Alla Maratona di New York del 2004 è stato il migliore degli azzurri che gareggiavano in hand bike – speciale bicicletta per atleti con disabilità motorie – giungendo diciannovesimo al traguardo con il tempo di 1 ora 53 minuti e 23 secondi.
Stiamo parlando di Tonino Comandini, atleta di Cesena che anche quest’anno – dopo l’esperienza galvanizzante del 2004 – ha deciso di riprovarci, puntando però al podio. Tonino ha perso l’uso degli arti inferiori nel 1992, a seguito di un incidente sul lavoro e ormai da alcuni anni si allena caparbiamente percorrendo diverse decine di chilometri, tre o quattro volte alla settimana, per raggiungere il suo obiettivo di partecipare alla maratona più famosa del mondo, ottenendo un buon piazzamento.
Seguìto e supportato dal suo allenatore e amico Corrado Ceccaroni, Comandini ha vissuto la prima esperienza nella Grande Mela (la Maratona del 2004) in modo molto intenso. Sul Ponte di Verrazzano, da cui ogni anno la Maratona prende il via, ha potuto infatti assaporare l’emozione della condivisione di un grande momento collettivo, con migliaia di persone e atleti da tutto il mondo.
L’esperienza del 2004 è stata molto dura per Tonino, il pecorso non era semplice, ma lui ha voluto giocarsela fino in fondo, sia con il fisico che con la testa, attuando alcune tattiche di gara che gli hanno permesso di raggiungere un piazzamento molto soddisfacente.
E proprio l’emozione della prima esperienza e il fatto di aver capito di potercela fare, lo hanno spinto a fare di tutto anche quest’anno per allenarsi e raggiungere la condizione migliore per riprovarci, questa volta, però, per salire sul podio. In bocca al lupo a Tonino, da tutta la nostra redazione!
(C.N.)