Quelli che credono nel lavoro delle persone con disabilità intellettiva

Sono coloro che pian piano stanno rendendo sempre più fitta la rete costruita dal progetto europeo “OMO” (ove “OMO” sta per “On My Own… at work”), iniziativa di cui è capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e che mira appunto a promuovere l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità intellettiva, attraverso tirocini mirati nel settore alberghiero e della ristorazione, creando una rete europea di strutture che si contraddistinguano per la loro condotta socialmente responsabile. È rivolto a loro il marchio “VALUEABLE”, recentemente presentato

Marchio "VALUEABLE"

Il marchio “VALUEABLE” che viene conferito alle strutture solidali, nell’àmbito del Progetto “OMO”

Come avevamo anticipato, è stata presentata nei giorni scorsi la rete europea di alberghi e ristoranti promossa dal progetto continentale OMO (ove OMO sta per On My Own… at work), avviato nel settembre del 2014, come segnalato a suo tempo, iniziativa che si avvale del finanziamento della Commissione Europea all’interno del Programma Erasmus + Key Action 2 (Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices – Strategic Partnerships) e di cui l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) è capofila, guidando i partner EDSA (European Down Syndrome Association), Fondazione Adecco Italia, Down España, APPT21 (Associação Portuguesa de Portadores de Trissomia 21), Axis Hotéis & Golfe e Hotel Roma Aurelia Antica.
Nel corso della giornata, dunque, in contemporanea a Roma, Lisbona e Rimini si sono tenuti tre eventi in cui è stato presentato il cosiddetto Quality Kit (“kit di qualità sociale”) del Progetto OMO ed è stata lanciata la rete degli alberghi solidali, con il nuovo marchio vincitore del concorso europeo Disegna il mio logo, il cui nome è VALUEABLE. Il logo – qui a fianco riprodotto – rappresenta una mano stilizzata sostenuta dalla lettera V e il messaggio che veicola è valore, abilità e valutabilità. Gli alberghi che lo appongono e lo apporranno credono che un lavoratore con disabilità intellettiva rappresenti proprio questo per l’azienda.

Durante i convegni sono state premiate anche le strutture alberghiere e della ristorazione che hanno già ospitato tirocini ed esperienze lavorative per persone con disabilità intellettiva e che saranno gli “apripista” (First Movers) della rete. A Roma il premio è stato consegnato all’Aqualux Hotel SPA&SUITE di Bardolino (Verona) e all’Art Hotel Noba – Best Western di Roma.
«Il Quality Kit – ha spiegato Paola Vulterini, responsabile AIPD del progetto europeo – è rivolto agli imprenditori del settore dell’ospitalità e comprende un codice di condotta socialmente responsabile, un manuale di supporto all’applicazione del codice e un marchio che attesta l’appartenenza a una rete europea di aziende, che considerano la diversità presente all’interno del loro personale come una potenziale fonte di vantaggio competitivo».
Nel corso del progetto, va ricordato, sono già stati realizzati alcuni prodotti per facilitare l’inserimento delle persone con disabilità intellettiva nel mercato del lavoro: una App per svolgere le proprie mansioni in modo autonomo e quattordici video rivolti ai tutor e ai colleghi di lavoro, per orientare un corretto rapporto professionale con i nuovi tirocinanti/lavoratori.

Ad aprire i lavori a Roma è stata Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD, che ha ripercorso le tappe del progetto, presentando poi il citato Quality Kit e il nuovo marchio VALUEABLE, riservato agli alberghi solidali che si impegneranno a diversi livelli nell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva.
Giorgia Scivola, operatrice dell’AIPD che lavora nel progetto, ha spiegato: «OMO vuole incidere per cambiare la realtà, realizzando un sogno, ovvero l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione. Il marchio, per noi, è il segno tangibile dell’impegno sociale mostrato dall’azienda, seguendo però determinate regole di condotta».
In tal senso, sono esattamente quattro le regole che consentono di ottenere VALUEABLE: firmare e rispettare una dichiarazione di impegno per le politiche aziendali e di pari opportunità; formare il personale con o senza i video tutorial di supporto; sottoporsi a controlli saltuari da parte del Comitato Internazionale che distribuisce il certificato del marchio; predisporre procedure aziendali secondo una prospettiva di non discriminazione.
Sono previsti dal progetto tre livelli di impegno per gli alberghi: il primo è il livello bronzo, che prevede l’ospitalità di almeno un tirocinio di tre settimane ogni due anni; il secondo è il livello argento, che stabilisce l’assunzione di almeno una persona con disabilità intellettiva; il terzo livello, infine, quello oro, è quello di essere in regola con i requisiti normativi nazionali e di farsi ambasciatori del marchio presso altri imprenditori.

Nel corso dell’evento, hanno fornito la loro testimonianza alcuni imprenditori già impegnati nell’accoglienza di tirocinanti con disabilità intellettiva. Ad esempio, Donato Formica dell’Art Hotel Noba – Best Western ha raccontato la propria esperienza con Gabriel, tirocinante con sindrome di Down. «Noi albergatori – ha dichiarato – abbiamo un grande vantaggio nel poter fare questa esperienza, perché aumenta la stima dell’imprenditore, ma anche quella dei lavoratori coinvolti in relazioni significative e motivanti. Perché non farlo? Le attività forse si rallentano un po’, ma aumenta la produttività complessiva e la qualità del servizio. Con questa esperienza, inoltre, è cresciuta anche la capacità del nostro albergo nell’accogliere clienti con bisogni speciali. Spero quindi che tutto ciò si possa ampiamente diffondere».
Anche Elisa Franceschini, dell’Aqualux Hotel SPA&SUITE di Bardolino ha portato la propria testimonianza: «Abbiamo iniziato questa avventura nell’aprile del 2015 – ha ricordato -, siglando un accordo con l’AIPD per ospitare tirocini intensivi di tre settimane con ragazzi con sindrome di Down provenienti da tutta Italia. Grazie all’AIPD abbiamo conosciuto un mondo nuovo, con il supporto dell’Associazione abbiamo imparato come rapportarci con questi lavoratori. Sono tirocinanti ottimi, curiosi, con voglia di imparare, chiedono altre mansioni, i clienti ne apprezzano la presenza. Sono una testimonianza anche per le persone che usufruiscono dei servizi dell’albergo». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Marta Rovagna).

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