Il viaggio accessibile, inclusivo e declinato in tutte le sue sfaccettature

Sono giorni di vigilia per il quinto Festival delle Abilità di Milano, evento di cui «Superando.it» è media partner, e che dal 16 al 24 settembre animerà il capoluogo lombardo tra musica, teatro, incontri, mostre e laboratori, con la partecipazione di tanti protagonisti “sul campo” e una serie di novità, sia nei tradizionali spazi della Biblioteca della Chiesa Rossa, sia tramite alcuni eventi diffusi in città. Una manifestazione, dedicata quest’anno al tema del viaggio, che dal 2019 vanta già una sua piccola, grande “storia”, tutta all’insegna dell’inclusione e dell’accessibilità

5° Festivale delle Abiolità di Milano, 2023

L’immagine-simbolo della quinta edizione del Festival delle Abilità, dedicata al tema del viaggio

«Le biblioteche sono luoghi aperti a tutti e si stanno interrogando sulle modalità per garantire che questo diritto sia effettivamente praticabile da ciascuno. Ospitare il nostro Festival alla Biblioteca della Chiesa Rossa è per noi non solo una felice consuetudine ma anche un momento di apprendimento fondamentale»: lo dicono i promotori del Festival delle Abilità, la cui quinta edizione – presentata nei giorni scorsi durante una conferenza stampa da noi anticipata – è ormai imminente, se è vero che si terrà appunto dal 16 al 24 settembre alla Biblioteca della Chiesa Rossa di Milano e nel parco di essa, grazie alla disponibilità del Sistema Bibliotecario Milano, un evento del quale «Superando.it» ha il piacere di essere media partner.

Organizzato dalla Fondazione Mantovani Castorina, nell’edizione di esordio del 2019 il Festival fu per lo più incentrato sulla disabilità, mentre la seconda edizione vide l’apertura a tutti gli artisti, con e senza disabilità, allo scopo di non creare “un recinto per pochi”. E ancora, nel 2021 la volontà fu quella di rendere l’arte realmente accessibile a tutti, infine, lo scorso anno, al centro vi è stato il tema L’arte di ispirare, perché, come venne sottolineato, «il tempo che ci attraversa ha un bisogno diffuso di fonti d’ispirazione, di messaggi, di storie positive da cui trarre energia, esempio e metamorfosi. L’arte produce trasformazione sociale. È il segno del tempo che ci aspetta e chi ci ispira accende una luce nella penombra e ci aiuta a trovare (o a ritrovare) la nostra strada».
Questa quinta edizione punterà invece sul tema del Viaggio, declinato in tutte le sue sfaccettature e presentato come sempre in chiave di accessibilità e inclusione, attraverso iniziative sempre più numerose, all’insegna della musica, del teatro, dei talk e dei laboratori, con tanti protagonisti.

Tra le novità di quest’anno vi sarà la sperimentazione di alcuni eventi diffusi, che proporranno visite guidate inclusive, accessibili anche alle persone con disabilità visiva, grazie al metodo DescriVedendo dell’ANS (Associazione Nazionale Subvedenti), di cui ci siamo più volte occupati sulle nostre pagine, che consente alle persone di “vedere” le immagini con gli occhi della mente attraverso la potenza evocativa del linguaggio. Ciò avverrà presso la Pinacoteca Ambrosiana, il Museo di Storia Naturale e il Castello Sforzesco.
È in programma poi una serata ricca di emozioni al Pacta dei Teatri, durante la quale si esibirà in concerto Federico Santangelo, pianista con diagnosi di autismo, seguito dallo spettacolo teatrale Ho perso la foce, della Compagnia Senza Parole, realizzato da attori che dialogano con la Lingua dei Segni.
E ancora, nella Settimana della Moda, lo IED (Istituto Europeo di Design), organizzerà la mostra Design inclusivo: un viaggio multidisciplinare, con un talk di approfondimento sulla progettazione universale (Design for All).

Se poi il viaggio non è realizzabile per tutti, a fare la differenza può essere la tecnologia, cosicché il 23 e il 24 settembre sarà possibile effettuare visite virtuali ai Musei Ferrari di Modena e Maranello attraverso l’avatar BrainControl, un’esperienza vissuta nella primavera scorsa da Antonio Giuseppe Malafarina, presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina, come avevamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine. «Non una ricostruzione virtuale – aveva raccontato a suo tempo Malafarina -, ma una visita vera e propria, un successo a favore di tante persone con disabilità».
«Siamo estremamente felici – afferma Michele Pignatti Morano, direttore dei Musei Ferrari – di partecipare a questa bella iniziativa. I Musei Ferrari di Modena e Maranello hanno messo in campo le proprie forze per promuovere l’inclusività e per permettere sempre a un maggior numero di persone di avvicinarsi alla storia del Cavallino Rampante e a vivere le emozioni che fanno battere il cuore di milioni di fan e appassionati nel mondo».

Il Festival darà poi ampio spazio ai Cammini e all’accessibilità turistica, grazie ai racconti di Pietro Scidurlo, autore di guide accessibili per Terre di Mezzo, che ha iniziato dal Cammino di Santiago (per tutti) (su Scidurlo si legga anche un nostro servizio a firma di Stefania Delendati), di Dario Sorgato di Noisy Vision, che proprio nei giorni scorsi ha realizzato l’iniziativa Anche a Leo piace giallo, ripercorrendo il Cammino di Leonardo con un gruppo di adolescenti con e senza disabilità visiva, e di Roberto Vitali, cofondatore e amministratore delegato di Village for all (V4A®), la rete impegnata da oltre dieci anni sul tema dell’innovazione turistica specializzata in ospitalità accessibile.

Non mancheranno nemmeno i laboratori per bambini/bambine e ragazzi/ragazze, mostre tra le quali Segnali fragili, realizzata dalla NABA di Milano (Nuova Accademia di Belle Arti) a seguito di un progetto di segnaletica accessibile condotto lo scorso inverno da un gruppo di studenti, in collaborazione proprio con il Festival delle Abilità. E vari spettacoli serali con musica e teatro, stand, la presentazione di libri e molto altro ancora.

«Il Festival delle Abilità – commenta Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano – è un’importante iniziativa che pone l’inclusività e l’accessibilità al centro dell’offerta culturale cittadina e rappresenta un nuovo paradigma culturale sul nostro territorio, basato sulla trasversalità, la collaborazione e la co-creazione. Questa rassegna consente di riaffermare con forza la necessità di aprire le porte della cultura a tutti».
«Milano – aggiunge dal canto suo Lamberto Bertolé, assessore comunale al Welfare e alla Salute – è da sempre una città aperta e inclusiva: un’ambizione che si veste di concretezza non solo attraverso l’azione dei suoi amministratori, ma anche grazie ai suoi cittadini, al Terzo Settore e al suo tessuto produttivo che si rende protagonista di iniziative che ambiscono a rimuovere gli ostacoli, a favorire la partecipazione di tutti e a valorizzare le differenze. Il Festival delle Abilità si inserisce appieno in questa logica di inclusione e per questo lo sosteniamo con convinzione». (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del quinto Festival delle Abilità di Milano. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Elisabetta Piselli (elisabetta.piselli75@gmail.com).

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