Cieca? Lei non è obbligata ad andare al cinema…

«Cieca? Lei non è obbligata ad andare al cinema…»: con queste parole il gestore di un cinema di Treviso ha impedito l’accesso alla sala a una donna con disabilità visiva, accompagnata dal suo cane guida, violandone i diritti fondamentali e provocandole una profonda mortificazione. Il tutto non in un giorno qualsiasi, ma proprio il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. A denunciare il fatto l’UICI di Treviso e l’Associazione Blindsight Project, pronte a fornire alla persona ogni assistenza legale necessaria, per perseguire il riconoscimento dei suoi diritti violati

Donna cieca e cane guida

Una donna cieca con il proprio cane guida

Provoca quanto meno frustrazione, pensando a quanto spazio dedichiamo anche sul nostro giornale alla necessità di rendere il cinema e i film accessibili alle persone con disabilità sensoriale, il fatto denunciato da Massimo Vettoretti, presidente dell’UICI di Treviso (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), e da Simona Zanella, vicepresidente dell’Associazione Blindsight Project, accaduto nella Città della Marca e non in un giorno qualsiasi, bensì proprio il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
È accaduto in sostanza che il gestore del Cinema Edera di Treviso ha impedito a Luana Messano, persona con disabilità visiva accompagnata dal suo cane guida Tyson, l’accesso alla sala, violandone i diritti fondamentali. In più la ferita morale delle parole sprezzanti pronunciate nei suoi confronti dallo stesso gestore del cinema: «Mi ha detto – racconta – che non ero obbligata ad andare al cinema! Mi sono sentita mortificata».

«Luana Messano – dichiara Vettoretti – ha subìto una discriminazione brutale, violenta e profondamente ingiusta. L’Italia si è dotata di una legge contro la discriminazione delle persone con disabilità dal 2006 Legge 67/06, N.d.R.]: direi che è arrivato il momento di farla rispettare!».
«La nostra Associazione Blindsight Project – aggiunge dal canto suo Zanella – si batte dal 2006 perché il cinema e i film siano accessibili a tutti tramite sottotitoli e audiodescrizioni. Che una persona cieca si trovi buttata fuori semplicemente perché ha un cane guida è inaccettabile. Ed è quanto meno intollerabile che a quasi cinquant’anni dalla promulgazione della Legge che sancisce il diritto di tutti i ciechi accompagnati da cane guida di accedere a tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico [Legge 37/74, N.d.R.], dobbiamo ancora assistere a questi episodi di discriminazione».

«Il gesto discriminatorio perpetrato dal Cinema Edera – affermano poi a una voce i rappresentanti delle due Associazioni -, proprio in una giornata di celebrazione e sensibilizzazione, rappresenta un grave passo indietro nella lotta per l’inclusione e la piena partecipazione delle persone con disabilità nella società».
Ribadendo quindi il loro totale sostegno a Luana Messano e impegnandosi a fornire ogni assistenza legale necessaria, per perseguire il riconoscimento dei suoi diritti violati, Vettoretti e Zanella concludono ricordando come sia «fondamentale reagire energicamente contro atti discriminatori simili per garantire un futuro di uguaglianza e rispetto per tutti». (S.B.)

Ringraziamo Laura Raffaeli per la segnalazione. 

Per ulteriori informazioni: uictv@uici.it; caneguida@blindsight.eu.

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