Evitare che la “superdisabilità” diventi un nuovo stereotipo

«Evitare che la “superdisabilità” diventi un nuovo stereotipo, ricordando che la comunicazione su questo tema ha sempre un aspetto ambivalente, talvolta ambiguo»: sta sostanzialmente in queste parole il senso dell’interessante libro “Il superdisabile. Analisi di uno stereotipo”, pubblicato da Marco Ferrazzoli, Francesca Gorini e Francesco Pieri, che come base di partenza fa riferimento a quelle persone con disabilità divenuti modelli di grande notorietà, quali Alex Zanardi, Bebe Vio, Giusy Versace e Nicole Orlando

Copertina del libro "Il superdisabile"«Dalle cronache giornalistiche alle trasmissioni televisive, dal cinema allo sport, sempre più persone con disabilità divengono protagonisti pubblici e molti cosiddetti supercrip – termine traducibile come “superdisabili” – sono diventati modelli di notorietà planetaria. Personaggi come Alex Zanardi, Bebe Vio, Giusy Versace e Nicole Orlando – con le loro imprese – sono in grado di ispirare autostima, fiducia e proattività in chi vive condizioni di handicap, invalidità, menomazione».
È questo il tema di partenza dell’interessante libro Il superdisabile. Analisi di uno stereotipo, pubblicato da LuCe Edizioni e presentato proprio ieri, 16 gennaio, a Roma, nel corso di una conversazione-dibattito presso la Biblioteca Centrale del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).

«Da quella base di partenza – spiegano gli Autori – il nostro libro affronta con una riflessione critica questa evoluzione rispetto allo stigma, alla vergogna, all’isolamento e al pietismo che spesso hanno connotato le persone con disabilità in passato, partendo da un’analisi del “diverso” nella storia e nell’immaginario, fino ad arrivare ai progressi della ricerca e della tecnologia che hanno aiutato a migliorare la qualità della vita e a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità, senza tuttavia dimenticare la realtà quotidiana e lontana dai riflettori di chi vive tali condizioni e quella dei caregiver, le difficoltà, i costi e i carichi che la appesantiscono».
In queste ultime parole, quindi, è racchiuso il senso stesso di questa pubblicazione, l’invito cioè ad «evitare che la “superdisabilità” diventi un nuovo stereotipo, ricordando che la comunicazione su questo tema ha sempre un aspetto ambivalente, talvolta ambiguo».

A firmare Il superdisabile sono Marco Ferrazzoli, capo ufficio stampa del CNR, oltreché docente di Teoria e Tecnica della Divulgazione della Conoscenza all’Università di Roma Tor Vergata. Insieme a lui, Francesca Gorini, giornalista dell’Unità Ufficio Stampa del CNR e coordinatrice redazionale del portale istituzionale dell’Ente e Francesco Pieri, laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Roma Tor Vergata, attualmente studente di Organizzazione e Marketing all’Università La Sapienza di Roma. (S.B.)

Marco Ferrazzoli, Francesca Gorini, Francesco Pieri, Il superdisabile. Analisi di uno stereotipo, Massa, LuCe Edizioni, 2019, 116 pagine.

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