Toccherà questioni particolarmente delicate e importanti il convegno La Medicina Inutile? Scegliere di curare malgrado…, che si terrà giovedì 30 novembre, a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Aula Pio XI, Largo Gemelli, 1, ore 9-18), organizzato dal Centro di Bioetica di quest’ultima, in collaborazione con il Gruppo di Ricerca Headnet della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Neurologico Besta di Milano, l’Unità Operativa di Chirurgia Vertebrale III dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e l’Associazione Medicina e Persona.
L’incontro, infatti, si propone di aprire il dibattito su alcuni aspetti della medicina e della ricerca giudicati a prima vista inutili, poiché costosi e poco produttivi, tentando di rispondere ad una domanda fondamentale: in questo contesto si può scegliere di curare?
In tal senso verranno affrontate le varie questioni legate alle patologie croniche e alle disabilità nelle varie fasi della vita, analizzando i dilemmi etici, economici, politici, sociali e culturali aperti dalle nuove conoscenze e tecnologie.
La giornata sarà divisa in due sessioni, intitolate rispettivamente I momenti della vita e la medicina, quella del mattino, I contesti. Ambiente e persona, quella pomeridiana.
Sul palco dei relatori, dopo i saluti istituzionali, si alterneranno prestigiosi relatori, quali Adriano Pessina, direttore del Centro di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si soffermerà sul tema Dignità e qualità della vita nelle scelte in medicina; Patrizia Vergani, responsabile della Medicina Materno-Fetale, Clinica Ostetrico-Ginecologica, all’Università Bicocca di Milano (Maternità difficile. Ginecologi in difficoltà); Carlo Bellieni, dirigente del Dipartimento di Terapia Intensiva Neonatale al Policlinico Universitario Le Scotte di Siena (Il neonato e le sfide della tecnologia); Marco Brayda-Bruno, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Vertebrale III dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano (Patologie neuro-muscolo-scheletriche: la chirurgia inutile per chi?); Valeria Zacchi, direttore sanitario dell’IRCSS Fatebenefratelli di Brescia (Cura degli anziani con demenza: ce la possiamo permettere?); Giovanni Battista Guizzetti, responsabile del Reparto Stati Vegetativi del Centro Don Orione di Bergamo (L’assistenza alle persone in stato vegetativo persistente: perché ne vale la pena?); Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano (Politiche socio sanitarie e progetti individualizzati); Matilde Leonardi, responsabile del Gruppo di Ricerca Headnet dell’Istituto Neurologico Besta di Milano (Politiche socio sanitarie e progetti individualizzati); Felice Achilli, presidente dell’Associazione Medicina e Persona (La persona come risorsa del Sistema Socio Sanitario); Mario Melazzini, presidente dell’AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (La società si può permettere di non riconoscere i diritti della persona?).
Segnaliamo infine con piacere, tra i relatori, anche la presenza del nostro direttore responsabile Franco Bomprezzi, che oltre a moderare la sessione del mattino, presenterà in quella pomeridiana l’intervento sulla Solitudine dell’uomo e l’importanza della comunicazione.
(S.B.)
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