“Fuori Posto”, il Festival che fa cambiare punto di vista

Tornerà il 24 marzo nel centro storico di Roma la nuova edizione di “Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite”, la manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione Fuori Contesto, che propone teatro, danza e danceability, musica, allestimenti artistici, installazioni multimediali e interattive, mostre fotografiche, laboratori e workshop, per raccontare storie che “fanno la differenza”, sotto forma di performance urbane e a stretto contatto con il pubblico, generando un cambio di punto di vista, sulla disabilità e non solo, attraverso gli artisti e le storie che vengono portate in scena

Roma, "Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite"

Performance nel centro storico di Roma, nell’àmbito di “Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite”

Prosegue con grande successo la nuova edizione di Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite, la manifestazione ideata e organizzata a Roma dall’Associazione Culturale Fuori Contesto – della quale anche il nostro giornale si è già occupato in varie occasioni -, che propone teatro, danza e danceability, musica, allestimenti artistici, installazioni multimediali e interattive, mostre fotografiche, laboratori e workshop, per raccontare storie che “fanno la differenza”, sotto forma di performance urbane e a stretto contatto con il pubblico.

Dopo le prime due giornate, dunque, del 10 e 11 marzo, dedicate dalle famiglie alla Città dell’Altra Economia, Fuori Posto sta per trasferirsi nel cuore del centro storico capitolino, ed esattamente alla Galleria Alberto Sordi, come accadrà il 24 marzo.
«In scena – come spiega la direttrice artistica Emilia Martinelli – ci saranno ancora una volta storie che hanno “cambiato rotta”, e che rovesceranno quindi lo sguardo dello spettatore, per farlo diventare parte dell’opera. Azioni che sono un impulso al cambiamento, alla ricerca dell’abbrivio che porta fuori dal sentiero, da uno schema fisso per creare altri schemi, altri disegni. I momenti e le situazioni della vita “fuori posto” – così come la disabilità – raccontati dalle performance, generano infatti un cambio di punto di vista, attraverso gli artisti e le storie che vengono portate in scena».

Il 24 marzo, quindi, ci saranno i Romanes Wheelchair Rugby, primo Club di Roma nato per sostenere e promuovere il rugby in carrozzina nella capitale e in tutto il Paese.
Con la coreografia Periferie al Centro, poi, gli StrAMBA, otto ragazzi guidati da Eleonora Tregambe, per la prima volta si sposteranno al centro di Roma, dal loro quartiere di San Basilio, per raccontare attraverso la performance il loro quartiere e i loro sogni.
E ancora, le allieve del Gruppo di Danza Contemporanea dell’Associazione Genitori Scuola Di Donato invaderanno la galleria con Onde in città di Giusy Quattrone, «una ricerca – come viene presentata – che parte dal movimento interiore e che al pari di un’onda sussulta fino a invadere la città».
Quindi, la performance dei ragazzi dell’Istituto Filippo Smaldone, frutto del lavoro di inclusione attivato dall’insegnante Claudia Trozzi con i bambini sordi, dove il loro gesto motorio diventa gesto artistico, facendo muovere l’attenzione dello spettatore sul valore coreografico, alla ricerca di un’inclusività anche negli occhi di chi guarda.
Infine, con Romeo e Giulietta dei Fuori Contesto, ricorda Martinelli, «danzerà l’amore, quello che non si può, quello diverso, quello distante e che si guarda con perplessità. In scena, però, la distanza tra attori e pubblico si accorcia fino ad innamorarsi, di nuovo, come solo la storia di Romeo e Giulietta sa narrare».

Anche alla Galleria Alberto Sordi ci sarà l’installazione Fuori posto al telefono, ovvero un apparecchio telefonico fisso, vintage, che farà fermare i passanti, coinvolgendoli in una conversazione intima con tutte le compagnie, gli artisti e i gruppi che animano questa edizione del Festival, fino a tracciare la propria idea di “fuori posto”.
Continuerà inoltre a rimbalzare la domanda che tutti gli artisti faranno al pubblico con le magliette indossate da ognuno: «Io sono fuori tu sei a posto?». Sarà il pubblico a rispondere e a dire la sua, a cambiare schema, rotta, punto di vista, con la risposta stessa che diventerà una nuova installazione artistica.

Da ricordare, in conclusione, che in seguito Fuori Posto si sposterà il 28 e 29 marzo alla Sala Angelo Mai, con lo spettacolo Badlambs della Compagnia Balletto Civile, diretta dall’artista Michela Lucenti, per concludersi il 15 giugno allo Spazio WeGil, con vari altri allestimenti e installazioni interattive. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Silvia Belleggia (sbelleggia@fuoricontesto.it).

Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite è ideato e organizzato dalla Compagnia Fuori Contesto, sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo, patrocinato dal Municipio Roma I Centro Storico e realizzato in collaborazione con: Regione Lazio; Lazio Crea; Wegil; Cooperativa Eureka Primo ONLUS; Hubstract-made for Art; Galleria Alberto Sordi; Quantum Leap; Città dell’Altra Economia; MaTeMù/CIES; Cooperativa Oltre; Associazione Il Tulipano Bianco.

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