La crisi mondiale e le politiche di inclusione: il welfare
Diffondere una nuova cultura sulla disabilità, basata sui diritti umani e sulla Convenzione ONU: è l’obiettivo principale di questi nostri approfondimenti, ove si parte dallo scenario determinato dalla crisi economica mondiale, con il rischio, per le persone con disabilità, di tornare ad essere “cittadini invisibili”. Abbiamo già parlato di povertà, questa volta tocca al welfare, anzi al “nuovo welfare” che sarebbe certamente indispensabile
È grave il ridimensionamento dell’UNAR
Lo scrivono in una lettera al ministro Elsa Fornero, le principali Federazioni europee impegnate sul fronte della disabilità, della lotta al razzismo, dei diritti delle donne e delle persone anziane, chiedendo – come già avevano fatto tante associazioni italiane – di mantenere intatto e anzi di potenziare il ruolo dell’Ufficio Nazionale Antiscriminazioni Razziali, che tanto bene ha lavorato in questi dieci anni
Divertiamoci con lo sport e non giochiamo con la strada
Il 31 agosto e il 1° settembre, nel Trevigiano, è in programma una manifestazione sui temi della sicurezza stradale, con la partecipazione della Nazionale Italiana di hockey in carrozzina, impegnata in un’amichevole con una rappresentativa del Triveneto, per mostrare al pubblico come anche da una carrozzina sia possibile provare emozioni adrenaliniche
Ma sa contare i soldi?
Se lo è sentito chiedere una donna con cecità parziale, laureata in giurisprudenza e praticante avvocato, alla ricerca di una sistemazione residenziale in quel di Brescia, da una delle potenziali coinquiline, che alla fine hanno deciso di negarle la possibilità di abitare in quella casa, perché «non preparate a vivere con una persona disabile». Discriminazione fondata sulla disabilità o “semplicemente” crassa ignoranza?
Una settimana di viaggio in carrozzina, per tutti
E in particolare per quei tanti dipendenti delle aziende di trasporto pubblico che proprio non sembrano voler capire come una persona in carrozzina, manuale o a motore, resti sempre e comunque una persona e come tale chieda di essere trattata. In altre parole, come commenta Maddalena Botta, «quanto ancora siamo lontani da una società inclusiva anche per le persone con disabilità»!
L’Italia è assente nella protezione delle madri minorenni
Lo rileva l’organizzazione Terre des Hommes, notando la mancata presenza del nostro Paese al recente Summit di Londra sulla Pianificazione Familiare, voluto allo scopo di raccogliere fondi utili a fornire le necessarie misure contraccettive a quei milioni di giovani donne che, vivendo nel Sud del mondo (ma non solo), rischiano costantemente la vita, anche a causa della gravidanza e del parto
Dalla crisi non dovranno uscire solo i “sani”
Talora succede che una persona con disabilità intellettiva, opportunamente formata e seguita, esca dalla dimensione di “eterno bambino” cui spesso le famiglie, inconsapevolmente, la confinano e diventi “adulto”, con una propria dimensione di orgoglio, di capacità, di competenza, di qualità. Al MAGA (Museo d’Arte di Gallarate), sta succedendo
Aspettiamo voci istituzionali forti
«Voci dal Parlamento, ma anche dagli Enti Locali – scrive Lorenzo Picunio – che dicano chiaro che l’inserimento dei bambini e dei ragazzi con disabilità nella scuola di tutti è una ricchezza e non un limite della scuola italiana, come può testimoniare chiunque abbia studiato in questi trent’anni in una scuola pubblica con inseriti alunni disabili»
Verso la manifestazione del 13 giugno a Milano
Oltre ad aderire alla grande mobilitazione promossa per il 13 giugno a Milano dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), contro i pesanti tagli in corso nel settore sociale e per la Vita Indipendente e l’Inclusione delle persone con disabilità, il Comitato Lombardo per la Vita Indipendente ha elaborato anche una petizione, da presentare all’Amministrazione Regionale
Il diritto di cittadinanza è per tutti?
Se ne parlerà il 25 maggio a Sassari, durante un incontro/dibattito incentrato sulla proiezione del film “Inside I’m dancing” (“Il mio cuore balla”), commedia tragicomica sull’amicizia tra due ragazzi con una grave disabilità fisica. L’iniziativa rientra nell’ambito della manifestazione “Sguardo diverso: approfondimenti di cinema e risorse territoriali”
UILDM: partecipare per cambiare
E anche «per cercare insieme una vita migliore per tutti noi, rendendo solido il sistema di eguaglianza reale e sostanziale», come sottolinea Alberto Fontana, presidente nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), nell’imminenza delle Manifestazioni Nazionali dell’Associazione, in programma dal 24 al 26 maggio a Lignano Sabbiadoro (Udine)
Le proteste e le proposte dell’ANIEP
Nel segno di una nota frase di Gianni Selleri («Non conoscere è violenza»), figura fondamentale per la storia italiana della tutela dei diritti delle persone con disabilità, che la rivolse nel 2006 al Parlamento appena insediato, l’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Civili e Sociali degli Handicappati) ha concluso recentemente la propria Assemblea Nazionale, approvando un testo che prende atto delle difficoltà sempre maggiori riguardanti le persone con disabilità e le loro famiglie. Ben volentieri lo presentiamo integralmente
Felicitazione, Salvator!
Così Archimede, un giovane seminarista, ha salutato Salvatore Cimmino, dopo la sua più recente “impresa natatoria”, nella Repubblica Democratica del Congo, che ha seguito quelle di Canada, Argentina e Nuova Zelanda. Ma per l’atleta della Canottieri Aniene amputato della gamba destra – di cui già da qualche anno seguiamo il giro del mondo denominato “A nuoto nei mari del globo”, voluto per dare visibilità al suo progetto “Un mondo senza barriere e senza frontiere” – la trasferta africana sul Lago Kivu, da Kihumba a Goma, ha quasi certamente avuto qualche significato in più. Scopriamo perché, grazie al racconto dello stesso protagonista
L’handbike incontra ancora il Giro d’Italia di ciclismo
Succederà il 18 maggio all’interno della tredicesima tappa della corsa rosa, Savona-Cervere, quando gli atleti dell’handbike della Polisportiva P.A.S.S.O. di Cuneo sfileranno sotto il traguardo, dando idealmente il benvenuto ai ciclisti professionisti in arrivo. L’iniziativa – che ne riprende una analoga di grande successo, attuata durante il Giro d’Italia del 2010 – sarà certamente una bella opportunità per far conoscere al grande pubblico questa disciplina paralimpica sempre più seguita
Appuntamento in giugno per il Giro d’Italia di Handbike
Organizzazione impeccabile, uno splendido circuito lungolago e una grande partecipazione di atleti e di pubblico, nonostante la giornata non certo primaverile: questo il bilancio della terza tappa del Giro d’Italia di Handbike, svoltasi a Desenzano del Garda (Brescia), che ha fatto registrare anche qualche sostanziale variazione in alcune classifiche generali riguardanti le varie categorie. Rinviata ora a data da destinarsi la tappa piemontese di Casale Monferrato (Alessandria), il prossimo appuntamento è per il 10 giugno a Somma Lombardo (Varese)
Il diritto allo studio oltre la crisi
«L’insieme della scuola italiana – scrive Giovanni Merlo, che modererà e introdurrà il convegno organizzato per il 25 maggio dalla FISH, in occasione dell’evento milanese “ReaTech Italia” – sembra aver dimenticato che la sua prima, e forse unica eccellenza mondiale, è proprio quella connessa al processo di integrazione e inclusione degli studenti con disabilità nella scuola di tutti»
Veri «figli dell’Esodo»
Oltre agli “esodati” – brutto neologismo (ab)usato per individuare chi non ha più lavoro e ancora non percepisce la pensione – esistono anche gli “esodati usurati”, ovvero coloro, come scrive argutamente Giorgio Genta – che «non hanno subìto già un abbandono del posto di lavoro per ristrutturazione aziendale, bensì per la “ristrutturazione della loro vita”, a seguito della nascita di un figlio con disabilità gravissima o all’insorgere della medesima in tenera età». E aggiunge: «Sono “figli dell’Esodo” nella più letterale accezione: hanno intrapreso un viaggio lunghissimo e assai faticoso nel deserto della disabilità, scoprendone, è vero, le rare oasi, ma percorrendone amaramente gli sterminati spazi privi di adeguati mezzi di sussistenza (leggasi pensioni di invalidità dignitose, servizi “da Paese civile”, status sociale non infimo)»
Il lavoro, per una persona disabile, è sempre una «festa»…
E invece – stando per altro a cifre vecchie, di prima della crisi – alla Festa dei Lavoratori del 1° Maggio potrà partecipare solo una persona con disabilità su cinque. La stessa recente riforma del mercato del lavoro, proposta del Governo, dedica davvero troppo poco a tale questione e l’impressione è che il lavoro delle persone con disabilità continui ad essere vissuto come un “impaccio”, un “peso”, un “vincolo negativo” per le aziende e non, come potrebbe essere, una grande risorsa umana, professionale e persino morale, per tutti
Per favorire la mediazione nel settore delle discriminazioni
È di estremo interesse anche per tutti coloro che si occupano di disabilità l'”Avviso pubblico” lanciato dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale per la Promozione della Parità di Trattamento e la Rimozione delle Discriminazioni della Presidenza del Consiglio, per formare gratuitamente dodici mediatori civili e commerciali, specializzati nel contrasto a tutte le forme di discriminazione. L’istituto della mediazione civile e commerciale – è opportuno ricordarlo – è stato introdotto nel nostro Paese solo da qualche anno, in recepimento di una Direttiva Europea e può contribuire a fare emergere molti casi “nascosti” di discriminazione, anche nei confronti di uomini e donne con disabilità. Le domande di candidatura possono essere inoltrate entro il 5 maggio
Antonella, più forte del destino
Per la prima volta Antonella Ferrari – nota attrice di fortunate serie televisive, giornalista e madrina “storica” dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) – racconta la sua storia di sclerosi multipla in un libro uscito in questi giorni e dichiara: «Racconto semplicemente la mia battaglia “tra camici e paillettes” perché io non sono solo la mia malattia. Sono una donna, un’attrice, una moglie, che ha deciso di sfidare il proprio destino e di vincerlo! Racconto la vita di una persona che non ha voluto mollare, che ha deciso di vivere e di non sopravvivere. Mi sono beccata tantissime porte in faccia, tantissime delusioni, ma dovevo andare avanti anche per tutti quelli che vivono bloccati per colpa di una malattia»