«Non è necessario creare itinerari “riservati” alle persone con particolari bisogni. Spesso, infatti, sulla base delle aree di lavoro già attive, sarebbe sufficiente conoscerne ed evidenziarne l’accessibilità nelle diverse mete o tappe di viaggi e vacanze: strutture ricettive, percorsi urbani e naturalistici, musei, trasporti, teatri, cinema e così via».
E i possibili utenti possono essere davvero molti: i sempre più numerosi “pensionati turisti”, le persone con disabilità, soprattutto straniere, che vorrebbero viaggiare con amici e familiari, una potenziale nicchia commerciale di grande interesse per lo sviluppo del turismo italiano.
Di questo e altro si parlerà durante il convegno-seminario La proposta turistica per il viaggiatore con particolari bisogni, organizzato per venerdì 23 febbraio (Sala Aquarius, Centro Congressi Stella Polare, ore 15), dal gruppo di Turismo senza Barriere, all’interno della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano.
È proprio partendo dai principi di cui si è detto che già da alcuni anni Cittadinanze, associazione toscana di promozione sociale, svolge in collaborazione con enti, istituzioni ed altre associazioni una serie di azioni volte ad assicurare e a sviluppare i diritti di cittadinanza, e quindi la qualità della vita, di tutti quei cittadini che per motivi legati a disabilità di vario tipo, o a particolari necessità, incontrano difficoltà nel partecipare alle tante opportunità culturali, turistiche, ricreative e sportive presenti su tutto il territorio del nostro Paese.
È nato così il progetto Turismo Senza Barriere, allo scopo appunto di estendere l’offerta turistica anche alle persone con bisogni “speciali”, contribuendo al tempo stesso a diffondere informazione e a rendere le varie strutture e i servizi più fruibili a tutti, nel rispetto dei diritti di cittadinanza di ognuno. Non quindi creare nuove opportunità, ma ottimizzare quelle esistenti, rendendole più accessibili con piccoli e semplici accorgimenti, e naturalmente farle conoscere.
Con tali interventi si cerca dunque di ribaltare la comune immagine di “disabile/diverso” – generalmente associata ad un’idea di mero assistenzialismo – introducendo un concetto complesso di accessibilità, che porta oltre l’attuazione di specifici interventi separati tra loro ed esclusivamente a favore di cittadini più “sfortunati”.
Lo staff di Turismo senza Barriere è costituito da operatori turistici ed esperti nei diversi ambiti di studio della disabilità e di quei particolari bisogni “speciali”, che essendo poco conosciuti e non rilevati, limitano l’adesione a offerte e iniziative turistiche di potenziali viaggiatori.
In tal senso vengono messe a disposizione consolidate esperienze professionali nell’ambito socio-sanitario, nella gestione di attività turistiche e dei servizi della comunicazione informatizzata, nella pianificazione territoriale, nel coordinamento di interventi di sviluppo locale, nella progettazione urbanistica e architettonica e nella formazione, allo scopo di fornire consulenze, progettazioni e collaborazioni.
(S.B.)