Salute

Distrofia facio-scapolo-omerale: la seconda più diffusa distrofia dell’età adulta

La maglietta realizzata dalla FSHD Society per il 20 giugno, Giornata Mondiale della distrofia facio-scapolo-omerale, con il tema dell'evento, "Unite to Find a Cure" ("Uniti per trovare una cura"). Il colore è l'arancione, simbolo di questa patologia neuromuscolare

Il 20 giugno sarà la Giornata Mondiale della distrofia facio-scapolo-omerale, la seconda più diffusa distrofia muscolare dell’età adulta, caratterizzata da una grande variabilità del quadro clinico e della progressione dei sintomi. Per l’occasione, nella serata di quel giorno i palazzi delle Istituzioni di Roma, nonché decine di Municipi e luoghi d’arte in tutta Italia, si illumineranno di arancione, colore-simbolo di questa patologia genetica rara e sempre il 20 giugno l’Associazione FSHD Italia promuoverà presso il Campidoglio a Roma un convegno nazionale

Dolore Cronico: una disabilità invisibile

Si stima che in Italia siano circa 9,8 milioni le persone affette da dolore cronico di intensità moderata o severa, pari al 19,7% della popolazione adulta

«Nonostante le difficoltà, è fondamentale riconoscere il dolore cronico come un’esperienza biopsicosociale, una condizione invalidante che necessita di attenzione e risorse adeguate. La sensibilizzazione e l’educazione pubblica possono aiutare a migliorare la vita di chi ne soffre e a promuovere una maggiore comprensione e supporto da parte della società», lo scrive Filippo Visentin, giornalista, musicista e scrittore che soffre di dolore cronico, in questa sua esauriente panoramica su un problema spesso difficile da diagnosticare, troppe volte sottovalutato o addirittura non riconosciuto

Tutti vicini a Fabio, ricoverato alla Casa dei Risvegli di Bologna

Gli studenti dell'Aldini Valeriani di Bologna alla Casa dei Risvegli, con lo striscione per Fabio. Insieme a loro Maria Vaccari (prima da sinistra) e Fulvio De Nigris (secondo da destra)

Fabio, che avrebbe dovuto affrontare gli esami di maturità all’Aldini Valeriani di Bologna, è in coma, ricoverato alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris, l’innovativa struttura di riabilitazione e ricerca voluta dall’Associazione Gli Amici di Luca. I compagni hanno realizzato uno striscione con la scritta “Fabio rimettiti presto”, mentre Fulvio De Nigris e Maria Vaccari, fondatori degli Amici di Luca, sono andati nella sua scuola a spiegare cosa si fa nella Casa dei Risvegli. Con loro Maria Laura Muratori che ha vissuto l’esperienza del coma e il percorso che l’ha portata al risveglio

Bella idea le “INCOlimpiadi”, per parlare di incontinenza in modo divertente!

Bella idea le “INCOlimpiadi”, per parlare di incontinenza in modo divertente!

Che cosa saranno le “INCOlimpiadi”, al centro di un evento in programma a Roma il 26 giugno, un mese prima dell’inizio delle Olimpiadi di Parigi? Sarà il primo gioco a quiz dedicato all’incontinenza, promosso dalla Federazione FAIS, in collaborazione con Helaglobe, in occasione della XIX Giornata Nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza, progetto nato dalla consapevolezza di quanto sia importante informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema come l’incontinenza di cui si parla ancora troppo poco, a causa del forte stigma sociale che colpisce i tanti che ne soffrono

Bene in Puglia quella Legge sui test genetici per la SLA

Chiara Candela, consigliera nazionale dell'AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)

Garantire una diagnosi più precoce e accurata delle forme genetiche di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), assicurando che tutte le persone affette e quelle a rischio di predisposizione genetica ricevano la consulenza genetica necessaria: è questo l’obiettivo della recente Legge Regionale della Puglia 18/24 alla cui approvazione plaude l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)

La visita museale strutturata come attività psicosociale

Miriam Mandosi, storica dell’arte, esperta di accessibilità museale e di progetti dedicati a persone con demenze, conduce uno degli incontri di formazione del progetto "Ritrovarsi al museo"

Il rapporto tra arte, musei e demenze è al centro di ricerche e progetti a livello nazionale e internazionale e per garantire una buona esperienza in tale àmbito, accogliendo in un museo persone spesso definite come “fragili” o come un “non pubblico”, la collaborazione con professionisti diversi è fondamentale: si basa su questo il progetto pilota “Ritrovarsi al museo”, conclusosi a Torino a cura della Fondazione Carlo Molo, con il contributo di ANCoS Roma e Torino e in collaborazione con l’Associazione ASVAD e il GAM di Torino (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea)

Le “carte d’emergenza” per le malattie neuromuscolari

Una realizzazione grafica dedicata alle "Emergency Card" predisposte dalla Commissione Medico-Scientifica UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) per le principali malattie neuromuscolari

In risposta alle richieste espresse dalle persone con disabilità alla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), la Commissione Medico-Scientifica dell’Associazione ha prodotto delle “Emergency Card” per le più frequenti malattie neuromuscolari, vale a dire dei documenti di sintesi che contengono le principali informazioni cliniche utili per i medici dell’urgenza-emergenza che si devono prendere cura dei/delle pazienti con queste patologie

Un gruppo tecnico in Toscana per elaborare il Piano Regionale sull’autismo

Un gruppo tecnico in Toscana per elaborare il Piano Regionale sull’autismo

La Regione Toscana ha deliberato la costituzione di un gruppo tecnico regionale con la finalità di elaborare entro la fine del 2024 il Piano Regionale Attuativo per l’Autismo. Detto Piano deve assicurare alle persone con autismo di tutte le fasce d’età la presa in carico “globale”, e l’erogazione a carico del Servizio Sanitario Regionale di tutte le terapie comportamentali, compresi i trattamenti ABA. È inoltre prevista la creazione di una Consulta Regionale delle Associazioni dei Familiari e delle Persone Autistiche

Patologie neurologiche e psichiatriche complesse: il passaggio all’età adulta

Medardo Rosso, "Malato all'ospedale", circa 1889

Individuare le diverse necessità delle persone affette da patologia neuropsichiatrica con esordio in età evolutiva, al momento del passaggio alla maggiore età, per proporre modelli di transizione della cura programmati e coordinati: è l’obiettivo dell’importante evento formativo denominato “Continuare a curare. Modelli di lavoro interdisciplinari per supportare il passaggio all’età adulta nelle patologie neurologiche e psichiatriche complesse”, in programma per il 4 e 5 luglio presso la Fondazione Mondino IRCCS di Pavia, a cura della stessa, in collaborazione con la rete europea EpiCARE

La scienza e la comunicazione devono lavorare in parallelo

Grazie alla genetica è possibile oggi individuare alla nascita un numero superiore di patologie rispetto a quelle ricercate oggi, ma su questo è quanto mai importante sensibilizzare e informare in modo puntuale e corretto l’opinione pubblica. In poche parole, è importante che scienza e comunicazione lavorino in parallelo. È proprio a tal fine che è stato concordato un accordo di collaborazione tra l’OMAR (Osservatorio Malattie Rare) e “Screen4Care”, progetto europeo che punta ad accelerare la diagnosi delle Malattie Rare, basandosi sullo screening genetico neonatale e sulle tecnologie digitali

L’impatto positivo di un farmaco su una forma di SLA

«Questo risultato rinnova la nostra speranza nella ricerca»: a dirlo è Fulvia Massimelli, presidente dell’AISLA, commentando la notizia dei risultati provenienti da uno studio clinico condotto presso i Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre). Infatti, dopo la recente approvazione del farmaco “Tofersen” da parte dell’Agenzia Europea del Farmaco, la conferma concreta della sua efficacia clinica è arrivata dal primo studio tutto italiano condotto sul campione più numeroso di persone con SLA con “mutazione SOD-1” nel nostro Paese, osservato per il periodo più lungo di tempo

Long Covid: un convegno a Roma, ma i pazienti non vengono interpellati

Insieme a pochi altri organi d’informazione siamo stati ben lieti di dare visibilità alla battaglia delle persone con Long Covid, sindrome caratterizzata da sintomi che possono durare anche anni, con un generale peggioramento della qualità della vita. Recentemente vi è stato un convegno sul tema, nell’àmbito di un progetto del Ministero della Salute coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, ma purtroppo, come segnala la Rete Long Covid Italia, nemmeno in tale occasione si è data visibilità a questa rete diffusa di persone colpite dal problema, se è vero che nessuna di esse vi è stata invitata

Approvata in Umbria la Proposta di Legge che implementa l’Unità Spinale

Dopo l’approvazione in Commissione, arriverà tra pochi giorni nell’Aula Consiliare della Regione Umbria la Proposta di Legge che andrà ad implementare l’Unità Spinale Unipolare dell’Umbria. In tal senso da Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FAIP, arriva «l’invito a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione di convergere su questa Proposta di Legge, per consentire che realmente si possa avviare un processo e un percorso innovativo di presa in carico globale della persona con lesione al midollo spinale presso il servizio di Unità Spinale Unipolare»

Persone con disabilità e cure in ospedale: diffondere sempre più il modello DAMA

«Il sistema DAMA è un buon modello da implementare e da portare all’attenzione di tutti. Sicuramente in ottobre, all’interno del “G7 – Inclusione e Disabilità”, ci sarà spazio per illustrare questo approccio che per noi è fondamentale»: lo ha dichiarato la ministra per le Disabilità Locatelli durante l’incontro nel quale è stato tra l’altro presentato il documento “DAMA. I servizi per le cure alle persone con disabilità in ospedale: requisiti minimi strutturali, organizzativi, funzionali”, prodotto dall’ASMeD (Associazione per lo Studio dell’assistenza Medica alla persona con Disabilità)

Servizi per le cure alle persone con disabilità in ospedale: i requisiti

Il DAMA, modello di “Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità”, è un sistema di presa in carico intraospedaliera dei bisogni di salute delle persone con disabilità, riconosciuto a livello internazionale, cui si ispirano oltre 40 Centri nel nostro Paese, una diffusione che ha reso necessaria la produzione del documento “DAMA. I servizi per le cure alle persone con disabilità in ospedale: requisiti minimi strutturali, organizzativi, funzionali”. Quest’ultimo verrà tra l’altro presentato il 27 maggio alla Camera, in un evento promosso dalla ministra per le Disabilità Locatelli

Il mese (e il giorno) della consapevolezza sulla sclerosi tuberosa

In questo che è il mese della consapevolezza sulla sclerosi tuberosa, la giornata centrale è quella di oggi, 15 maggio, dedicata alla Giornata Mondiale di sensibilizzazione su questa Malattia Rara, ancora sconosciuta ai più, che colpisce circa un neonato su 6.000 e che rappresenta la principale causa genetica di epilessia e disabilità intellettive, con circa un milione di persone nel mondo che ne sono affette. Per l’occasione segnaliamo una serie di iniziative promosse dall’AST (Associazione Sclerosi Tuberosa)

Un’apparecchiatura per sconfiggere l’”antibiotico-resistenza”

Grazie a un’importante gara di solidarietà, l’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, ha potuto compiere un ulteriore passo avanti nel miglioramento del percorso terapeutico-riabilitativo dei pazienti, acquistando un apparecchio per l’ossigeno ozono terapia particolarmente utile nella prevenzione e nella cura delle infezioni, in situazioni di patologie neurologiche acute come quelle secondarie ai gravi traumi cerebrali o midollari

Riabilitazione e sclerosi multipla: un accordo tra AISM Firenze e Don Gnocchi

Un protocollo d’intesa per l’attivazione di percorsi riabilitativi specifici dedicati alle persone con sclerosi multipla e patologie correlate è stato sottoscritto tra l’AISM di Firenze (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e la Fondazione Don Gnocchi, estendendo in tal modo anche all’area clinico-assistenziale la collaborazione in essere già da tempo sul fronte scientifico

Un corso sull’autismo alla Facoltà di Medicina dell’Università di Torino

Tramite un corso specificamente dedicato, l’autismo sta per fare il proprio ingresso nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino. Nello specifico sarà la specialista Cristina Panisi ad avviare il percorso il 17 e il 24 maggio, con le due lezioni intitolate “Autismo: condizione paradigmatica per i disordini del neurosviluppo e della comunicazione”. «Il massimo numero di iscrizioni consentite al corso – sottolineano dall’Associazione Autismo e Società di Torino – è stato raggiunto con ampio anticipo, a conferma dell’interesse per il tema da parte dei futuri medici»