Il sogno di tre giovani con sindrome di Down

Sono i protagonisti del film brasiliano “Colegas”, pellicola che traduce con immediatezza e estrema semplicità quanto la vita possa essere nel suo paradosso più abbordabile e vivibile di quanto i preconcetti ci facciano immaginare. L’opera verrà presentata a Milano il 13 e il 15 novembre, durante il Festival “Agenda Brasil”, nel corso di un evento cui collaborerà anche l’AGPD (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down)

Scena dal film "Colegas"

Una scena da “Colegas”, film brasiliano del 2012

Anche l’AGPD di Milano (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down) è presente in questi giorni all’interno dell’iniziativa Agenda Brasil, festival dedicato alla cinematografia brasiliana allo Spazio Oberdan di Milano (Viale Vittorio Veneto, 1), in corso fino al 15 novembre.
Mercoledì 13 (ore 21), infatti (con replica venerdì 15, ore 17), verrà proiettato il film Colegas di Marcelo Galvão – del quale proponiamo una scheda qui in calce -, i cui protagonisti sono tre amici che vivono in un istituto per persone con la sindrome di Down (Stallone, Aninha e Márcio), dal quale un giorno decidono di scappare, per realizzare ciascuno i propri sogni, dando vita a momenti indimenticabili.
L’AGPD condividerà dunque questa esperienza italiana, dopo averla accolta subito con plauso, trovando nella pellicola uno strumento in più per la sensibilizzazione e la promozione del’integrazione delle persone con sindrome di Down nella società di tutti i giorni.
Dopo aver visionato e apprezzato particolarmente il film, infatti, l’Associazione milanese ha accolto con estremo favore sia la proiezione che i contenuti della pellicola, che ha saputo tradurre con immediatezza e estrema semplicità quanto la vita possa essere nel suo paradosso più abbordabile e vivibile di quanto i preconcetti ci facciano immaginare.

«Un film intenso, divertente, carico di empatia e sole – dichiara Gianmarco Gavardi, presidente dell’AGPD – una pellicola che attraverso il sogno di alcuni giovani incarna le speranze e le possibilità di tutti. Mi auguro che la proiezione possa andare oltre questa manifestazione, perché potrebbe essere davvero una nuova via per far conoscere la semplicità e la profondità della vita di tutti».
Ovunque sia stato presentato, del resto, Colegas ha suscitato dolcezza e consapevolezza nelle platee, ottenendo anche alcuni prestigiosi riconoscimenti, come il premio per il miglior film e il miglior lungometraggio al Festival di Gramado, oltreché per il miglior film brasiliano e il miglior film drammatico alla Mostra Internazionale del Cinema di San Paolo. (Ufficio Stampa AGPD)

Colegas (2012, 94’), regia, sceneggiatura e produzione: Marcelo Galvão; fotografia: Rodrigo Tavares; musica: Ed Côrtes; interpreti: Ariel Goldenberg, Rita Pokk, Breno Viola.
Scheda:
Che il cinema possa risarcire addirittura la Storia è stata la dichiarazione sottesa all’operazione Inglorious Bastards di Quentin Tarantino. Più umilmente può essere lo strumento (ma non solo), per dare voce alla voglia di libertà e a desideri primari quali vedere il mare, trovare l’amore, volare. È così che i protagonisti di Colegas, tre giovani con la sindrome di Down, abbandonano l’istituto che li ospita e presso la cui videoteca lavorano (dove si è formato il loro immaginario).
La voce off del narratore, che consente di risolvere problemi anche pratici di recitazione, segue il vagabondare on the road dei fuggitivi (la citazione esplicita è per Thelma & Louise), attraverso il Brasile fino al capolinea di Buenos Aires, luogo di rivisitazione di un’altra differenza giocosamente rivisitata, il tradizionale antagonismo con l’Argentina. Ma è l’articolazione del percorso narrativo a esplicitarne la mappatura di ordine meta-cinematografico. Le stazioni sono marcate da rimandi sempre espliciti a ancoraggi (scene o citazioni verbali) ben sedimentati presso il pubblico internazionale, forzando quasi lo spettatore al gioco del riconoscimento: tra i più evidenti Cidade de Deus, Blade Runner, The Blues Brothers, Psycho, Mr. Robinson, Otto e mezzo
Si potrebbe continuare, per arrivare a scoprire che il meccanismo non è tanto rivolto al pubblico, quanto endogeno, rivelandosi il modo di comunicare dei tre protagonisti. Il tutto giocato su un registro ironico e fantastico, dove qualche gag insistentemente ripetuta trova compensazione nella  fotografia e nella cura dei costumi (si veda l’episodio del circo), mentre l’eccesso di buoni sentimenti, sempre in agguato nei film di inclusione sociale, è esorcizzato dal ripetuto ricorso al politically-incorrect.
Un film non indifferente per la coscienza civile, per Marcelo Galvão non solo la tappa di un cinema impegnato sulle strade dell’integrazione, ma un lavoro che parte dalle proprie esperienze familiari e di formazione.

È disponibile il trailer di Colegas (con sottotitoli in italiano). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: agpd@sindromedidown.it.

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