Risultati della ricerca

Stai visualizzando i risultati della ricerca di "isee 2015"

Con l’elmo sempre a portata di mano

«Sembra proprio - scrive Marisa Melis - che in Italia a noi genitori di ragazzi “speciali” vogliano sempre farci viaggiare sulle montagne russe, ma non certo per farci divertire, bensì per il fatto che la vita dei nostri figli è un continuo altalenarsi di diritti dati e poi tolti»

«Un Giudice ci dà l’accompagnamento – racconta Marisa Melis, madre di una giovane con disabilità e presidente di un’Associazione impegnata per i diritti delle persone con disabilità – ma subito dopo una Commissione INPS ce lo toglie; ricorriamo e un altro Giudice ce lo ridà. Quanto stress e quanta pressione psicologica! E le spese giudiziarie di queste Sentenze su chi ricadono? La rabbia è tanta, ma per ora poggio sul comodino il mio “elmo”, che devo avere sempre a portata di mano»

Per il diritto alla Vita Indipendente in tutta la Lombardia

Per il diritto alla Vita Indipendente in tutta la Lombardia

«Chiediamo alla Regione Lombardia di portare a compimento una delibera volta a regolamentare su tutto il territorio della Regione stessa il diritto alla Vita Indipendente, ottemperando al proprio dovere di attuare quanto previsto dalla Convenzione ONU e dalla Costituzione Italiana»: così il Comitato Lombardo per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità presenta il presidio promosso per il 22 settembre a Milano, davanti alla sede della Regione Lombardia

Basta con le sforbiciate alla Salute e ai Diritti!

Basta con le sforbiciate alla Salute e ai Diritti!

Riunitesi a Roma, le associazioni di persone con patologie croniche e rare aderenti al CnAMC (Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici) di Cittadinanzattiva hanno deciso di promuovere una grande azione di pressione e mobilitazione, contro quei recenti provvedimenti che si ritiene stiano «seriamente rischiando di compromettere il Diritto alla Salute dei cittadini e il Servizio Sanitario Nazionale»

Non tagli, ma investimenti, per ampliare il “modello Sardegna”

Non tagli, ma investimenti, per ampliare il “modello Sardegna”

Il Comitato delle Famiglie per l’Attuazione della Legge 162/98 in Sardegna commenta con soddisfazione l’annullamento, da parte della Giunta Regionale, dei tagli sui piani personalizzati a sostegno di più di 29.000 persone con disabilità grave, tra cui oltre 2.400 bambini e minori. «Auspichiamo – dichiarano le rappresentanti del Comitato – che anche le altre Regioni seguano il “modello Sardegna”: più investimenti in percorsi personalizzati e coprogettati, meno in istituzionalizzazione»

Che sarà della spesa sociale?

Che sarà della spesa sociale?

«Certi dati che escono dall’INPS dovrebbero essere oggetto di attenta e prudente analisi e non certo l’ispiratrice anticipazione di politiche sociali più o meno insostenibili e dagli impatti deleteri»: viene commentato con durezza, da parte della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), l’ennesimo, recente intervento giornalistico, voce non isolata, che sul fronte del sociale fa temere – in vista della prossima Legge di Stabilità – l’arrivo di un vero “autunno caldo”

La LEDHA ai Sindaci lombardi: pagare il giusto!

La LEDHA ai Sindaci lombardi: pagare il giusto!

Assicurare ai cittadini con disabilità richieste di compartecipazione eque e ragionevoli alle spese sociali e sociosanitarie: lo ha chiesto la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), in una lettera inviata a tutti i Sindaci della Lombardia, nell’àmbito della campagna “Vogliamo pagare il giusto”, mirata, nello specifico, ai regolamenti che le Amministrazioni locali stanno elaborando, dopo l’entrata in vigore del “nuovo ISEE” (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)

È nato il Centro Antidiscriminazione ”Franco Bomprezzi”

È nato il Centro Antidiscriminazione ”Franco Bomprezzi”

Offrirà ascolto, informazione e consulenza alle persone con disabilità vittime di discriminazioni, presa in carico stragiudiziale per contrastare le situazioni di discriminazione fondate sulla disabilità e anche sostegno nei ricorsi antidiscriminatori, il nuovo Centro Antidiscriminazione inaugurato a Milano dalla Federazione LEDHA, dedicato a chi fu sino alla sua scomparsa il direttore responsabile del nostro giornale

Tagli inaccettabili, che limitano il diritto allo studio

Tagli inaccettabili, che limitano il diritto allo studio

Sono quelli denunciati da numerose Associazioni, riguardanti la decisione assunta dal Comune di Sassari, che eliminerà l’esenzione dal pagamento della mensa scolastica e dello scuolabus per gli alunni con disabilità della scuola materna e delle elementari. «Chiediamo all’Amministrazione Comunale – scrivono quelle stesse Associazioni – di riconsiderare la decisione presa, in modo da salvaguardare il diritto allo studio e all’inclusione dei bambini con disabilità»

Vogliamo pagare il giusto!

La bilancia della gi

Si chiama così la campagna lanciata nel 2006 in Lombardia dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), per far sì che le richieste di partecipazione alla spesa dei servizi nei confronti delle persone con disabilità siano ispirate ad equità e ragionevolezza. E in questo periodo in cui il “nuovo ISEE” sta facendo sentire i propri effetti, la LEDHA ha deciso di rilanciare quella campagna oggi, 25 giugno, durante l’inaugurazione del nuovo Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi”

Intense giornate, a Cagliari, nel segno dell’inclusione

Che bel gruppo, quello dell'ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi), riunito per la due giorni celebrativa del proprio venticinquennale

Senza compiacenti celebrazioni, le giornate che hanno coinciso a Cagliari con il venticinquennale dell’ABC Sardegna, importante componente della Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), hanno prodotto tanti momenti di preziosa riflessione, confronto e comunicazione, tra storie difficili, soluzioni adottate e aspettative per il futuro, all’insegna di un’inclusione raggiunta in modo trasversale e di un’incrollabile volontà di mantenerla

Riforma sociosanitaria in Lombardia: perché si deve fare di più

Riforma sociosanitaria in Lombardia: perché si deve fare di più

Secondo il Forum del Terzo Settore Lombardia, la riforma sociosanitaria regionale, attualmente in discussione, oltre a soffrire di un’eccessiva «cornice sanitaria», continua a porre al centro dell’attenzione temi come la sostenibilità e l’appropriatezza, spesso utilizzati in passato come giustificazione per ridurre i bilanci pubblici. «La vera sostenibilità e la vera appropriatezza, invece, sono quelle che garantiscono la salute, la migliore qualità della vita e quindi l’inclusione e il protagonismo di tutte le persone»

Lavoriamo per una società civile più solidale e intelligente

Un'immagine della recente Assemblea dei Delegati dell'ANIEP

«Continueremo a impegnarci sempre più decisamente, coscienti del fatto che la difesa dei nostri diritti non può prescindere dall’impegno nella costruzione di una società civile più solidale e intelligente di quella attuale: un compito vasto e importante, da sostenere in collaborazione con le realtà associative del Terzo Settore»: si conclude così la mozione finale approvata all’Assemblea dell’ANIEP, l’Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili

Così dovrà cambiare la politica sociosanitaria nelle Marche

Il Consiglio Regionale delle Marche

Ripristino del Fondo Sociale Regionale, modifica di alcune contestate Delibere sui servizi sociosanitari, potenziamento del sostegno alla domiciliarità, servizi residenziali ispirati al modello comunitario, rispetto della normativa in materia di compartecipazione alla spesa da parte degli utenti e un’effettiva prassi di partecipazione: su questo e altro chiede di impegnarsi, la Campagna Regionale “Trasparenza e diritti”, ai candidati alla Presidenza delle Marche

Lottiamo insieme, perché nulla su di Noi sia senza di Noi

David è un giovane inglese con grave disabilità, in un'immagine che ben ne rappresenta la volonta di essere protagonista della propria vita

«È necessario far sentire alta la nostra voce, per porre fine alla dipendenza dai fornitori di servizi, dagli “esperti” e “professionisti” che parlano al nostro posto. Rivendichiamo il nostro essere parte integrante della società e il nostro diritto alla pari dignità ed eguaglianza. Per decidere come, dove, quando e con chi vivere»: lo scrivono da ENIL Italia (European Network on Independent Living), a pochi giorni dalla Seconda Giornata Europea per la Vita Indipendente del 5 Maggio

Quel che chiedevo sull’autismo

Una persona adulta con disabilità intellettiva

«“Quale impegno è stato sottoscritto, durante la Giornata per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile, a proposito della valutazione delle competenze per il recupero sociale e lavorativo delle persone con autismo in età adulta?”: questo – scrive Rosa Mauro – avevo chiesto tra l’altro in un mio precedente intervento, con il quale non volevo in alcun modo sminuire il valore dell’incontro di alcune Associazioni con il presidente Mattarella, avvenuto appunto il 2 aprile»

Non si può far cassa contro i diritti delle persone

Non si può far cassa contro i diritti delle persone

«È inaccettabile – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – che il Governo ricorra al Consiglio di Stato contro quelle Sentenze secondo cui il Decreto sull’ISEE non deve considerate come reddito le pensioni d’invalidità o le indennità di accompagnamento. Se quelle Sentenze, infatti, creano un vulnus legislativo, non è ricorrendo contro i cittadini che lo si sana. In altre parole, se il bilancio economico dello Stato non quadra, non si fa cassa contro i diritti, e il buon senso, delle persone»

Il modo giusto per entrare nelle Università

La Facoltà di Sociologia dell'Università Milano Bicocca

È quello che caratterizza l’accordo di collaborazione scientifica e didattica siglato tra il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Milano-Bicocca e la Federazione LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), per promuovere percorsi formativi, ricerche e tesi di laurea sulla disabilità, favorendo in parallelo l’aggiornamento professionale e culturale degli operatori della LEDHA stessa. Una collaborazione che va – finalmente – nella direzione di “lasciarsi interrogare dalla disabilità”

La mia Salute è un bene di tutti, il Servizio Sanitario anche

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti» (articolo 32 della Costituzione Italiana)

Avviata da Campobasso e arrivata successivamente a Napoli, ha preso il via da pochi giorni la campagna itinerante “Sono malato anch’io – La mia salute è un bene di tutti”, con la quale il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, in occasione del trentacinquennale dalla sua fondazione, attraverserà tutta l’Italia, fino al mese di ottobre, per tutelare e rilanciare un Servizio Sanitario Nazionale pubblico, universale, equo, accessibile e di qualità

Una petizione, nelle Marche, per difendere i più deboli

Una recente manifestazione di protesta, di fronte alla sede della Regione Marche, contro i tagli al Fondo Sociale Regionale

A lanciarla (e tutti possono sottoscriverla) sono le organizzazioni che compongono la Campagna Regionale “Trasparenza e diritti” e il CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela), di fronte a politiche sociosanitarie della Regione che «sanno guardare – come viene denunciato – solo dalla parte di chi gestisce i servizi e non dalla prospettiva di chi li riceve, ovvero gli utenti (persone con disabilità, demenze, disturbi psichici e anziani non autosufficienti) e le loro famiglie»

Noi caregiver, “invisibili tra gli invisibili”, chiediamo la Grazia!

Noi caregiver, “invisibili tra gli invisibili”, chiediamo la Grazia!

È questa la provocatoria conclusione della lettera aperta inviata dalla Presidente del Coordinamento Famiglie Disabili al Presidente della Repubblica, «in considerazione del fatto – scrive Simona Bellini – che noi caregiver familiari siamo spesso rinchiusi, insieme ai cari di cui ci curiamo, nelle nostre case, in una condizione di “arresti domiciliari”, pur senza avere commesso alcun reato»