Case famiglia di Roma e del Lazio: una boccata di ossigeno, ma non basta!

«È senza dubbio una boccata d’ossigeno, ma per continuare a garantire una vita degna di essere vissuta alle persone con disabilità di cui ci prendiamo cura ogni giorno, avremmo bisogno ben più di un aumento annuale di 7 euro»: così Luigi Vittorio Berliri, presidente dell’Associazione Casa al Plurale, commenta il provvedimento attuato dalla Giunta Comunale di Roma, ritenuto appunto un fatto positivo, «ma del tutto insufficiente, se è vero che non tiene nemmeno conto dell’aumento ISTAT obbligatorio». Per questo la stessa Casa al Plurake chiede con urgenza un incontro con il Sindaco di Roma

Copertina del report "Quanto costa una casa famiglia?"

La copertina del report “Quanto costa una casa famiglia?”, documento costantemente aggiornato dall’Associazione Casa al Plurale

«È senza dubbio una boccata d’ossigeno, ma per continuare a respirare anche nei prossimi anni, ovvero per continuare a garantire una vita degna di essere vissuta alle persone con disabilità di cui ci prendiamo cura ogni giorno, avremmo bisogno ben più di un aumento annuale di 7 euro»: così Luigi Vittorio Berliri, presidente dell’Associazione Casa al Plurale, che dal 2006 rappresenta le organizzazioni che operano sul territorio capitolino a sostegno delle persone con disabilità, dei minori in stato di abbandono e delle donne con figli che vivono in situazioni di grave fragilità, ha commentato la notizia dell’approvazione, da parte della Giunta Comunale di Roma, del provvedimento che ha come oggetto Incremento rette delle Strutture Residenziali socioassistenziali per Persone Adulte con Disabilità, accreditate e in convenzione con Roma Capitale.
«I conti li abbiamo fatti da tempo – aggiunge Berliri – e sono sotto gli occhi di tutti, disponibili nel nostro report Quanto costa una casa famiglia?, costantemente aggiornato sul nostro sito. Finalmente, dunque, ben venga questo incremento, che però è del tutto insufficiente: basti pensare che non tiene nemmeno conto dell’aumento ISTAT obbligatorio. Per questo chiediamo con urgenza un incontro con il Sindaco di Roma».

«Senza un adeguamento immediato delle tariffe al costo che realmente le strutture devono sostenere – viene pertanto sottolineato da Casa al Plurale -, tali strutture, che ospitano oltre quattrocento persone con disabilità e centinaia tra minori e mamme in difficoltà, sono destinate alla chiusura; il caro bollette dei mesi scorsi è stato infatti l’ennesimo colpo inflitto a queste comunità in sofferenza da anni. Torniamo quindi a sollecitare un aumento per le rette in casa famiglia corrispondente ai reali e concreti costi sostenuti, anche chiedendo di tener fede alla promessa fatta oltre un anno fa, quando l’Assemblea Capitolina approvò la Mozione n. 111 (19 maggio 2022), che andava appunto verso “l’adeguamento delle rette per le case famiglia”. Attualmente, invece, le risorse stanziate dal Comune coprono circa la metà del fabbisogno quotidiano di queste strutture». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: carmelacioffi@gmail.com (Carmela Cioffi).

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