Opinioni

Serve un’esplosione di consapevolezza

Disegno di Andrea Valente in esclusiva per «DM», giornale della UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Per gentile concessione

«Spero in un’esplosione di consapevolezza, che porti chi non è coinvolto in condizioni di disabilità a combattere accanto a chi, fin qui, è stato ammirato per forza e coraggio, ma è sempre stato solo»: così Simonetta Morelli conclude una riflessione sui problemi della scuola, ove rileva anche la presenza, oggi, di «un giornalismo generalista più attento e rispettoso della disabilità»

“Irriducibilmente”, Piergiorgio Welby

Piergiorgio Welby, "Senza titolo", 1989, olio su tela 40x50 cm (Collezione Mina Welby)

«In una realtà dove tutto si esaurisce in poco tempo, Piergiorgio Welby, a dieci anni dalla sua scomparsa, rappresenta un patrimonio del nostro tempo, una persona che grazie alla sua vitalità ha trasformato la disabilità in ulteriore slancio, sollecitando la società a interrogarsi su questioni etiche, filosofiche e politiche. La sua determinazione nel rivendicare il diritto al rispetto della propria volontà e a non subire accanimenti terapeutici, è una conquista per tutti, un vero capolavoro». Una riflessione di Silvia Cutrera, a margine di “Irriducibilmente”, mostra dedicata appunto a Welby

Eliminare le barriere dev’essere una priorità pubblica

La protesta di una persona con disabilità di Bergamo contro le barriere degli esercizi commerciali

«Purtroppo – scrive Rocco Artifoni – ancora oggi ci vengono segnalati casi di nuovi interventi con barriere. Nonostante le leggi, nonostante i regolamenti, nonostante i corsi di formazione, nonostante le denunce, nonostante la promozione di una cultura dell’accessibilità, la stupidità umana non è stata ancora debellata completamente. Eppure ormai dovremmo averlo capito: le barriere architettoniche colpiscono tutti e toglierle è un atto di razionalità e di civiltà, che deve diventare una priorità pubblica»

Più difficile parlare di disabilità che fotografarla?

L'artista "Ratzo" (Davide Ratti) e Antonio Giuseppe Malafarina nell'Officina Artkademy di Milano, in una delle foto che fanno parte dell'iniziativa "La quotidianità che non ti aspetti, scorci di vita di persone con disabilità", promossa da Micaela Zuliani

«Sembra proprio che con le emozioni – scrive Antonio Giuseppe Malafarina, riflettendo su un’iniziativa che ha visto alcuni giovani fotografi cercare di raccontare la disabilità attraverso i loro occhi – questa gioventù riesca a parlare meglio che con le parole. Ma credo anche che ai giovani non arrivino le regole di base del parlato sull’argomento disabilità. Diamo loro gli insegnamenti giusti e saranno bravi a conversare compiutamente almeno quanto fotografano»

Una rete per l’inclusione, che fa rinascere la tiflologia

Un ragazzo con disabilità visiva insieme a una tiflologa

«Vi è un assoluto bisogno – scrive Gianluca Rapisarda – di definire il profilo professionale e il percorso formativo dei tiflologi italiani, e la soluzione non può essere che quella di “istituzionalizzare” una nuova figura professionale, dotata di una formazione realmente adeguata e idonea a promuovere il processo di inclusione degli alunni/studenti con disabilità visiva del Terzo Millennio. In tal senso, fondamentale è la nascita del “Network per l’Inclusione Scolastica” (NIS), voluto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti»

Fantastica Stromboli e le sue sensazioni!

«Fantastica Stromboli – racconta Barbara Di Sandro, persona con grave ipovisione -, dove ho saputo distinguere nettamente tutte le sensazioni, gli odori e i barlumi di luce che hanno offerto ai miei sensi e alla mia mente contrasti favolosi e indistinguibili. Quando un momento di agitazione o “perturbazione” mi aggredirà, Stromboli e le sue innumerevoli sensazioni saranno il mio ancoraggio»

Dal docente di sostegno al “sostegno del contesto”

«Senza un contesto inclusivo – scrive Luciano Paschetta – che veda il docente titolare occuparsi dell’alunno con disabilità, dove quest’ultimo partecipi con gli altri alle iniziative scolastiche ed extrascolastiche, dove gli ambienti, i libri e i documenti siano accessibili ed egli possa trovare gli strumenti utili a seguire l’attività didattica in situazione di pari opportunità, è ben difficile che si sviluppi un positivo processo di inclusione. “Garante” dell’inclusione, quindi, non può essere il docente di sostegno, ma solo un contesto che sappia favorire l’inclusione dell’alunno con disabilità nelle diverse attività»

Un esempio di buona amministrazione

«Non è stata una “passeggiata”, ma siamo riusciti a seguire circa 290 richieste di assistenza per studenti con disabilità o con DSA, ognuno dei quali ha potuto eseguire i test alla pari degli altri, senza disparità di trattamento». La testimonianza di Fabio Mollicone dell’Università La Sapienza di Roma, riguardante le prove di ammissione all’Ateneo, costituisce decisamente un esempio di buona amministrazione, incoraggiante anche alla luce di ben altre testimonianze, di segno del tutto negativo, come quella recentemente prodotta da Stefano Asaro sul quotidiano «la Repubblica»

Togliamo quel “noi” e “voi”: lo sport è uno solo

«C’è ancora molto da fare – scrive Claudio Arrigoni -, ma nella cerimonia di riconsegna delle bandiere al Quirinale, si è capito che vi è una nuova percezione: togliamo quel “noi” e “voi”, lo sport è uno solo. Nella differenza, perché il mondo è fatto di quella. E allora Paralimpiade e Olimpiade sono lo stesso evento, che deve viaggiare su strade uguali, ma parallele e diverse. Lo diceva anche Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico, ma prima ancora grandissimo atleta: “Il sogno è certamente una unione, ma quando il mondo olimpico si farà contagiare da quello paralimpico e non il contrario”

Centri Territoriali di Supporto: un patrimonio da non disperdere

Voluti nel 2006 dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con la finalità di integrare la didattica inclusiva con le risorse delle nuove tecnologie, i CTS (Centri Territoriali di Supporto) hanno visto nel tempo aumentare i loro compiti, ma non gli operatori e i fondi ad essi dedicati. «È giunto il momento – scrivono gli Autori della presente nota – che il Ministero apra una seria riflessione sulle potenzialità di questa rete che, se ben curata e valorizzata, potrebbe realmente diventare l’architrave su cui costruire un nuovo modello d’integrazione, più efficace ed efficiente»

La persona con disabilità come “nuovo Virgilio”

«Per educare la società – scrive Tonino Urgesi – non basta educare solo il “normodotato”, occorre infatti educare anche la persona con disabilità a non fare più l’“handicappato”. Il disabile deve avere coscienza e consapevolezza della propria disabilità, del proprio essere persona, del proprio essere individuo senza compiangersi e senza fare la vittima, perché è giunto il momento in cui egli stesso, proprio lui, diventi il “Virgilio della situazione”, e conduca questa società a una nuova visione della disabilità»

Le “Paralimpiadi abusive” di tutti i giorni

«Gentile Sindaca di Roma – scrive Rosa Mauro – il suo no alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi non può definirsi completo. Nonostante il suo impegno, infatti, le Paralimpiadi si svolgono ogni giorno e ogni cittadino romano con disabilità le affronta. Bisogna dunque che qualcuno la metta a conoscenza di tali “manifestazioni abusive” (salto degli ostacoli, slalom, arrampicata, discesa libera, 3.000 siepi ecc.), che si svolgono nella sua città, perché vi ponga rimedio. E che ne direbbe se per il 2024 abbattessimo anche queste di Paralimpiadi? Giuro che noi romani non ce la prenderemmo!»

Perché abbiamo aderito alla Campagna “Adesso BASTA”

«Per noi – scrivono dal Coordinamento del Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) – aderire alla Campagna “Adesso BASTA” dell’UDI è più che una semplice comunione di intenti. Esprime infatti la volontà di coinvolgere le donne e le ragazze con disabilità nelle iniziative per la parità di genere, perché chi rivendica i diritti delle donne deve rivendicare anche quelli delle donne con disabilità, che non sono diversi da quelli di tutte, ma per essere fruiti in condizioni di uguaglianza con le altre donne hanno bisogno di attenzioni e accorgimenti specifici. Dovrebbe essere scontato, ma non lo è»

La SMA, lo spot di Zalone e un senso di giustizia

«C’è da augurarsi – scrive Marco Piazza – che grazie allo spot divertente e intelligente di Checco Zalone per Famiglie SMA, in tantissimi facciano una donazione, perché mai come oggi la ricerca sull’atrofia muscolare spinale appare vicina al traguardo della cura. Certo, è presto per gioire, perché la ricerca ha bisogno di tempo e gli scienziati sono molto attenti a smorzare gli entusiasmi, ma se si pensa che solo qualche anno fa i bambini e le famiglie SMA erano travolti (e stravolti) dall’enorme “bufala mediatica” di Stamina, vien da pensare che a questo mondo una giustizia ci sia»

La vera grande occasione perduta

«Questo fa la Paralimpiade – scrive Claudio Arrigoni -: porta fuori dalle case chi ha disabilità, non solo per fare sport, anche solo per fare la spesa. Questa è la cultura che cambia. Quella che una politica miope e piccola non ha saputo prendere in considerazione. La vera, grande e straordinaria occasione perduta con la rinuncia a correre per Roma 2024 è stata questa: non per ciò che arriva dalle Olimpiadi, ma per ciò che possono far nascere i Giochi Paralimpici»

Sulla Conferenza di Firenze

All’intervento di ENIL Italia (European Network on Independent Living), che critica con durezza una serie di questioni legate alla recente Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Firenze – e anche a margine di essa – risponde Carlo Giacobini, che in tale contesto è stato relatore (“rapporteur”) del Gruppo di Lavoro sulla vita indipendente delle persone con disabilità, con alcune puntualizzazioni sugli elementi contestati

Vietato l’ingresso ai cani… non randagi!

Nella Certosa di Padula (o di San Lorenzo), celebre monumento in provincia di Salerno, l’ingresso ai cani è vietato, ma se vi entra un cane guida a fianco di una persona con disabilità visiva, come consente la Legge, il rischio per entrambi è di uscirne davvero malconci, a causa dell’aggressione dei cani randagi, veri e propri “padroni del cortile”! Ed è proprio quanto è accaduto nei giorni scorsi a Salvatore Petrucci

Soccorrere tutti significa soccorrere meglio

«Crediamo fermamente – scrive Giuseppe Romano, direttore centrale per l’Emergenza e il Soccorso nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e presidente, nello stesso, dell’Osservatorio sui Temi della Sicurezza e del Soccorso delle Persone con Esigenze Speciali – che una sicurezza inclusiva sia “la” sicurezza che deve essere realizzata, che la sicurezza non possa essere riservata ad alcuni ed escludere altri, che essere capaci di soccorrere tutti significhi soccorrere meglio»

Donne, disabilità e richiami dell’ONU

«Chiediamo – scrivono dal Coordinamento del Gruppo Donne UILDM – che trovino pronta attuazione tutte le raccomandazioni inerenti la maggiore discriminazione delle donne con disabilità espresse dal Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, nelle Osservazioni Conclusive rivolte all’Italia sull’attuazione della Convenzione. Inoltre, essendo la parità tra uomini e donne uno dei princìpi generali della Convenzione stessa, chiediamo alle Istituzioni che tutte le linee di intervento considerate nel secondo Programma di Azione Biennale sulla Disabilità siano rilette anche nella prospettiva di genere»

Disabilità intellettive e autonomia abitativa

«Pensare a progetti di “vita indipendente” per persone con disabilità intellettiva è possibile – scrivono dal CoorDown – ma significa avere tra gli obiettivi quello di individuare delle linee guida generali che coinvolgano tali persone, così come auspicato dalla Convenzione ONU, nella quale se ne riconosce appunto il diritto ad abitare in autonomia e a scegliere “dove e con chi vivere”. L’abitare diviene quindi una questione etica che comprende un “diritto di scelta”, un’attenzione al proprio territorio e una progettualità in continua formazione, in grado di verificarsi e di mutare, incidendo culturalmente sulla società»