Sabato 6 febbraio a Santa Maria di Zevio, in provincia di Verona (Via Villaggio Rinascita, 29/a, ore 10.30), il presidente della Provincia scaligera Giovanni Miozzi e quello della Fondazione Barbieri Armando Gallina inaugureranno l’innovativa comunità residenziale per persone con gravi disabilità, denominata La Quercia.
Per l’occasione saranno presenti il sindaco di Santa Maria di Zevio Paolo Lorenzoni, il vescovo di Verona Giuseppe Zenti, l’assessore ai Servizi Sociali e il presidente della Quinta Commissione Consiliare della Regione Veneto Stefano Valdegamberi e Raffaele Bazzoni, il direttore dei Servizi Sociali dell’ULSS 21 Raffaele Grottola e il presidente dell’AIAS della Provincia di Verona (Associazione Italiana assistenza Spastici) Marco Vesentini.
L’opera è stata realizzata con i fondi della Fondazione Barbieri della Provincia di Verona (oltre 1.800.000 euro) e il contributo della Fondazione Cariverona (400.000 euro) e della Regione del Veneto (300.000 euro). Si tratta di una residenza che si sviluppa su una superficie di 1.800 metri quadrati, dotata delle più moderne attrezzature per l’assistenza e la cura di persone con esiti da paralisi cerebrale, ictus o post-trauma.
Risorsa notevole per le famiglie e per le persone residenti nei Comuni dell’ULSS 21, La Quercia sarà in grado di rispondere a decine di richieste, garantendo un servizio qualificato e professionale. Venti i posti letto, da assegnare a residenti fissi e due da destinare all’accoglienza programmata e alla pronta accoglienza di persone con disabilità grave che – per determinati periodi o in momenti di emergenza – necessitino di un servizio di qualità. La comunità dispone inoltre di un appartamento di circa 44 metri quadrati per l’accoglienza di persone con disabilità impegnate in percorsi di abilitazione alla vita indipendente o di familiari che accompagnino gli ospiti in percorsi di ambientazione alla vita comunitaria. Sarà insomma una “casa aperta”, con un salone polifunzionale e ampi spazi verdi all’esterno, fruibili dalla stessa cittadinanza di Santa Maria di Zevio.
Per quanto riguarda la gestione dei servizi di accoglienza, essa verrà affidata alla professionalità degli operatori dell’AIAS i quali, in collaborazione con altri enti del Terzo Settore (L’Officina dell’AIAS, Il Focolare ed Emmanuel, tutte cooperative sociali), coordineranno personale e volontari per facilitare l’inclusione sociale delle persone accolte, accompagnandole in uscite sul territorio. Dal canto loro i volontari faranno da supporto a vari servizi: manutenzione del verde, stireria, guardaroba e soprattutto trasporti con i pulmini attrezzati di cui dispone la comunità residenziale. (Massimo Cauchioli)