Ho preso decisioni e faccio rispettare i miei diritti!

Ruota intorno a tali concetti l’importante progetto dell’ANFFAS “Capacity: la legge è eguale per tutti – Modelli e strumenti innovativi di sostegni per la presa di decisioni e per la piena inclusione sociale delle persone con disabilità intellettive” i cui risultati verranno presentati il 18 febbraio a Roma e che grazie ai vari materiali prodotti, ha consentito di elaborare una serie di “Raccomandazioni ai decisori politici”. Alla base dell’intero percorso l’articolo 12 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (“Uguale riconoscimento dinanzi alla legge”)

Logo del Progetto "Capacity"«Grazie al progetto e al gruppo di autorappresentanza ho potuto prendere più decisioni e fare rispettare i miei diritti di persona con disabilità. Ho preso decisioni e mi prendo delle responsabilità»: a dirlo è Isabel, persona con disabilità intellettiva, “autorappresentante” dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e la sua esperienza – come quella di tanti altri – sarà al centro il 18 febbraio a Roma (Hotel Eurostars Roma Aeterna) di La mia voce conta, evento conclusivo del Progetto Capacity: la legge è eguale per tutti – Modelli e strumenti innovativi di sostegni per la presa di decisioni e per la piena inclusione sociale delle persone con disabilità intellettive, promosso dalla stessa ANFFAS, avvalendosi di un cofinanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e presentato nel dicembre del 2017 (se ne legga anche sulle nostre pagine).

«Capacity – spiegano dall’ANFFAS – è nato per sperimentare modelli innovativi di sostegno al processo decisionale per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, in attuazione dell’articolo 12 (Uguale riconoscimento dinanzi alla legge) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, al fine di promuovere la loro piena inclusione sociale e la partecipazione alla cittadinanza attiva. Quell’articolo della Convenzione, infatti, evidenzia che, attraverso i giusti sostegni, tutte le persone, comprese quelle con disabilità intellettive, possono fare scelte, prendere decisioni ed esercitare controllo sulle proprie vite. Quello stesso articolo, inoltre, sancisce il diritto di tutte le persone con disabilità a ricevere adeguati sostegni, non sostitutivi e lesivi dei diritti umani, per esercitare la propria capacità giuridica e capacità di agire in ogni contesto di vita».

Il progetto – che ha visto anche la partnership di organismi internazionali come Inclusion Europe e l’EDF (European Disability Forum) – ha permesso dunque la sperimentazione di modelli e pratiche innovativi di sostegno al processo decisionale, attraverso la creazione di toolkit (guide, tutorial, esercizi, risorse informatiche) rivolti a persone con disabilità, famiglie, operatori dei servizi, operatori dei sistemi di giustizia e del sociale, e un’analisi del sistema giuridico normativo italiano, in relazione alla concreta attuazione dell’articolo 12 della Convenzione ONU e anche a confronto con i sistemi introdotti a livello europeo ed internazionale, al fine di approfondirne i punti di forza e di debolezza.
«Durante un percorso di un anno – sottolineano ancora dall’ANFFAS -, i protagonisti di Capacity (oltre 40 persone con disabilità e i loro facilitatori, ma anche genitori, familiari e operatori delle 20 strutture ANFFAS coinvolte) hanno lavorato con impegno, per sperimentare modelli che garantiscano alle persone con disabilità, specie intellettive, sostegni al processo decisionale non sostitutivi, in un contesto di adeguata tutela. Ed è stato proprio grazie alla collaborazione delle strutture e famiglie ANFFAS sul territorio e all’importante apporto del CESPEF (Centro Studi Pedagogici sulla Vita Matrimoniale e Familiare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede di Brescia), che è stato realizzato uno studio approfondito sulle pratiche promettenti di sostegno alla presa di decisione. Per quanto poi riguarda l’analisi del sistema giuridico italiano, che si intitola Valutazione della conformità della normativa italiana all’articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), essa è stata realizzata in collaborazione e a cura dell’ISGI (Istituto di Studi Giuridici Internazionali) del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e completata attraverso gli esiti di una consultazione pubblica che ha coinvolto persone con disabilità intellettive, famiglie, operatori, esperti del settore legale, giuridico, sociale e psico-educativo».

«Dall’insieme di tutti i materiali prodotti – concludono dall’Associazione – sono state composte le Raccomandazioni ai decisori politici e l’evento del 18 febbraio, al quale sono attese oltre duecento persone, sarà l’occasione per condividere tali raccomandazioni e i risultati del progetto, attraverso la testimonianza dei diretti interessati e di tutte le parti coinvolte».
Nel corso di quella giornata, va detto in conclusione, è prevista una tavola rotonda, dove ciascuno potrà esporre le proprie riflessioni e considerazioni in merito ai risultati progettuali e rispetto alle Raccomandazioni ai decisori politici redatte dall’ANFFAS. (S.B.)

L’evento promosso dall’ANFFAS per il 18 febbraio a Roma sarà trasmesso in diretta streaming. Per approfondimenti, accedere alla sezione dedicata nel sito dell’ANFFAS Nazionale. Per ulteriori informazioni: comunicazione@anffas.net.

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