Alla vigilia dell’Ostensione della Sindone – prevista dal 10 aprile al 23 maggio prossimi – metà delle chiese storiche torinesi non risultano accessibili alle persone con disabilità motoria, nonostante anni di denunce e di battaglie da parte delle associazioni di categoria: è questo il dato principale che emerge dai sopralluoghi effettuati dalla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino sulle trentasette chiese di maggior richiamo turistico della città.
Martedì 16 febbraio, dunque, presso l’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte (Torino, Via Avogadro, 30, ore 11.30), verrà presentato il risultato di quei trentasette sopralluoghi, dai quali è scaturita una guida pratica – ventidue pagine a colori corredate da un centinaio di foto – sull’accessibilità delle chiese storiche torinesi per le persone con disabilità motoria. In tal modo i numerosi pellegrini che giungeranno in città (e non solo loro) avranno gli strumenti necessari per decidere se visitare o meno una determinata chiesa, se farlo da soli o accompagnati.
La guida prodotta dalla CPD intende essere sì un aiuto, ma anche una denuncia: non è infatti più tollerabile che luoghi tradizionalmente dedicati all’accoglienza verso tutti, in particolare verso chi è più in difficoltà, non siano accessibili alle persone con disabilità. Fatto salvo il rispetto per il valore artistico e architettonico delle chiese storiche, spesso basterebbe un po’ di buona volontà per rimuovere il problema delle barriere architettoniche: una pedana rimovibile, ad esempio, che la CPD propone da anni agli esercizi commerciali e agli uffici pubblici.
Alla presentazione del 16 febbraio interverranno Giovanni Oliva, assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Paolo Osiride Ferrero, presidente della CPD, Eugenia Monzeglio, già docente di Progettazione Accessibile presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e Cecilia Castiglione, architetto della Commissione per l’Arte e i Beni Culturali dell’Arcidiocesi torinese. (D.P.)