Quando bisognava lottare contro i “comitati anti-spastici”

Accadde in Versilia, negli Anni Sessanta, quando alcuni genitori portarono i loro figli con gravi disabilità in vacanza a Forte dei Marmi (Lucca), a dispetto di quanto accadeva all’epoca, quando le persone con disabilità erano relegate in “colonie”, isolate da tutti e tutto. E per realizzare l’iniziativa, di fronte alle proteste che portarono addirittura a “comitati anti-spastici”, fu necessaria la Sentenza di un Pretore. Il tutto viene raccontato nel bel docufilm “L’estate più bella”, che sta uscendo in queste settimane nelle sale di alcune città

Manifesto del docufilm "L'estate più bella" di Gianni Vukaj

Il manifesto del docufilm “L’estate più bella” di Gianni Vukaj

È uscito nei giorni scorsi e verrà prossimamente proiettate in varie città, seppure solo in poche sale (Roma, Pistoia, Alessandria, Genova, Firenze, Trieste, Bologna e nel prossimo mese di febbraio a Torino, Udine, Ferrara e Forte dei Marmi), il docufilm L’estate più bella, diretto da Gianni Vukaj e prodotto da TV2000Factory, che racconta una vicenda degli Anni Sessanta accaduta a Forte dei Marmi (Lucca), quando alcuni genitori portarono i loro figli con gravi disabilità in vacanza in Versilia, a dispetto di quanto accadeva all’epoca, quando le persone con disabilità erano relegate in “colonie”, isolate da tutti e tutto.

Nato da un progetto della Fondazione MAiC ONLUS (Maria Assunta in Cielo) di Pistoia, L’estate più bella raccoglie le testimonianze dei protagonisti di allora e dei vacanzieri di oggi, dal momento che quell’“antica” esperienza non si è mai interrotta.
Tra di loro vi è Luigi Bardelli, all’epoca presidente dell’AIAS di Pistoia (Associazione Italiana Assistenza Spastici), che racconta come sia nata l’idea della vacanza in un posto tanto particolare come la spiaggia di Forte dei Marmi, e anche la lotta che si dovette intraprendere per realizzare l’iniziativa, di fronte alle proteste che portarono addirittura a “comitati anti-spastici”, tanto da rendere necessaria la Sentenza di un Pretore per garantire l’effettiva fruizione della spiaggia alle famiglie.
«Una scelta coraggiosa e dirompente – come viene sottolineato dall’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down) -, che ha contribuito in maniera determinante all’avvio del processo di inclusione sociale delle persone con disabilità e del riconoscimento dell’essere cittadini come tutti».

Alla proiezione tenutasi l’8 gennaio scorso al Cinema Farnese di Roma, era presente anche Michele Adamo, consigliere nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), che si sofferma così sul docufilm: «Spesso – dice – chi racconta storie di disabilità si lascia prendere da narrazione pietistiche, ricche di luoghi comuni, in atmosfere cupe, con colori e colonne sonore tristi. L’estate più bella è sì una storia che racconta di solitudine, emarginazione, del “Dopo di Noi”, di paura verso ciò che è diverso, ma anche di tanto Amore, puro e genuino, di genitori, amici, volontari e associazioni che si battono per sconfiggere le barriere architettoniche e soprattutto quelle culturali. Forse il merito maggiore di questo lavoro è quello di far conosce un mondo che per molti è sconosciuto, e come tutte le cose che non si conoscono può spaventare». (S.B.)

Ringraziamo per la collaborazione gli Uffici Stampa dell’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down) e della UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).

In questo mese di gennaio L’estate più bella verrà proiettato questa sera, 13 gennaio, al Cinema Roma di Pistoia (ore 21.30); domani, 14 gennaio, al Cinema Kristalli di Alessandria (ore 21.15); il 22 gennaio al Cinema Cappuccini di Genova (ore 16); il 26 gennaio al Cinema La Compagnia di Firenze (ore 19; con dibattito prima della proiezione); il 28 gennaio al Cinema Ariston di Trieste (ore 18 o 18.30).

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