Nella Legge Finanziaria in discussione, le persone con disabilità attendono che la mobilità trovi finalmente il suo giusto spazio, in coerenza con quanto enunciato nel programma del Governo Conte bis.
Il tema della mobilità per le persone con disabilità dev’essere infatti centrale nelle politiche del Governo. È per questo che come Associazione Nazionale di tutela del diritto alla mobilità delle persone con disabilità stesse, auspichiamo che nella Finanziaria ora in discussione vengano stanziati fondi che sostengano realmente la libertà di movimento, l’accessibilità delle città e dei servizi di trasporto pubblico.
Pensiamo in tal senso alla Banca Dati Nazionale dei CUDE [Contrassegno Unificato Disabili Europeo, N.d.R.] e agli accessi alle Zone a Traffico Limitato (ZTL), ma anche al contrasto agli abusi e alla lotta ai cosiddetti “furbetti del contrassegno”, all’adeguamento della normativa fiscale nel settore delle auto, con l’inserimento delle vetture elettriche, al noleggio a lungo termine e al leasing.
Pensiamo inoltre a quei servizi di trasporto fondamentali per i cittadini con gravi o plurime disabilità, non in grado di guidare, ma comunque portatori di diritti e di dignità che non possono essere lasciati indietro.
Servono risorse che intervengano su questi come su tutti i settori della vita dei cittadini con disabilità, nel rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 18/09, che a dieci anni dalla sua entrata in vigore, non può essere più disattesa.
E in parallelo va sostenuta ogni azione di sensibilizzazione della cittadinanza, sulla cultura del rispetto e del diritto alla mobilità.
Come ANGLAT, dunque, rivolgiamo un appello al Premier, ai Parlamentari e ai Senatori della Repubblica, di sostenere queste nostre richieste, dando un segno tangibile di attenzione verso i sette milioni e mezzo milioni di cittadini con disabilità e i loro nuclei familiari.