Risultati della ricerca

Stai visualizzando i risultati della ricerca di "isee 2015"

I regolamenti comunali e la compartecipazione alle spese

I regolamenti comunali e la compartecipazione alle spese

«I Comuni devono applicare quanto previsto dalla normativa nazionale sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)»: è probabilmente questo l’aspetto più importante del provvedimento con cui il TAR della Lombardia, accogliendo un ricorso della Federazione LEDHA, dell’ANFFAS Lombardia e dell’ANFFAS Martesana, ha bocciato il Regolamento di un Comune del Milanese (Vimodrone), che sostanzialmente imponeva alle persone con disabilità di dar fondo ai propri magri risparmi, per pagare le rette delle Residenze (RSD) in cui sono ricoverati

In quest’epoca di logoramento e attesa

In quest’epoca di logoramento e attesa

«Non rimane purtroppo che attendere – si legge nella mozione conclusiva approvata all’Assemblea dell’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili) – il concretizzarsi degli intenti di cambiamento riguardanti le politiche sulla disabilità. Ma in questa situazione di grave logoramento e di perenne attesa, sottolineiamo l’urgenza di concretizzare i provvedimenti necessari a un welfare maturo, welfare che oggi è ancora affidato in modo troppo pesante alle famiglie delle persone con disabilità, famiglie stanche e impoverite ingiustamente»

Chiediamo equità fiscale

Chiediamo equità fiscale

«Ribadiamo la disponibilità a collaborare con l’Esecutivo affinché si riconsegni alle famiglie in cui vi siano persone con disabilità – che oggi pagano in termini di penalizzazione fiscale, addirittura più delle altre – la serenità di considerare le indennità come aiuti e non come qualcosa che lo Stato ci dà con una mano e con l’altra ci toglie»: lo si legge in una nota dell’UICI, a margine del dibattito sempre “caldo” sull’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente richiesto per accedere a una serie di prestazioni sociali agevolate

Rinserra le fila, la FISH Friuli Venezia Giulia

Foto di gruppo al termine dell'Assemblea della FISH Friuli Venezia Giulia

«Sono fondamentali una sinergia e una rete di competenze tra le Associazioni, capaci di garantire il giusto impegno da parte delle Istituzioni, per arrivare a una realtà sempre più inclusiva nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie»: è emerso chiaro, tale concetto, dall’Assemblea Annuale della FISH Friuli Venezia Giulia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), cui ha partecipato anche il presidente nazionale della Federazione Vincenzo Falabella

Legge sul “Dopo di Noi”: occasione da non perdere

Legge sul “Dopo di Noi”: occasione da non perdere

«Il Disegno di Legge sul cosiddetto “Dopo di Noi” – scrive Guido Trinchieri – approvato alla Camera e ora passato al Senato, rappresenta una prima risposta, seppure parziale, a un problema drammatico. Si tratta di un’occasione da non perdere, anche se è necessario introdurre alcuni concetti e accorgimenti che modifichino quegli aspetti che, forse non a torto, sembrano caratterizzarla come una “soluzione per benestanti”, trasformandola, al contrario, in uno strumento solidale e universalistico»

Sinceri auguri, figlio mio!

Antonio, figlio di Maria Grazia Pinna, persona con autismo

«Sinceri auguri, figlio mio! – scrive Maria Grazia Pinna ad Antonio che diventa maggiorenne -, hai conquistato diverse autonomie, ma ogni giorno io e tuo padre dovremo lottare per far sì che siano rispettati i tuoi diritti e realizzate le tue aspettative. Desideriamo che impari ad usare il cellulare, che prenda un tram in piena autonomia e che conosca bene l’uso del denaro. E anche vederti innamorato vivendo in una piccola comunità, dove, quando noi non ci saremo più, spero che qualcuno continuerà a svegliarti con un bacio»

Ma quanto siamo consapevoli dei nostri diritti?

Ma quanto siamo consapevoli dei nostri diritti?

«Forse – scrive Marta Gobbetti, riflettendo a margine delle recenti Sentenze prodotte dal Consiglio di Stato sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) – uno degli aspetti più importanti da affrontare è proprio la consapevolezza dei diritti che ci riguardano e il loro riconoscimento nella vita di tutti i giorni. Una ricerca, infatti, sostiene che solo il 7% della popolazione conosce la situazione burocratica e legale che riguarda direttamente la propria sfera personale e che definisce i propri rapporti con la società»

Solo impiccio burocratico o pura e semplice discriminazione?

Solo impiccio burocratico o pura e semplice discriminazione?

Modificando la procedura di rimborso per l’assistenza domiciliare indiretta delle persone con disabilità, ovvero imponendo loro di anticipare la retribuzioni agli assistenti, rimborsandole successivamente, il Comune di Roma rischia di tagliare fuori dal servizio proprio le famiglie in maggiore difficoltà economica. Della questione si sta occupando l’Associazione Avvocato del Cittadino, che intende promuovere un’azione collettiva nei confronti dell’Amministrazione Capitolina, per verificarne l’eventuale attività discriminatoria

Disabili non siamo… ma ci fanno essere

Beniamino Deidda, componente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, ha scritto la prefazione del libro "Vivere eguali" di Raffaello Belli e parteciperà all'incontro del 5 febbraio a Firenze

Ancora pienamente attuale, “Vivere eguali. Disabili e compartecipazione al costo delle prestazioni”, libro pubblicato alla fine del 2014 da Raffaello Belli, sarà la base di partenza dell’incontro-dibattito intitolato “Disabili non siamo… ma ci fanno essere”, in programma per il 5 febbraio a Firenze, con la partecipazione di alcuni autorevoli giuristi

Toscana: i punti inaccettabili di quella Delibera

Un'immagine dello sciopero della fame attuato a Firenze nell'autunno scorso dalle persone con disabilità grave

«Vita indipendente significa garantire in concreto ad ogni disabile il godimento e l’esercizio delle libertà inviolabili che la Costituzione riconosce e garantisce a tutti i cittadini»: è partendo da questo fondamentale principio che le stesse organizzazioni della Toscana promotrici nell’autunno dello scorso anno di varie iniziative di protesta, contestano alcuni passaggi dell’“Atto di indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente”, recentemente prodotto dalla Regione Toscana

Così si affossano i servizi sociosanitari nelle Marche

Così si affossano i servizi sociosanitari nelle Marche

«Riceviamo preoccupanti segnalazioni riguardo alla situazione dei servizi sociosanitari per persone con disabilità e in particolare sul fronte dei Centri Diurni: da una parte aumentano le rette a carico degli utenti, dall’altra spesso si riducono gli operatori. Il rischio concreto è il progressivo depauperamento del nostro sistema di servizi»: lo denunciano la Campagna Regionale “Trasparenza e diritti” e il CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela), sottolineando le colpe sia dei Comuni che della Regione

Toscana e Vita Indipendente: nuove regole, ma fondi invariati

Toscana e Vita Indipendente: nuove regole, ma fondi invariati

Se infatti il nuovo “Atto di indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente” ha visto la Regione Toscana rispondere in qualche modo ad alcune delle istanze avanzate nei mesi scorsi da varie organizzazioni, anche tramite clamorose manifestazioni di protesta, restano però invariate le risorse finanziarie annuali e ciò induce a ritenere che anche per il 2016 l’accesso di nuovi utenti, pur forniti di tutti i requisiti richiesti, non sarà garantito

Stanchi di aspettare, per il rispetto dei diritti fondamentali

Stanchi di aspettare, per il rispetto dei diritti fondamentali

«Non può non stupire – scrive Roberto Speziale, a margine della vicenda riguardante l’emendamento sul nuovo ISEE bocciato alla Camera – la generale scarsa attenzione nel mettere in atto tutti gli interventi che potrebbero consentire di migliorare l’intero impianto e così la vita di moltissimi cittadini. Si tratta infatti di un’emergenza che come tale andrebbe affrontata, perché le persone con disabilità e le loro famiglie sono stanche di dover aspettare e quasi elemosinare attenzione e impegni per il rispetto dei loro più fondamentali diritti»

Un atto amministrativo non può comprimere la Vita Indipendente

Una delle persone partecipanti alla protesta promossa da alcune Associazioni di persone con disabilità il 27 ottobre scorso a Firenze, davanti alla sede della Regione Toscana

«L’assistenza personale per la Vita Indipendente serve a ciascun disabile che ne necessita per esercitare i diritti e le libertà inviolabili sanciti dalla Costituzione. L’esercizio e il godimento di tali diritti non può essere compresso con atti amministrativi»: a dirlo sono le stesse Associazioni che sulla base dei medesimi concetti avevano protestato in ottobre a Firenze, e che ora contestano in più punti anche il nuovo Atto d’Indirizzo sulla Vita Indipendente prodotto dalla Regione Toscana

Lo studio non è una voce di bilancio, ma un diritto!

Lo studio non è una voce di bilancio, ma un diritto!

Continua lo stato di mobilitazione proclamato dall’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), di fronte ai perduranti disagi vissuti dagli alunni con disabilità visiva, per la carenza – quantitativa e qualitativa – dei servizi di supporto alla loro inclusione. Una manifestazione di protesta è stata annunciata in tal senso per il 18 novembre a Milano, davanti alla sede dell’UPL (Unione Province Lombarde) e dell’Area Metropolitana della città

Il disagio delle persone con disabilità e delle loro famiglie

Il disagio delle persone con disabilità e delle loro famiglie

«In attesa della Legge di Stabilità per il 2016, nella quale inizierà finalmente una prima misura sistematica di contrasto alla povertà e per favorire l’inclusione sociale, vogliamo sottolineare che l’intento dichiarato non può prescindere dall’evidente maggiore disagio e rischio delle persone con disabilità e delle loro famiglie, perché purtroppo la spesa sociale è ancora inadeguata»: lo dichiara Lia Fabbri, presidente dell’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili)

La mia battaglia continua per una vita dignitosa

Marietta Di Sario

«Le Istituzioni non possono eliminare la sofferenza e il dolore, ma senza dubbio dovrebbero tutelare i più deboli e cogliere quelle sfide importanti che, se non hanno risposte concrete e immediate, alimentano ogni giorno di più paura, disagio e disperazione». Si conclude così la lettera inviata da Marietta Di Sario a tutte le principali autorità istituzionali del nostro Paese e anche a Papa Francesco, ove racconta la sua storia, «fatta di cinquantasei anni di sofferenze, del corpo e del cuore»

La Regione Toscana affossa la Vita Indipendente!

Una manifestazione di protesta delle Associazioni toscane di persone con disabilità

È sostanzialmente questa l’accusa mossa da alcune organizzazioni di persone con disabilità della Toscana, che hanno promosso per oggi una dura manifestazione di protesta, davanti alla sede della Presidenza della Regione a Firenze, prevedendo anche l’attuazione di uno sciopero della fame. Numerose le ragioni dell’iniziativa, riassumibili in un unico concetto: «I fondi erogati dalla Regione Toscana per la vita indipendente delle persone con disabilità sono spaventosamente insufficienti»

Incidenti sul lavoro: non si spengano i riflettori

Incidenti sul lavoro: non si spengano i riflettori

Oltre a far discutere sui recenti dati inquietanti in àmbito di casi mortali e di infortuni sul lavoro, serviranno anche per fare il punto sulla tutela prevista per i lavoratori infortunati o per quanti contraggono una malattia professionale, le iniziative organizzate dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), tra cui la celebrazione nazionale di Roma, in occasione dell’11 ottobre, che sarà la “65ᵃ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro”

Le persone con disabilità visiva devono poter studiare

Le persone con disabilità visiva devono poter studiare

«Chiediamo un incontro ai referenti istituzionali, ma se questo non dovesse produrre i risultati sperati, ci riserviamo di porre in atto tutte le azioni necessarie, per garantire il diritto allo studio delle persone con disabilità visiva»: lo scrive l’UICI lombarda ai rappresentanti del Governo Regionale e dell’Unione delle Province, denunciando numerosi elementi che «pregiudicano agli studenti ciechi e ipovedenti la possibilità di intraprendere un’efficace ed efficiente percorso scolastico»