In nome del protagonismo delle persone con disabilità

Lo “Sportello alla pari Insieme” è nato a Siena nel quadro del progetto “Conoscere per IncluderSi”, iniziativa che si è aggiudicata un bando del Comune di Siena e che è stata promossa dall’ANMIC locale, in collaborazione con varie altre Associazioni. Svolgendo attività di socializzazione, capacitazione e crescita dell’autoconsapevolezza, tale progetto guarda al superamento di ogni approccio assistenzialista, per rendere le stesse persone con disabilità promotrici di una cultura del rispetto di tutte le diversità e dei diritti umani

Uomo con disabilità in carrozzina fotografato di spalle con le braccia levateInaugurato a Siena nei mesi scorsi, lo Sportello alla pari Insieme è nato nel quadro del progetto Conoscere per Includersi, vincitore del bando del Comune di Siena Siena DI&PER Tutti, ed è stato organizzato dall’ANMIC locale (Associazione Nazionale Mutilati ed invalidi Civili), con il contributo dell’UICI di Siena (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), dell’Associazione Paraplegici Siena, dell’Università della città toscana (Fab Lab – Centro Servizi Santa Chiara Lab, e Ufficio Accoglienza Disabili e Servizi DSA), oltreché delle Associazioni Riabilita e Culturing.

Svolgendo attività di socializzazione, capacitazione e empowerment (crescita dell’autocoinsapevolezza), Conoscere per IncluderSi punta a rendere le persone con disabilità protagoniste delle proprie scelte. Superando infatti l’approccio assistenzialista che le vuole destinatarie passive degli interventi a loro rivolti, guarda ad esse come principali artefici dell’inclusione sociale, e come promotrici di una cultura del rispetto di tutte le diversità e dei diritti umani. Un protagonismo che ha portato a rivedere lo stesso nome originale del progetto, da “Conoscere per IncluderSi” a “ConoscerSi per Includere”.
In questo approccio, quindi, sono le stesse persone con disabilità a progettare il proprio percorso di socializzazione, partendo dalle proprie competenze e capacità, ed eventualmente integrandole con una formazione specifica sui propri diritti. L’intervento, per altro, non riguarda solo le persone con disabilità, ma lavora anche sul contesto, attraverso incontri di sensibilizzazione sui temi dell’inclusione sociale e dei diritti delle persone con disabilità rivolti alla comunità.

Conoscere e condividere: questi i due concetti chiave del progetto. Conoscere, nel senso di accrescere le proprie conoscenze. Condividere, sia con la popolazione del territorio di riferimento (attraverso incontri pubblici), sia con le altre persone con disabilità, con interventi di consulenza alla pari. Attività, quest’ultima, svolta appunto dallo Sportello alla pari Insieme, e ispirata alle più consolidate e significative esperienze dell’auto-mutuo aiuto, del counseling, della peer education (“educazione alla pari”) e dei gruppi di sostegno, con l’obiettivo di diffondere la cultura delle relazioni di mutuo aiuto all’interno della comunità, e di costruire reti sociali.

Otreché presso la sede dell’ANMIC senese (Via Di Vittorio, 14), lo Sportello sarà fruibile anche in modalità “pop up”, attivandosi, dietro prenotazione del servizio, in librerie, caffetterie e altri luoghi del territorio. Pertanto, nell’intento di essere sempre più vicini ai cittadini e alle cittadine, i volontari e le persone con disabilità offriranno le proprie consulenze nei punti strategici del territorio comunale e delle città limitrofe. (Simona Lancioni)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: sportelloinsieme19@gmail.com.
La presente nota riprende, per gentile concessione, un testo già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa), con alcuni riadattamenti al diverso contenitore.

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