille. Né sono mancate le consulenze ai docenti delle scuole, oltreché ai familiari e agli amici delle persone con disabilità visiva, tramite lo sportello di accoglienza, e l’assistenza fiscale, senza per altro dimenticare i laboratori creativi, il servizio di accompagnamento, le attività di intrattenimento (giochi di carte, dama, scacchi), le gite e lo sport. (S.B.)

Per approfondire il programma dell’evento promosso per domani, 15 dicembre, dalla Rappresentanza UICI di Sant’Anastasia (Napoli), accedere alla pagina Facebook della stessa. Per ulteriori informazioni: uici-anastasia@uicinapoli.it.

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