Nella marineria velica del bel tempo andato, il termine “manovra” stava a indicare il complesso di quelle azioni atte a far mutare rotta a un bastimento. Il temuto grido del nostromo, «Uomini alla manovra!», svegliava anche i più recalcitranti fannulloni e tutto l’equipaggio si dava da fare, chi a riva**, chi sul ponte, a tesar cavi, ad allascare scotte***, a far forza di braccia sulle drizze, a virare sull’argano e a porre mano alle mille altre incombenze che mettevano il veliero in navigazione e ne indirizzavano la rotta.
Essendo noto a tutti che il Bel Paese è abitato da un popolo oltre che di navigatori, poeti ed eroi, anche di uomini politici, il termine di cui sopra è passato in uso nel linguaggio di questi ultimi e sta oggi ad indicare un provvedimento assai oneroso per i cittadini meno abbienti e già parecchio (tar)tassati, ancorché del tutto ininfluente a mutar la perigliosa rotta verso gli scogli.
Bisognerà leggere attentamente il testo e valutare le implicazioni della nuova manovra economica, ma da quanto si è visto e letto dalle TV e dai giornali, siamo alle solite, con alcune pericolose recrudescenze verso le persone con disabilità, veri “campioni” nel “truffare lo Stato”, “minare la Finanza Pubblica” e “rimpinzarsi a sbafo” a spese degli Onestissimi Parlamentari (e categorie assimilabili).
Se così non fosse, infatti, non si spiegherebbe perché i provvedimenti atti a colpire quei “succhiaossigeno” dei disabili – alcuni di noi lo sono letteralmente, infatti sopravvivono e vivono grazie a una bombola più o meno grande di O2 – avranno effetto immediato (sulla retroattività lo studio è in corso), mentre per limare dello 0,017 per mille le prebende cumulabili e pensionabili dei Signori che siedono sugli alti scranni bisognerà attendere il 2034, slittamenti a parte.
E lo sdegno si rinnova!
L’Autore risente della recente stesura e pubblicazione di un suo libro che tratta di una storia vera di naufragi ed emigrazione a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Se qualcuno è amante del genere e desidera leggerlo, può inviare una simbolica offerta (più o meno di 10 euro) all’Associazione Dopodomani ONLUS (c/c postale 56978695, con causale “offerta per libro”) e lo riceverà per posta all’indirizzo indicato nel bollettino. Il ricavato andrà – come è successo finora – per la creazione di un “dopo di noi” per persone con disabilità anche grave (Villa Amico) a Loano (Savona).
*Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi).
**sull’alberatura di un veliero.
***rilasciare i cavi che regolano la tensione di una vela.