È nato il più completo centro di sci adattato della dorsale appenninica

Promuovere e sostenere l’accesso allo sci alpino da parte di persone con diverse disabilità e in ogni fascia di età: è l’obiettivo con cui la Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi di Bologna – ente filantropico che realizza varie iniziative volte a favorire la pratica dello sport dilettantistico da parte di persone con disabilità – ha avviato nelle scorse settimane sul Monte Cimone il centro di sci adattato più completo della dorsale appenninica, dotato di ogni servizio necessario, dal noleggio di supporti fino alla prenotazione di lezioni e alla disponibilità di guide di accompagnamento

Persone con diverse disabilità al Monte Cimone

Foto di gruppo per tante persone con diverse disabilità, avviate allo sci alpino nel comprensorio del Monte Cimone, grazie alla Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi di Bologna

Promuovere e sostenere l’accesso allo sci alpino da parte di persone con qualsivoglia disabilità e in ogni fascia di età: è questo l’obiettivo con cui la Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi di Bologna – ente filantropico che realizza varie iniziative volte a favorire la pratica dello sport dilettantistico da parte di persone con disabilità – ha avviato nelle scorse settimane sul Monte Cimone il centro di sci adattato più completo della dorsale appenninica.
«L’accessibilità degli sport all’aria aperta per le persone con disabilità – spiegano dalla Fondazione – è una delle nostre priorità e in tal senso gli utenti con disabilità, previa prenotazione, potranno d’ora in poi usufruire, al Monte Cimone, di tutti i servizi necessari alla pratica dello sci alpino, dal noleggio di supporti fino alla prenotazione di lezioni, stage di allenamento e perfezionamento della tecnica, raggiungibili comodamente da Passo del Lupo, dove sono disponibili anche posti auto riservati agli stessi utenti con disabilità».

Già negli anni scorsi, per altro, la Fondazione bolognese aveva garantito lo svolgimento di stage di allenamento e perfezionamento tecnico in collaborazione con il Team In2TheWhite dell’ex azzurra Barbara Milani, atleta sestolese che, dopo diverse stagioni in Coppa del Mondo con la Nazionale Italiana, è ora istruttore nazionale e allenatore della FISI (Federazione Italiana di Sport Invernali). Questo ha consentito a decine di para-atleti di migliorarsi dal punto di vista della tecnica e dell’approccio mentale raggiungendo, in alcuni casi, importanti traguardi nell’àmbito di competizioni nazionali ed internazionali.
Ora, però, con la nuova importante iniziativa, realizzata grazie ai contributi della Regione Emilia Romagna e della Fondazione Vodafone Italia, tante altre persone con disabilità che non hanno mai sciato potranno partecipare a lezioni di avviamento allo sci a condizioni economiche agevolate, mentre chi già dispone di un bagaglio tecnico di base consolidato avrà l’opportunità di accedere a stage di perfezionamento tecnico e sessioni di allenamento organizzate sempre dal team In2theWhite e sempre a condizioni agevolate.

Dal punto di vista dei servizi e delle attrezzature, il nuovo Centro del Monte Cimone è completo del noleggio di mono e dual ski, snow-kart, stabilizzatori e dispositivi sonori per sciatori ipovedenti o non vedenti, grazie alla collaborazione con lo Sci Club Paralimpic Fanano. È inoltre possibile richiedere l’accompagnamento di una guida FISIP (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici), preparata dalla stessa Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi. In tal modo chi necessiterà di un accompagnamento allo sci adattato sarà in grado di sciare lungo tutte le piste del comprensorio. I servizi, infine, sono aperti anche a comitive e scolaresche.

«Centrare i nostri obiettivi – sottolinea Gianni Gherardi, cofondatore della Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi – significa per noi lavorare allo scopo di consentire a sempre più persone di trovare, vicino ai propri luoghi di residenza, realtà consolidate in cui praticare lo sport con la necessaria continuità, accedendo ad offerte complete e di qualità, per quanto possibile nel campo dell’accessibilità. Lo sport, del resto, è forse il più efficace strumento di inclusione sociale, perché permette a persone a rischio di emarginazione di avere un riscatto, di sentirsi parte di una realtà in cui tutti risultano uguali, in cui le questioni da dibattere sono in grandissima parte di natura tecnica e dunque affrontate senza alcun pregiudizio, causa comune, quest’ultimo, di esclusione». (S.B.)

Per informazioni sulle date degli stage di allenamento, le modalità di noleggio, l’accompagnamento di guide FISIP e altri dettagli, contattare: info@fondazioneperlosport.it.

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