Un lavoro di squadra rapido ed efficiente che salva una vita preziosa

In una calda mattina di agosto, le apparecchiature vitali di una signora con la SLA in fase avanzata e con respirazione artificiale, hanno smesso di funzionare a causa di un guasto nell’erogazione dell’energia elettrica della rete pubblica. Ma il rapido intervento attuato congiuntamente dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile, dalla Polizia e dal tecnico della Società che fornisce l’apparecchiatura, ha permesso di salvare una vita preziosa, ciò che è stato riconosciuto con un attestato di benemerenza da parte dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)

La signora Rita nel giorno del suo compleanno

La signora Rita nel giorno del suo compleanno

Era il 21 agosto, una calda mattina estiva, che poteva trasformarsi nell’ultima giornata per la signora Rita, persona con una SLA in fase avanzata (sclerosi laterale amiotrofica), con respirazione artificiale, quando le sue apparecchiature vitali hanno smesso di funzionare a causa di un guasto nell’erogazione dell’energia elettrica della rete pubblica.
Il figlio, resosi conto dell’accaduto, ha cercato di prestare il primo soccorso per ripristinare l’attività respiratoria, chiamando subito dopo sia i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, sia la Protezione Civile, per consentire il ripristino della messa in sicurezza per l’incolumità della signora. È sopraggiunto rapidamente anche il tecnico della Società Sapio Life, per la sostituzione delle apparecchiature, mentre la Polizia di Stato verificava che tutto fosse risolto e la donna non fosse più in pericolo di vita.

«A tutti gli intervenuti in questa grave situazione di emergenza – ha affermato Paola Rizzitano, referente per Roma e per il Lazio dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) – vanno la nostra più sentita riconoscenza e il nostro più sincero ringraziamento per la professionalità, la dedizione e l’umanità dimostrati nell’occasione. Quando, in una squadra o in un corpo nazionale con specifiche competenze di tipo operativo, si aggiungono anche empatia, gentilezza e pazienza, questo non lascia nessuno indifferente e contribuisce a rendere ancora più forte e radicato il comune sentimento di attenzione e cura del valore vero della vita».

L’AISLA, dunque, ha deciso di inviare ai protagonisti della vicenda un attestato di benemerenza da condividere con tutti gli uomini e le donne che grazie alla loro prontezza, professionalità e sensibilità hanno contribuito a salvare la vita preziosa della signora Rita. «Non spegnamo la luce su queste storie – sottolineano dall’Associazione -, non smettiamo di raccontare la malattia. E a ricordarlo ogni anno ci sarà presto anche la Giornata Nazionale sulla SLA del 19 settembre prossimo». (S.B.)

Per informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISLA (Valentina Tomirotti), ufficiostampa@aisla.it.

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