Un premio per la comunicazione sociale alla “Mappa dell’Intolleranza”

In un quadro inquietante di crescita dei messaggi di intolleranza nei confronti delle persone con disabilità, colpisce la diffusione di essi “a macchia di leopardo” in tutto il nostro Paese: è uno degli elementi che emergono dalla “Mappa dell’Intolleranza”, primo progetto in Italia che monitora dal 2015 i “discorsi di odio” sui social media e in particolare su Twitter, iniziativa giunta quest’anno alla quarta edizione e che proprio in questi giorni si è classificata al primo posto nella categoria “Comunicazione Sociale” del Premio Areté 2019, dedicato alla comunicazione responsabile

Realizzazione grafica con logo della disabilità cacciato a calciPrimo progetto in Italia a mappare l’hate speech (“discorsi di odio”) sui social media e in particolare su Twitter, la Mappa dell’Intolleranza, giunta quest’anno alla quarta edizione, ha consentito a Vox, Osservatorio Italiano sui Diritti di classificarsi al primo posto nella categoria Comunicazione Sociale del Premio Areté 2019, iniziativa dedicata alla comunicazione responsabile.

Anche sulle nostre pagine avevamo segnalato a suo tempo l’esordio di questa meritoria iniziativa – realizzata in collaborazione con le Università Statale e Cattolica di Milano, con l’Università di Bari e con l’Università La Sapienza di Roma -, che tracciando l’odio che si scatena online contro le donne, i migranti, le persone omosessuali, le persone con disabilità, i musulmani e gli ebrei, costituisce uno strumento fondamentale per evidenziare l’aumento dell’intolleranza e del disagio.
Nello specifico della disabilità, al testo di presentazione della quarta Mappa dell’Intolleranza viene segnalata – e non è certo un dato rassicurante – «la crescita, rispetto al 2018, dell’intolleranza contro le persone con disabilità, della quale colpisce la diffusione “a macchia di leopardo” in tutta la penisola». Si scrive inoltre che «nonostante le notizie riportino fatti ed eventi positivi in relazione a una maggiore consapevolezza circa il tema della disabilità, l’attenzione verso queste iniziative ha però generato tweet di intolleranza e odio. Ciò indica una caratteristica importante dei social network: quella di essere in grado di decontestualizzare il messaggio, fino a una sua polarizzazione negativa».

Da ricordare anche che a valle del progetto di mappatura, Vox, Osservatorio Italiano sui Diritti ha messo a punto anche una serie di interventi nelle scuole secondarie superiori, miranti a sensibilizzare i ragazzi sul cyberbullismo. I ragazzi stessi hanno poi realizzato una campagna di contro narrazione (#IspeakHuman), lanciata sui social media nel giugno di quest’anno, che ha totalizzato in poco meno di un mese più di 250.000 like.
Quest’ultimo progetto – come tutti i materiali di comunicazione a supporto delle diverse iniziative correlate alla Mappa dell’Intolleranza – è stato ideato e messo a punto dall’agenzia milanese Network Comunicazione. (S.B.)

A questo link è disponibile la presentazione approfondita della quarta edizione della Mappa dell’Intolleranza. Per ulteriori informazioni: Anna Alemani (aalemani@libero.it).

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