Case rifugio: la campagna “Non c’è posto per te!”

Secondo l’ultimo rapporto ISTAT in tema di violenza di genere, il 94% delle Case rifugio si sono dotate di criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti, ma ulteriori meccanismi di esclusione si riscontrano anche in altri Servizi Antiviolenza. Per questo il Centro Informare un’h, in collaborazione con altre persone ed Enti, ha lanciato la campagna “Non c’è posto per te!”, alla quale anche «Superando.it» aderisce, rivolgendo specifiche richieste ai Servizi Antiviolenza e alle Istituzioni, per far sì che nessuna donna vittima di violenza venga più esclusa dai Servizi in questione

"Non c'è posto per te!", ottobre 2023

L’immagine scelta per lanciare la campagna “Non c’è posto per te!”. Si tratta di una “panchina rossa ostile” realizzata dall’illustratrice Paola Formica, che vuole essere il simbolo di un’accoglienza selettiva da superare. Sulla seduta della panchina rossa, infatti, è stato applicato un divisorio, per impedire che le persone senza fissa dimora vi si possano sdraiare. Essere senza fissa dimora è uno dei criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti adottati dalle Case rifugio

Come abbiamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine, l’ultimo rapporto ISTAT in tema di violenza di genere ci dice che il 94% delle Case rifugio si sono dotate di criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti, ma ulteriori meccanismi di esclusione si riscontrano anche in altri Servizi Antiviolenza.
Per questo Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), in collaborazione con altre persone ed Enti, e con i patrocini della UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), di CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità) e dell’Associazione Femminile Maschile Plurale (FMP) di Ravenna, ha deciso di lanciare la campagna di sensibilizzazione denominata Non c’è posto per te!.

«Le donne escluse dalle Case rifugio – si legge nel sito dedicato alla campagna (a questo link) – sono donne con difficoltà complesse in cui esiste spesso una compresenza di limitazioni o di fragilità e che quindi hanno bisogni importanti per numero e per specificità. Da qui deriva una minore possibilità di riuscire in autonomia a trovare aiuto e soluzioni, la qual cosa innesca un circolo vizioso di rifiuti e solitudine: lo svantaggio comporta debolezza ulteriore e questa aumenta l’esclusione e la cancellazione della persona e della donna. Sono donne esposte a discriminazione multipla/intersezionale, un tipo di discriminazione causata dalla compresenza nella stessa persona di più fattori di rischio (ad esempio, essere donna e fare abuso di sostanze; oppure essere donna ed avere una disabilità, ecc.)».

L’iniziativa, dunque, cui anche «Superando.it» aderisce senza riserva alcuna, rivolge specifiche richieste ai Servizi Antiviolenza e alle Istituzioni, per far sì che nessuna donna vittima di violenza venga più esclusa dai Servizi in questione.
La campagna ha già ottenuto numerose adesioni, sia da parte di Enti e Gruppi che di singole persone, e per sottoscriverla basta scrivere a info@informareunh.it.
Fatto non certo trascurabile, per favorire la divulgazione e l’accesso alle informazioni, oltre che dal testo della campagna, i contenuti di essa sono fruibili su diversi supporti e in vari formati. (S.B.)

Il testo della campagna Non c’è posto per te! e tutto il materiale a corredo sono disponibili a questo link. Per ogni altra informazione: info@informareunh.it.

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