Un’esplosione di colori per i diritti delle persone sordocieche

Dopo un anno di grandi difficoltà e particolarmente buio per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, nonché per le loro famiglie, il 27 giugno una vera e propria esplosione di colori invaderà l’Italia da nord a sud, grazie allo “Yarn Bombing” (“bombardamento di filati”), promosso nel nostro Paese dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro, in occasione della Giornata Internazionale della Sordocecità. Il tutto per sensibilizzare la cittadinanza sui diritti delle persone con sordocecità, coinvolgendo le stesse in un progetto artistico tattile divertente e creativo

Bimbo sordocieco, "Yarn Bombing 2021"

Un bimbo con sordocecità impegnato per lo “Yarn Bombing” del 27 giugno, in uno dei laboratori di filatura della Lega del Filo d’Oro

Il 27 giugno 1880 nacque Helen Keller, celebre scrittrice, attivista e insegnante statunitense, sordocieca dall’età di 19 mesi. Proprio in onore della sua data di nascita il 27 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Sordocecità (International Day of Deafblindness) e per l’occasione, la Fondazione Lega del Filo d’Oro, impegnata su questo fronte sin dagli Anni Sessanta (se ne legga ampiamente nel box in calce), si farà promotrice nel nostro Paese dell’iniziativa globale denominata Yarn Bombing (letteralmente “bombardamento di filati”), «una vera e propria esplosione di colori – spiegano dall’organizzazione nata a Osimo (Ancona) – che invaderà l’Italia da nord a sud, dopo un anno particolarmente difficile e buio per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e le loro famiglie, un variopinto “bombardamento di manufatti di filato” proposto dalla rete Deafblind International, di cui facciamo parte, per coinvolgere in modo divertente e creativo le persone sordocieche in un progetto artistico tattile su larga scala, abbattere i pregiudizi e sensibilizzare sulla sordocecità».

Grazie dunque ai laboratori per lo sviluppo delle attività occupazionali, come quelli di filato, che puntano a stimolare la creatività e le abilità residue di chi non vede e non sente, nei Centri e nelle Sedi Territoriali della Lega del Filo d’Oro, persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali hanno creato riquadri colorati e pon pon cui si sono aggiunti i manufatti realizzati da familiari, sostenitori, volontari, personale e amici dell’organizzazione. Il 27 giugno, quindi, nelle dieci Regioni in cui è presente la Fondazione, quei manufatti realizzati a maglia o all’uncinetto rivestiranno strade, parchi e monumenti, in un grande patchwork intessuto di tutti i colori e i fili della solidarietà.
«Abbiamo immediatamente accolto con grande entusiasmo il progetto internazionale Yarn Bombing – dichiara Patrizia Ceccarani, direttore tecnico scientifico della Fondazione Lega del Filo d’Oro -, in occasione della Giornata Internazionale della Sordocecità e dell’anniversario di nascita di Helen Keller, perché da sempre il “filo” ha per noi un significato molto importante: rappresenta infatti simbolicamente il “filo aureo della buona amicizia” scelto nel 1964 dalla nostra fondatrice, Sabina Santilli, per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. E quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno è il concetto che ha ispirato da sempre le nostre azioni».

«L’iniziativa – ricordano ancora dalla Lega del Filo d’Oro – nasce con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la conoscenza della sordocecità, al fine di ottenere parità di trattamento, opportunità e un esercizio reale dei diritti delle persone sordocieche, fino al rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità in tutti gli Stati Membri. È infatti necessario garantire a chi non vede e non sente la possibilità di esprimere non solo i propri bisogni, ma anche le proprie potenzialità e competenze, nella convinzione che una persona sordocieca partecipe possa rappresentare una risorsa preziosa per una società maggiormente inclusiva».

Renzo Arbore

Renzo Arbore, amico e “testimonial storico” della Lega del Filo d’Oro, con il gilet e la sciarpa creati per lui in occasione dello “Yarn Bombing” del 27 giugno

«La strada per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche è ancora molto lunga – ricorda Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro -, nonostante il Parlamento Europeo l’abbia riconosciuta nel 2004 come una disabilità specifica, tramite la Dichiarazione sui Diritti delle Persone Sordocieche. A chi non ci conosce, potrà apparire una contraddizione l’idea di sensibilizzare sulla sordocecità attraverso un’esplosione di colori. In realtà, volevamo dimostrare che al di là dei nostri limiti sensoriali oggettivi, la nostra visione del mondo è ricca, variopinta e fantasiosa, proprio come il mondo di tutti. Con questa bellissima iniziativa, pertanto, vogliamo ricordare il grande insegnamento che ci ha lasciato Helen Keller e cioè che le cose più belle e importanti della vita non possono essere viste e nemmeno ascoltate: devono essere sentite con il cuore».

L’invito a partecipare allo Yarn Bombing è aperto a tutti: il 27 giugno, infatti, basterà condividere sui propri canali social una foto scattata davanti ad una delle tante istallazioni, oppure quella di un manufatto di filato colorato, o ancor più semplicemente quella di un oggetto avvolto da fili colorati, inserendo l’hashtag #perfiloepersegno.
Da segnalare, infine, che anche i due più noti amici e testimonial “storici” della Lega del Filo d’Oro, Renzo Arbore e Neri Marcorè, hanno deciso di abbracciare l’iniziativa, con l’obiettivo di sostenere le persone sordocieche nel lungo percorso per il pieno riconoscimento dei loro diritti e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sordocecità. Per l’occasione, sono stati realizzati per loro un gilet e una sciarpa, in segno di gratitudine e grande affetto. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (Ufficio Stampa Lega del Filo d’Oro, ambrogini.c@legadelfilodoro.it).

Helen Keller
Nata a Tuscumbia in Alabama (USA) il 27 giugno 1880, Helen Keller, sordocieca dall’età di 19 mesi, divenne un’insegnante, una scrittrice e un’attivista in favore dei diritti delle persone nella sua stessa situazione.
Alla sua vicenda, e a quella dell’istitutrice che le insegnò a interagire con il mondo esterno, in modo tale da poter affrontare gli studi fino alla laurea, fu dedicato il romanzo Anna dei miracoli (The Miracle Worker), da cui furono tratti sia un film che una rapprersentazione teatrale, entrambi con lo stesso titolo.
Morì a Easton (Pennsylvania) il 1° giugno 1968, all’età di 87 anni.

La Lega del Filo d’Oro
Era il 1964 quando Sabina Santilli, una caparbia e lungimirante donna sordocieca, decise di fondare – assieme a un piccolo gruppo di volontari – un’Associazione che potesse rappresentare il «filo aureo della buona amicizia», per aprire al mondo le persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. E questo filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno è il concetto che ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro, realtà unica in Italia, che da allora fornisce un servizio altamente qualificato alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La mission – di quella che dal 1998 è divenuta un’Associazione ONLUS e ora una Fondazione ONLUS – consiste nell’assistenza, nella riabilitazione, nell’educazione e nel reinserimento in famiglia – e in molti casi anche nella società – delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La Lega del Filo d’Oro ha da sempre svolto campagne di comunicazione e di sensibilizzazione per diffondere la corretta conoscenza della sordocecità e delle problematiche ad essa correlate presso l’opinione pubblica, i media e le Istituzioni ed è oggi punto di riferimento in Italia per la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone sordocieche e delle loro famiglie.
Ad Osimo, in provincia di Ancona, si trova la Sede Nazionale, al cui interno vi sono il Centro Diagnostico, che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto dei 4 anni, i Servizi Educativo-Riabilitativi, il Settore Medico, il Centro di Ricerca e il Centro di Documentazione.
Con circa 600 dipendenti, più di 650 volontari e circa 500.000 sostenitori, la ONLUS è presente oggi in Italia in 8 Regioni con 5 Centri Residenziali, a Osimo, Lesmo (Monza Brianza), Modena, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo) e 3 Sedi Territoriali a Padova, Roma e Napoli.
L’Associazione può contare su un team completo di professionisti, composto da una parte da operatori educativo riabilitativi, fisioterapisti, psicologi e assistenti sociali, dall’altra da medici specializzati, come neurologi, ortopedici, oculisti, pediatri, genetisti, dentisti, logopedisti e fisiatri, oltre a tutto il personale amministrativo e dei servizi generali.
Per ogni ospite della Lega del Filo d’Oro viene elaborata una terapia riabilitativa personalizzata e sistemi adeguati di comunicazione, per permettergli di stabilire relazioni col mondo e recuperare, quanto più possibile, una dimensione fatta di dignità e autonomia.
Le attività svolte vengono attualmente finanziate solo in parte da fondi pubblici, mentre circa il 65% delle entrate arrivano grazie alle risorse donate da privati. La Lega ha anche fondato un proprio Centro di Ricerca e collabora in Italia con numerosi istituti universitari, così come, a livello internazionale, con altri enti e organizzazioni che perseguono i medesimi obiettivi. (S.B.)

La Lega del Filo d’Oro e la rete internazionale per la sordocecità
A livello internazionale, la Lega del Filo d’Oro è membro del Deafblind International, Associazione internazionale che promuove e supporta lo sviluppo di servizi per migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e dell’EDbU (European Deafblind Union), organismo che ha come obiettivo principale l’uguaglianza e la piena partecipazione sociale delle persone sordocieche in tutta Europa.
Con altri dieci Paesi europei fa parte inoltre del gruppo di lavoro MDVI Euronet (Multiple Disabilities and Visual Impairment), impegnato a sviluppare e condividere le conoscenze sulla formazione di bambini e giovani con una grave disabilità visiva unita a disabilità aggiuntive.
E ancora, è componente del DbI ICF Working Group, insieme a Paesi come la Spagna, il Canada, l’India e l’Australia, con l’obiettivo di sviluppare uno standard specifico Core Set ICF (Indice di Classificazione internazionale di Funzionamento CS), per un processo riconosciuto di valutazione, certificazione e intervento sulla sordocecità.
È impegnata infine, sempre a livello internazionale, in vari progetti sulla sordocecità, come Social haptic signs for deaf and blind in education, che ha lo scopo di raccogliere e rendere accessibili i segni tattili sociali (Haptic), per migliorare l’educazione delle persone con disabilità sensoriale visiva e uditiva, nonché la qualità del lavoro di insegnanti e interpreti che si occupano di studenti con disabilità sensoriali, a livello europeo. L’obiettivo è quello di codificare trecento segni per ogni nazione. Tutti i segni tattili verranno poi raccolti, catalogati, fotografati, illustrati e registrati per renderli accessibili gratuitamente nel web. In tale iniziativa sono coinvolti sette utenti seguiti dai Servizi Territoriali della Lega del Filo d’Oro di Lesmo (Monza-Brianza), Modena e Padova.
Con Social skills make inclusive life easier too – SMILE too si vogliono invece rafforzare le abilità sociali, di fondamentale importanza per l’inclusione, di bambini e ragazzi con problematiche visive e altre disabilità e/o con sordocecità, attraverso la formazione di chi li educa: genitori, insegnanti, professionisti.

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