Diffuso in ambito internazionale, il Metodo Feuerstein si presenta come un efficace mezzo per intervenire sul recupero delle abilità cognitive. Esso si fonda sulla teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale, elaborata dallo psicologo Reuven Feuerstein, secondo la quale è possibile, in ogni età, riattivare il processo di apprendimento e sviluppare potenzialità cognitive ancora inespresse.
Tale tecnica viene applicata in tutte le situazioni in cui è necessario favorire un incremento delle prestazioni individuali, per permettere al soggetto di diventare più flessibile e di adeguarsi ad un ambiente più dinamico. Gli strumenti proposti, infatti, non richiedono requisiti di tipo scolastico e forniscono, quindi, l’occasione di reiniziare un percorso di ampliamento e rafforzamento delle capacità individuali.
Al Metodo Feuerstein e alla sua operatività attraverso il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS), sarà dedicato il seminario di formazione e informazione che si terrà ad Eboli (Salerno), venerdì 24 e sabato 25 novembre (Sala Concerto di San Lorenzo, Largo San Lorenzo), promosso dall’Associazione Italiana SuXfragile (Superfragile), organizzazione di persone con sindrome della X-fragile o altre sindromi legati al cromosoma X, con il patrocinio del Comune della città campana.
L’iniziativa – che sarà coordinata dalla psicopedagogista Gabriella Zippel – si rivolge in particolare agli operatori nei settori psicopedagogici, sociali e formativi nell’ambito della scuola e della sanità (insegnanti, pedagogisti, educatori, genitori, medici, psicologi, operatori sociosanitari, logopedisti, terapisti della riabilitazione, formatori, laureati o laureandi in Scienze della Formazione).
Tra gli obiettivi del seminario, vi sarà innanzitutto il tentativo di sviluppare, promuovere e sostenere la ricerca e la formazione nelle discipline educative e formative, incentivando le opportunità di utilizzo diversificato delle varie metodologie e la loro diffusione.
Si intende altresì cercare di sviluppare la ricerca-metodologia disciplinare e di contribuire alla crescita della professionalità per coloro i quali l’appuntamento è destinato, senza dimenticare la necessità di favorire l’interscambio tra mondo scientifico, Terzo Settore e scuola, al fine di incentivare tutti quei progetti che siano mirati al miglioramento della qualità del percorso formativo permanente, finalizzato anche ad un eventuale successivo inserimento lavorativo.
«Per la nostra Associazione – ha dichiarato Elena Merola, presidente di SuXfragile – si tratta senz’altro di obiettivi ambiziosi, ma fanno parte di un percorso da noi ormai avviato, che riteniamo possa condurci ad ottimi risultati in futuro».
(S.B.)
Associazione Italiana SuXfragile
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