Legge di Stabilità: non ci siamo proprio!

È duro il giudizio della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) sul testo della Legge di Stabilità per il 2014, dopo l’esame del Senato. «Scarsa concretezza e nessuna volontà di affrontare in modo strutturale le emergenze sociali del Paese», dichiara Pietro Barbieri, presidente della Federazione, che auspica un intervento più cosciente e determinato da parte della Camera

Ombra di persona con disabilità«Già in origine il Disegno di Legge era molto carente e debole in quanto a interventi a favore della disabilità e della non autosufficienza, ma il Senato – almeno fino ad oggi – non l’ha di certo migliorato in modo significativo»: è duro il giudizio della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – che in queste settimane ha sempre mantenuto interlocuzioni aperte con i Gruppi Parlamentari al Senato, presentando proposte sugli elementi ritenuti maggiormente rilevanti per le persone con disabilità – rispetto al testo della Legge di Stabilità per il 2014, che va via via emergendo nel corso dell’iter parlamentare.

«Rispetto ad esempio al Fondo per le Non Autosufficienze – si legge in un comunicato della Federazione – il Disegno di Legge prevede uno stanziamento di 250 milioni, cifra di molto inferiore alla drammaticità delle esigenze e al di sotto di quanto stanziato per il 2013 (275 milioni). Solo giovedì 21, per altro, in Commissione Bilancio, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha annunciato il ripristino del Fondo ai livelli del 2013 (275 milioni). Dal canto suo, il presidente della Commissione Antonio Azzollini ha assicurato che “la Commissione e il Governo si sono impegnati a reperire la copertura necessaria per finanziare interventi specifici a favore delle patologie o delle disabilità gravissime, per un importo pari, come già detto, a 75-80 milioni di euro”, il che significa in sostanza che, nella migliore delle ipotesi e nonostante le proposte e le proteste espresse in modo forte e determinato dalle Associazioni delle persone con disabilità, il Fondo sarà aumentato di 75/80 milioni rispetto al 2013. Il tutto fra molteplici artifizi e acrobazie di bilancio e nessun impegno per gli anni successivi. Una situazione, quindi, che testimonia in modo crudo l’assenza di volontà di interventi strutturali e programmati per la non autosufficienza, a favore della domiciliarità e di sostegno ai singoli e alle loro famiglie».

Ma sono anche altri e tutti assai sostanziosi, i punti critici crudamente elencati dalla FISH: «Il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali rimane al palo: il finanziamento, infatti, è inferiore a quello del 2013, con poco più di 300 milioni per i minori, la disabilità, la famiglia e le emergenze sociali. Sono stati poi dichiarati inammissibili o respinti gli emendamenti per la revisione della norma istitutiva dell’ISEE [Indicatore della Situazione Economica Equivalente, N.d.R.], rispetto alla quale si chiedeva di abrogare il computo nel reddito familiare delle provvidenze assistenziali come le pensioni di invalidità e le pensioni sociali. E ancora, sono stati respinti gli emendamenti per l’approvazione rapida del Nomenclatore Tariffario degli Ausili e delle prestazioni riabilitative, aspetti che assumono particolare rilevanza in una fase come quella attuale in cui il rischio è quello di un taglio lineare di spesa, anziché quello dell’appropriatezza della spesa stessa e di una revisione di essa (spending review) sostenibile e adeguata. Infine, sono state respinte anche le proposte di maggiori detrazioni per le spese di assistenza (badanti), per le persone non autosufficienti, che avrebbero contribuito anche all’emersione del lavoro sommerso, oltre che ad aiutare tanti nuclei familiari».

«Tanti pessimi segnali – commenta quindi Pietro Barbieri, presidente della FISH – per le persone con disabilità e per i loro familiari: scarsa concretezza e nessuna volontà di affrontare in modo strutturale le emergenze sociali del Paese. Sembra incredibile che questo sia lo stesso Governo che solo quattro mesi fa ha approvato uno specifico programma pluriennale per la disabilità [Programma d’Azione biennale sulla disabilità, N.d.R.], con tanti buoni intenti e propositi. Ci auguriamo pertanto che la Camera, ricevendo il Disegno di Legge, intervenga in modo più cosciente e determinato, altrimenti le uniche reali dismissioni riguarderanno le già traballanti politiche per la disabilità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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